L’Inter batte 2-0 l’Empoli e si lascia alle spalle la sconfitta con la Lazio e il bruciante pareggio con la Juventus, riportandosi a -7 dalla capolista Milan. Al Castellani partono meglio i padroni di casa, ma a passare al 34′ è l’Inter con il migliore in campo D’Ambrosio, che con un colpo di testa beffa Vicario. Al 52′ i toscani rimangono in 10′ per l’espulsione di Ricci (fallaccio su Barella) e Dimarco chiude la contesa al 66′.
LA PARTITA
L’Inter si lascia alle spalle le scorie delle polemiche dell’Olimpico e del pareggio beffa con la Juventus e si rimette sulle orme di Milan e Napoli, in questo momento nel ruolo di terzo incomodo. Dopo una partenza troppo contratta e mezzo tempo regalato all’Empoli, la squadra di Inzaghi capitalizza al massimo la grande voglia di due dei calciatori sin qua meno impiegati, Danilo D’Ambrosio e Alexis Sanchez: il secondo ricama per il difensore che ama fare solo gol importanti. E’ il crocevia del match, anche perché a inizio ripresa i toscani rimangono in 10 per il fallaccio di Ricci su Barella e da lì non c’è più gara. Lautaro e compagni costruiscono valanghe di occasioni e la chiudono al 66′ con Dimarco, il vero jolly di questa squadra, uno che garantisce spinta e copertura. Così Inzaghi può permettersi di far rifiatare gli ammoniti Brozovic e De Vrij e dare minuti a Vecino e Sensi. Perché da qui a novembre inoltrato non c’è un attimo di pausa e serve l’apporto di tutti.
Al Castellani partono meglio i padroni di casa, che hanno due ghiotte occasioni al 13′ con Stojanovic (Handanovic vola e mette in angolo), ma soprattutto con Luperto, il cui tiro da centro area è salvato con il corpo da un monumentale D’Ambrosio che evita un gol fatto (19′). I campioni d’Italia danno segni di vita a metà tempo, con la botta di Dimarco da fuori alzata sopra la traversa da Vicario. Dal corner ci prova Lautaro dal limite, tiro alto sopra la traversa. Al 32′ i toscani si lamentano e chiedono il rigore per un contatto in area tra D’Ambrosio e Bajrami: il difensore tocca leggermente il piede dell’avversario, ma per Chiffi è tutto regolare e il Var non interviene. Due minuti dopo e lo stesso D’Ambrosio sblocca il match: è splendido l’uno-due con Sanchez e preciso il colpo di testa del 33enne nerazzurro. L’Empoli cala di intensità e ora fa faticare a trovare gli attaccanti, così Handanovic non corre più pericoli.
La ripresa si apre con un colpo di testa di Sanchez parato a terra da Vicario, poi la stupidata di Ricci che inguaia i suoi e in pratica fa calare il sipario sul match: il centrocampista azzurro, infatti, fa un fallaccio su Barella e Chiffi al 52′ lo manda sotto la doccia. Con l’uomo in più i nerazzurri straripano, ma al 59′ Vicario è salvato dal palo sul colpo di testa di Gagliardini. Un minuto dopo Pinamonti calcia male una punizione dal limite, poi comincia il Vicario-show, che toglie dalla porta un colpo di testa di Lautaro e poi dice no anche a Gagliardini. L’Empoli è alle corde e cade ancora al 66′, quando Dimarco mette alle spalle di Vicario un assist da destra di Lautaro. C’è ancora tempo per un’occasione di Mancuso sventata da Handanovic (76′), prima della festa nerazzurra. Milan e Napoli corrono forte, ma i campioni d’Italia non vogliono per nulla abdicare.
LE PAGELLE
Vicario 7 – Incolpevole sui gol subiti, è attento su Dimarco nel primo tempo, compie un autentico miracolo sul colpo di testa di Lautaro e dice no anche al tiro dalla distanza di Gagliardini.
Cutrone 5 – Da ex milanista ti aspetti che spacchi il mondo, ma invece non la vede mai. Stasera l’intesa con Pinamonti non ha proprio funzionato.
Ricci 4 – Rovina una discreta prova con un intervento killer su Barella che lo manda negli spogliatoi a inizio ripresa. Con la sua uscita svaniscono anche le speranze di recupero della sua squadra.
D’Ambrosio 7,5 – Il grande protagonista della serata del Castellani. Segna il gol dell’1-0 che mette in discesa il match, ma è come se avesse fatto doppietta perché prima salva un gol già fatto di Luperto. Rischia per un tocco su Bajrami in area.
