Al termine della sessione estiva di mercato, due sono gli interrogativi dei tifosi e riguardano altrettanti giocatori di talento rimasti a Udine nonostante le molte richieste e la valigia già pronta.
Uno è Simone Scuffet, beniamino della piazza friulana, che potrebbe essere adesso richiamato in causa in bianconero in seguito all’infortunio di Musso. Il portiere cresciuto in casa merita fiducia e riconoscenza: a Gotti spetta la scelta nel ballottaggio con Nicolas.
L’altro è Cristo Gonzalez, l’attaccante spagnolo già protagonista di una toccata e fuga (è rimasto qui un solo mese) la scorsa estate. Stavolta il ragazzo aveva ben impressionato nelle prime due amichevoli ma, dopo un tempo in cui è stato impiegato contro il Venezia, alla terza, è improvvisamente sparito dai radar. Non convocato per il campionato ma in missione esplorativa in Spagna alla ricerca di un accordo con il Malaga. Era quasi fatta, ma il rifiuto dell’Udinese a contribuire al pagamento dell’ingaggio ha fatto saltare tutto. Lui non si è perso d’animo e, visto che puntare i piedi per la Spagna non dava risultati, è volato in Grecia. Lì, sembrava che la trattativa potesse scivolare più liscia, tanto che l’accordo tra il Paok, l’Udinese e il giocatore era stato trovato. Ma a rompere le uova nel paniere ci si è messo il suo agente, che ha avanzato richieste economiche esagerate ai greci. Risultato: altra chance saltata.
Stavolta, però, al fischio finale della sessione.
A seguire l’assordante silenzio dell’Udinese e dello stesso giocatore, sparito anche dai social. La società ieri ha ricordato che Cristo fa parte della rosa della prossima stagione, sulle spalle porterà il numero 33. Lui, ora, è riapparso, su Instagram. In una storia in video si mostra felice a Tenerife, sua città natale, luogo in cui ha mosso anche i primi passi da calciatore e in cui si è fatto notare dal Real Madrid. L’aria di casa potrebbe fargli bene, rigenerarlo, in attesa di capire cosa gli riserva ora il futuro. A Udine, purtroppo, per il momento poco.
