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Spezia-Fiorentina 2-2

Finisce 2-2 la sfida del Manuzzi tra Spezia e Fiorentina, valida per la quarta giornata di Serie A.
Monica Tosolini

Finisce 2-2 la sfida del Manuzzi tra Spezia e Fiorentina, valida per la quarta giornata di Serie A. I viola partono fortissimo e si ritrovano sullo 0-2 dopo appena 4 minuti grazie ai gol di Pezzella e Biraghi, ma si spengono col passare dei minuti lasciando il pallino del gioco nelle mani dei liguri. Verde accorcia al 39′, il neoentrato Farias trova il pari alla mezzora della ripresa. Nel finale spazio per l’esordio di Callejon, che gioca un quarto d’ora ma non riesce a incidere.

LA PARTITA

Inizia con un pareggio l’era post-Chiesa a Firenze. Un’era inaugurata, manco a farlo apposta, da un gol del “nuovo” capitano Pezzella (con tanto di bacio alla fascia al momento dell’esultanza), ma anche da una prestazione decisamente sottotono per larghi tratti di gioco. La Fiorentina parte come meglio non poteva, ma poi va inspiegabilmente in blackout, si abbassa troppo e lascia il terreno a uno Spezia volenteroso e propositivo, nonostante le tante assenze con cui Italiano doveva fare i conti. A dispetto dell’avvio da brividi i liguri crescono, giocano meglio e alla fine meritano. Anzi, forse possono recriminare qualcosa in più degli avversari, per un finale decisamente a tinte bianconere. Per Iachini, in attesa di inserire più organicamente Callejon, c’è ancora tanto da lavorare. L’inizio di partita è un vero e proprio incubo per i padroni di casa, che in soli 4 minuti si trovano già sotto 2-0. Prima Pezzella approfitta di un blocco di Milenkovic su calcio d’angolo e colpisce tutto solo di testa, poi Biraghi raddoppia col sinistro su un cross teso di Lirola in arrivo dalla fascia opposta. L’avvio shock non scoraggia i ragazzi di Italiano, che continuano a pressare e tenere il baricentro alto, ma faticano enormemente a trovare gli attaccanti in posizioni pericolose e, di conseguenza, a impensierire Dragowski. Col passare dei minuti il coraggio dei liguri obbliga la Fiorentina ad abbassarsi e a richiudersi su se stessa. Bonaventura e Castrovilli faticano a far girare la squadra e i compiti di raccordo tra i reparti sono tutti sulle spalle di Ribery, con Vlahovic di fatto abbandonato a se stesso in avanti. La pressione dello Spezia viene premiata a 5′ dall’intervallo, quando un clamoroso liscio di Caceres mette Verde tutto solo davanti a Dragowski, trafitto sotto le gambe per l’1-2.

Negli spogliatoi la Viola riordina le idee e scende in campo più determinata, ma le occasioni latitano. Iachini insiste con l’undici di partenza, mentre Italiano rivoluziona la squadra e dopo una ventina di minuti sfiora il 2-2, quando i nuovi entrati Nzola e Farias confezionano un’azione pericolosissima che il brasiliano spreca calciando alle stelle da buona posizione. Alla mezzora però si fa perdonare, quando raccoglie un pallone impennatosi in area dopo una serie di rimpalli e batte Dragowski con una puntata ‘da calcetto’. Un pareggio assolutamente meritato e per certi versi inevitabile per una Fiorentina fin troppo remissiva. Il tecnico dei toscani nel finale tenta la contro-reazione passando al 3-4-3 e gettando nella mischia anche Callejon, ma nei minuti di recupero è lo Spezia a sfiorare il colpaccio. Su un altro pasticcio dei viola in fase di disimpegno, però, Nzola sfiora il palo e l’esultanza gli si strozza in gola.

LE PAGELLE

Piccoli 5 – Italiano lo lancia da titolare, ma lui non ripaga la fiducia ed è autore di una prestazione decisamente sottotono. Liscia clamorosamente l’unica vera occasione che gli capita, poi si perde tra le maglie della difesa avversaria e lascia il posto a Nzola a inizio ripresa.

Verde 6,5 – Nel primo tempo è lui a tenere viva la fiamma di una squadra che, visto l’uno-due subito, rischiava di finire troppo presto ko. Il gol arriva grazie anche a un gentile omaggio di Caceres, ma lui è bravo a rimanere freddo e trafiggere il portiere riportando i suoi in partita non solo sul campo, ma anche nel punteggio.

Farias 6,5 – Insieme a Nzola entra e cambia marcia a una squadra che stava esprimendo un buon gioco, ma che faticava a concretizzare. Un gol di talento (per lo stop sul pallone vagante) e furbizia (per la giocata da calcio a 5).

Bonaventura 5 – Poco coraggio sia nelle giocate in verticale, sia negli inserimenti. Si limita troppo spesso al passaggio più semplice. Peccati che, va detto, condivide col compagno di reparto Castrovilli, anche lui largamente insufficiente.

Ribery 6 – Non incide con gol e assist, ma è l’unico che tenta di inventare, creare legami tra i reparti e fornire palle giocabili ai compagni. A tratti predica nel deserto, poi si spegne anche lui col passare dei minuti.

Biraghi 6,5 – Un assist e un gol per provare a indirizzare subito una sfida che poi però prende decisamente altri binari. Come il resto della squadra cala di pericolosità, ma è tra i pochi che non smette mai di tentare l’affondo.

IL TABELLINO

Spezia-Fiorentina 2-2 Spezia (4-3-3): Provedel 6; Sala 6 (19′ st Ferrer 6), Chabot 6, Terzi 6, Bastoni 5,5 (33′ st Dell’Orco 6); Acampora 6,5, Ricci 6, Deiola 5,5 (20′ st Agudelo 6); Verde 6,5 (20′ st Farias 6,5), Gyasi, Piccoli 5 (10′ st Nzola 6,5). Allenatore: Italiano 6,5

Fiorentina (3-5-2): Dragowski 6; Caceres 5, Pezzella 6,5 (27′ st Igor 6), Milenkovic 5,5; Lirola 6,5, Bonaventura 5 (33′ st Pulgar 6), Amrabat 6,5, Castrovilli 5 (33′ st Callejon 6), Biraghi 6,5; Ribery 6,5 (41′ st Kouame sv), Vlahovic 5,5 (27′ st Cutrone 6). Allenatore: Iachini 5,5

Arbitro: Manganiello

Marcatori: 2′ Pezzella (F), 4′ Biraghi (F), 39′ Verde (S), 30′ st Farias (S)

Ammoniti: Deiola (S), Chabot (S), Bonaventura (F), Lirola (F) Espulsi

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