Sanchez 7 – Prima da titolare per il cileno, che ha voglia di spaccare il mondo e si vede. Splendido l’assist per il gol di D’Ambrosio. Lascia il posto a Correa e non la prende troppo bene.
Dimarco 7 – Terzo di difesa o esterno sinistro, il suo compito lo svolge sempre egregiamente. Poi con quel sinistro fa un po’ quel che vuole. Si fa trovare pronto sull’assist di Lautaro e chiude il match.
IL TABELLINO
EMPOLI-INTER 0-2
Empoli (4-3-1-2): Vicario 7; Stojanovic 6,5 (37′ st Fiamozzi sv), Luperto 5,5, Ismajli 6, Parisi 5,5; Zurkowski 6 (23′ st Asllani 6), Ricci 4, Bandinelli 6 (23′ st Henderson 6); Bajrami 6 (12′ st Haas 5,5); Cutrone 5 (23′ st Mancuso 6), Pinamonti 5,5. A disp.: Ujkani, Marchizza, Stulac, La Mantia, Tonelli, Baldanzi, Viti. All.: Andreazzoli 6
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; D’Ambrosio 7,5, De Vrij 6 (35′ st Kolarov sv), Bastoni 6,5; Darmian 6,5, Barella 6, Brozovic 7 (27′ st Vecino 6), Gagliardini 6,5 (39′ st Sensi sv), Dimarco 7; Lautaro Martinez 6,5 (39′ st Dzeko sv), Sanchez 7 (27′ st Correa 6). A disp.: Radu, Dumfries, Ranocchia, Perisic, Calhanoglu, Vidal, Skriniar. All.: Farris (Inzaghi squalificato) 6,5
Arbitro: Chiffi
Marcatori: 34′ D’Ambrosio (I), 21′ st Dimarco (I)
Ammoniti: De Vrij (I), Luperto (E), Brozovic (I), Gagliardini (I)
Espulsi: Al 7′ st Ricci (I) per un brutto fallo su Barella
Note: –
La Roma archivia la 10.ma giornata di Serie A con una vittoria in rimonta. All’Unipol Domus gli uomini di Mourinho battono 1-2 il fanalino di coda Cagliari e salgono a quota 19 in classifica. Nel primo tempo gara bloccata e traversa di Bellanova. Nella ripresa poi le reti che segnano il match: Pavoletti (52′) sblocca di destro, poi Ibanez (71′) pareggia di testa e Pellegrini (78′) ribalta il risultato con una magia su punizione.
LA PARTITA
Con l’infermeria piena, Mazzarri piazza Marin e Grassi in cabina di regia con Zappa e Bellanova a destra, Lykogiannis e Deiola a sinistra e Pavoletti e Joao Pedro in attacco. Stesso undici che ha iniziato col Napoli invece per Mourinho. A ritmo blando è la Roma a iniziare meglio. Pellegrini calcia a lato dal limite, poi Zaniolo ci prova di testa sugli sviluppi di un corner. Occasioni a cui il Cagliari risponde abbassando il baricentro, chiudendo le linee di passaggio per vie centrali e giocando di rimessa. Pescato da un lancio col contagiri di Marin, Bellanova fulmina Rui Patricio di destro, ma la traversa salva i giallorossi e la gara resta bloccata in mediana. Soprattutto perché la manovra giallorossa è troppo lenta e i sardi difendono senza affanno con tanti uomini. Un colpo di testa di Cristante su calcio d’angolo finisce alto, poi Abraham va in cielo su un cross di Karsdorp, ma Ceppitelli lo disturba e l’inglese non riesce a centrare la porta. Tentativi che aumentano la pressione giallorossa, ma che non cambiano il tema tattico del match. Senza strappi, la Roma infatti non brilla sulla trequarti e la retroguardia rossoblù chiude bene gli spazi. Da una parte Vina prova ad alzare il suo raggio d’azione a sinistra, ma Abraham è impreciso sottoporta. Dall’altra è invece Lykogiannis il più propositivo in fascia, ma Mancini & Co. fanno buona guardia e il primo si chiude senza gol.
