Intervenuto al canale ufficiale, Totò Di Natale ha parlato dell’Udinese in occasione dei suoi 125 anni di storia. Non ha partecipato ai festeggiamenti ieri perchè impegnato con la sua Carrarese, che da allenatore ha portato ad un netto successo. Totò, lo storico bomber. Lui: “Credo che tutti quelli che hanno indossato la maglia dell’Udinese ne hanno fatto la storia. Io sono stato contento di esserci stato per 12 anni, un onore per me. Spero che l’Udinese possa raggiungere ancora tanti altri traguardi”.
Qual’è stato il fattore più difficile nel passaggio da calciatore ad allenatore? “Prima pensavo da solo, adesso devo pensare un po’ a tutti. E’ un’esperienza diversa”.
Un giudizio su Beto? “Un buon giocatore, rapido, sveglio. Ma ci vuole tempo, pazienza. Deve lavorare, spero che farà la differenza, è un grande attaccante”.
Di momenti difficili ne hai vissuti. Come se ne esce? “Ci vuole pazienza, tranquillità. La squadra è ottima, l’allenatore bravissimo. Domenica non ha fatto male. Manca un po’ di fortuna, ma l’Udinese ha tanti giocatori bravi. E’ una squadra forte fisicamente. Mi spiace per Pereyra che si è fatto male. Ma ci sono tanti giovani e Gotti che saprà come fare”.
I tifosi ti chiedono di tornare come allenatore: lo immagini? “E’ un sogno. Sono stato giocatore per 12 anni. Ora devo fare la mia strada, il mio percorso. Ci vuole tempo. Poi sarebbe bello”.
La parte più difficile nel fare l’allenatore? “Un po’ tutto. C’è sempre qualcosa che non va. Ma per me è una esperienza bellissima. Da un anno e mezzo lavoro da solo, mi piace, sto cercando di migliorare”.
Senti il Paron ogni tanto? “Lui è un grandissimo presidente, è un papà. Quando l’Udinese perde, sento come sta lui. E’ una persona seria. Spero che l’Udinese faccia risultato perchè lui se lo merita”.
