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Arslan chiede scusa ai tifosi del Besiktas: “Non parlo bene il turco, mi sono espresso male”

Tolgay Arslan è tornato su un episodio del passato, accaduto ai tempi del suo trasferimento dal Besiktas al Fenerbahce.
Monica Tosolini

Il neo acquisto bianconero Tolgay Arslan è tornato su un episodio del passato, accaduto ai tempi del suo trasferimento dal Besiktas al Fenerbahce. Il 29enne centrocampista ha spiegato: “Non volevo turbare i tifosi del  Besiktas, chiedo scusa”. E spiega: “Mi è davvero dispiaciuto molto quando sono andato al Fenerbahce non essermi espresso correttamente a causa del fatto che la mia padronanza della lingua turca non era adeguata. E purtroppo i tifosi del Besiktas mi hanno frainteso”.

Arslan, andando al Fenerbahce, ha indicato questa società come ‘la più grande della Turchia’. In realtà, intendeva dire che sia Besiktas e Fenerbahce sono grandi squadre ed entrambe in campo sono sempre tra le più temibili. Arslan ricorda che “il mio secondo figlio è nato a Istanbul, la mia famiglia qui si è sempre trovata bene, non ho mai parlato male della realtà che mi ha permesso di guadagnarmi da vivere”.

Al Fenerbahce Arslan non ha reso secondo le aspettative e lui ha spiegato così il fatto: “Da tempo ero fuori rosa al Besiktas, quindi non potevo essere fisicamente al top. Poi mi sono anche infortunato. Ho purtroppo accelerato sui tempi di recupero e ho sbagliato, ma avevo tanta voglia di poter dare una mano alla squadra il più presto possibile. Poi ci sono state diverse complicazioni, tutte contemporaneamente. Mi spiace per i tifosi, avrei voluto dare loro maggiori soddisfazioni”.

E ancora, a ‘superhaber.tv‘: “Guardando indietro mi rendo conto di aver commesso degli errori nel modo in cui ho lasciato il Besiktas. Questo periodo mi ha fatto riflettere molto. Ripeto: sono cresciuto in Germania e la mia conoscenza del turco non è eccellente. Ma anche i tifosi mi hanno frainteso e non mi hanno dato l’opportunità di difendermi. Sia al Besiktas che al Fenerbahce i tifosi sono stati buoni con me, non volevo deluderli. Purtroppo il mio turco non è buono e non sono stato capace di spiegarmi dicendo quello che era il mio reale pensiero. Ecco perchè le mie dichiarazioni hanno suscitato tanta reazione: ma vi assicuro che in quel momento ero davvero distrutto. Potessi tornare indietro, penso che mi sarei affidato ad un interprete che parla tedesco. Io ho solo bei ricordi della mia esperienza in Turchia e faccio i miei migliori auguri al calcio turco: sosterrò sempre le nostre squadre nelle gare europee”.

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