La ripresa inizia con l’ingresso di El Shaarawy al posto di uno spento Mkhitaryan e con un destro alto del Faraone dal limite. Guizzo a cui il Cagliari risponde piazzando il colpo che sblocca il match. Dopo una buona giocata di Marin, Vina buca l’intervento in area e Bellanova serve a Pavoletti la palla del vantaggio. Gol che rompe l’equilibrio e anche gli indugi. Con le squadre più lunghe e più spazi per inventare, piovono occasioni. Da una parte Rui Patricio ferma una deviazione pericolosa di Joao Pedro e Pavoletti si divora il raddoppio. Dall’altra El Shaarawy sfiora invece il capolavoro in rovesciata, Afena-Gyan non trova la porta in mischia, Zaniolo spedisce a lato di testa da ottima posizione e Pellegrini centra la traversa. In pressione, la Roma spinge e attacca a testa bassa. Il Cagliari invece si difende e riparte. Mancini sfiora il pareggio sugli sviluppi di un corner, poi Rui Patricio si supera su un colpo di testa in tuffo di Pavoletti. Colpo di testa che Ibanez invece insacca alle spalle di Cragno su calcio d’angolo, avviando la rimonta giallorossa. Agguantato il pareggio, infatti, gli uomini di Mourinho non mollano la presa e ribaltano il risultato con una pennellata di Pellegrini su punizione. Magia che cambia tutto e costringe il Cagliari a cambiare assetto. Mazzarri fa entrare Keita per l’assalto finale, ma non basta. Rui Patricio blocca una punizione di Marin e un tiro dalla distanza di Zappa, poi nel recupero chiude i conti con un’uscita bassa su Joao Pedro dopo alcune proteste per un contatto tra Mancini e Pavoletti. La Roma passa in rimonta e conquista tre punti pesantissimi per la classifica. Il Cagliari invece continua ad annaspare all’ultimo posto.
LE PAGELLE
Marin 6,5: con la gara bloccata in mediana nel primo tempo detta i tempi del pressing e delle ripartenze del Cagliari. Ordinato in fase di non possesso, preciso e col piede caldo quando c’è da impostare. Suo il cross da cui arriva il gol di Pavoletti
Bellanova 6: copre e spinge, alternandosi con Zappa e annientando Mkhitaryan. Nel primo tempo la traversa gli nega la gioia del gol, nella ripresa serve l’assist involontario a Pavoletti
Joao Pedro 6: la gara di contenimento gli concede poco spazio e palle giocabili, ma riesce comunque a mostrare sprazzi di classe. Delizioso il velo che Pavoletti spreca
Pavoletti 6,5: lotta e fa a sportellate con tutti in mezzo all’area giallorossa. Segna di rapina e ci riprova in tuffo di testa. Fallisce però anche il colpo del ko dopo un bel velo di Joao Pedro
Pellegrini 7,5: fa valere la legge del più forte in mediana e con la palla tra i piedi. Una traversa e un gol favoloso su punizione. E’ lui l’uomo immagine della Roma
Zaniolo 6,5: corre, lotta e prova a far valere il fisico. Nel primo tempo fatica a fare la differenza, nella ripresa guida la carica giallorossa
Mkhitaryan 5: zero spunti e zero cattiveria nel pressing e nell’uno contro uno. Dalla sua parte la Roma non spinge e non cambia mai passo. Mou lo lascia negli spogliatoi all’intervallo
Vina 5: non spinge e fatica in copertura. Una sua incertezza propizia il gol di Pavoletti
IL TABELLINO
CAGLIARI-ROMA 1-2
Cagliari (4-4-2): Cragno 6; Zappa 6, Ceppitelli 6, Carboni 5,5, Lykogiannis 6; Bellanova 6, Marin 6,5, Grassi 5,5 (34′ st Oliva 5,5), Deiola 5,5 (37′ st Keita sv); Pavoletti 6,5, Joao Pedro 6.
A disp.: Aresti, Radunovic, Altare, Obert, Delpupo, Farias, Pereiro. All.: Mazzarri 6
Roma (4-2-3-1): Rui Patricio 6,5; Karsdorp 6, Mancini 6, Ibanez 6,5, Vina 5 (12′ st Afena-Gyan 6,5); Cristante 6, Veretout 5,5 (46′ st Kumbulla sv); Zaniolo 6,5 (35′ st Calafiori sv), Pellegrini 7,5, Mkhitaryan 5 (1′ st El Shaarawy 6,5); Abraham 5,5.
A disp.: Fuzato, Perez, Shomurodov, Bove, Darboe, Zalewski, Volpato, Tripi. All.:Mourinho (squalificato) 6,5
Arbitro: Pezzuto
Marcatori: 7′ st Pavoletti (C), 26′ st Ibanez (R), 33′ st Pellegrini (R)
Ammoniti: Joao Pedro, Lykogiannis, Bellanova (C); Zaniolo, Pellegrini, Abraham, Calafiori (R)
Espulsi:–
La Lazio si mette alle spalle il brutto ko a Verona e supera 1-0 la Fiorentinaall’Olimpico. Primo tempo avaro di occasioni da gol: solo Immobile e Lazzari sfiorano il gol rispettivamente con un tiro impreciso e con un sinistro parato da Terracciano. Le due formazioni continuano ad affrontarsi a viso aperto anche nella ripresa, ma sono i biancocelesti a trovare il gol vittoria al 52’ con Pedro su assist di Milinkovic-Savic. Sesto posto per Sarri.
LA PARTITA
Il ritiro punitivo dopo il 4-1 subìto domenica dal Verona del Cholito Simeone alla fine è servito. Una prestazione convincente consente alla Lazio di riscattarsi subito in campionato in occasione della decima giornata di Serie A: la Fiorentina è piegata 1-0 e sorpassata in classifica, a quota 17, in sesta posizione.
La prima incursione offensiva del match arriva all’8’ quando Sottil, dopo un’iniziativa personale sulla sinistra, non trova compagni in area con un centro radente. Tuttavia, al 12’, è Immobile a essere pericolosissimo, ben servito da Luis Alberto, con un sinistro che però si rivela strozzato da ottima posizione. Il colpo di testa di Vlahovic, su cross dalla sinistra di Biraghi, termina altissimo sopra la traversa. Dopo di che ci sono soprattutto occasioni potenziali per entrambe le squadre, il cui ritmo si trascina abbastanza lentamente verso l’intervallo, poco prima del quale Lazzari scalda i guanti di Terracciano con un sinistro dal limite.
Il match dell’Olimpico s’infiamma a inizio ripresa: Milinkovic-Savic scambia al limite con Immobile, poi l’imbucata del serbo consente a Pedro di arrivare in area e calciare con il mancino spedendo il pallone sotto la traversa. Poco dopo Martinez Quarta incorna alto su una punizione di Biraghi. La squadra di Italiano non riesce però più a impensierire quella di Sarri, complici anche le tante interruzioni per falli e cambi. Dopo quattro minuti di recupero, la Lazio esulta per la terza volta consecutiva in casa in campionato. La Fiorentina resta con 15 punti.
LE PAGELLE
Pedro 7 – Tutta la qualità dell’ex Barcellona la si vede in occasione della rete messa a segno: stop e sinistro incrociato sotto la traversa alle spalle di Terracciano: è il gol che decide la sfida.
Milinkovic-Savic 6,5 – Traversoni completamente sbagliati caratterizzano il primo quarto d’ora di gioco del centrocampista serbo; poi, sale in cattedra a inizio ripresa con il grande assist dell’1-0.
Lazzari 6,5 – Migliore in campo in assoluto nel primo tempo per la Lazio, e la cui ultima partita da titolare risaliva al match contro il Cagliari, l’esterno biancoceleste si rivela decisamente in forma.
Milenkovic 6,5 – Molto attento il difensore della Fiorentina, specialmente nella prima frazione di gara: intercetta diversi palloni, come un tiro dal limite di Luis Alberto.
Vlahovic 5,5 – Per lui c’è solo un colpo di testa altissimo nei primi 45 minuti; poi però c’è poco altro per tutto il resto di un match molto complicato.
Castrovilli 5,5 – Un cartellino giallo e molte imprecisioni per l’ex Bari, il quale non riesce praticamente mai a impensierire la retroguardia laziale.
IL TABELLINO
LAZIO-FIORENTINA 1-0
Lazio (4-3-3): Reina 6; Lazzari 6,5, Luiz Felipe 6,5 (32’ st Patric 6), Acerbi 6,5, Marusic 6; Milinkovic-Savic 6,5 (34’ st Basic 6), Cataldi 6 (39’ st Leiva sv), Luis Alberto 6; Felipe Anderson 6, Immobile 6, Pedro 7 (39’ st Moro sv). A disp.: Strakosha, Adamonis, Hysaj, Radu, Akpa Akpro, Escalante, Romero, Muriqi All.: Sarri 6,5
Fiorentina (4-3-3): Terracciano 6; Venuti 6,5, Milenkovic 6,5, Martinez Quarta 6, Biraghi 6,5 (38’ st Terzic sv); Duncan 5,5 (38’ st Benassi sv), Torreira 6, Castrovilli 5,5 (12’ st Bonaventura 6); Callejon 5,5 (27’ Saponara 6), Vlahovic 5,5, Sottil 5,5 (27’ st Odriozola 5,5). A disp.: Rosati, Maleh, Agostinelli, Amrabat, Nastasic, Igor, Toci All.: Italiano 6
Arbitro: Ayroldi
Marcatore: 7’ st Pedro
Ammoniti: Castrovilli (F), Biraghi (F), Cataldi (L), Duncan (F), Luis Alberto (L), Immobile (L)