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Lazio-Juventus 0-2

Decidono due rigori di Bonucci
Monica Tosolini

La Juve non molla e resta in scia nell’affollata lotta per un posto in Champions League. Nella 13.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri batte 0-2 la Lazio e aggancia i biancocelesti in classifica a quota 21 punti. All’Olimpico sono gli uomini di Sarri a fare il match, ma la Juve si difende bene e porta a casa tre punti pesantissimi grazie alle ripartenze e un rigore per tempo di Bonucci (23′ e 83′). 

LA PARTITA
La Juve non molla, batte la Lazio e resta aggrappata alla zona Champions. All’Olimpico decidono tutto due rigori di Bonucci, ma è la prova di squadra dei bianconeri a imbrigliare il gioco di Sarri. Una prova basata sulla compattezza difensiva e sulle ripartenze. Un po’ all’antica e poco spettacolare, ma terribilmente efficace contro i biancocelesti, ordinati e padroni del gioco fino alla trequarti, ma poco incisivi, cattivi e precisi negli ultimi metri. Atteggiamento che ha consentito agli uomini di Allegri di impostare la gara sulla battaglia e di sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli in contropiede. Lezione che Sarri incassa facendosi agganciare anche in classificaed evidenziando ancora una volta l’importanza e il peso di Immobile in questo gruppo. 

Senza Ciro, all’Olimpico Sarri si affida al tridente “leggero” Felipe Anderson-Pedro-Zaccagni e piazza Cataldi in cabina di regia insieme a Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Con Chiellini, Bernardeschi, Ramsey e Dybala fuori dai giochi, Allegri invece si presenta a Roma col tandem d’attacco Morata-Chiesa, Cuadrado e Pellegrini sugli esterni e Rabiot, Locatelli e McKennie in mediana. Moduli alla mano, 4-3-3 contro 3-5-2.  A buon ritmo è la Lazio a iniziare meglio cercando di sfruttare il dinamismo delle punte, le qualità e la fisicità di Milinkovic-Savic e la pressione alta. Atteggiamento che costringe la Juve ad abbassare il baricentro e a impostare la gara sulle ripartenze e sui cambi di gioco. Da una parte sono Lazzari, Pedro e Felipe Anderson i più attivi a cercare la profondità, dall’altra tocca invece a Chiesa guidare la carica cercando di sfondare centralmente. Intorno al quarto d’ora Danilo va ko e Allegri inserisce Kulusevski passando al 4-3-3. Mossa che cambia l’assetto tattico dei bianconeri e anche l’inerzia del match. Più alta e aggressiva, la Juve manovra in ampiezza, cerca più la profondità e spinge con Chiesa. Dopo una buona giocata di Pellegrini, Cataldi stende Morata in area e Bonucci sblocca la gara dal dischetto. Gol che rompe l’equilibrio e accende il match. In vantaggio, la Juve si piazza a protezione del risultato facendo densità al limite, saltando il centrocampo e ripartendo in contropiede. La Lazio invece reagisce col possesso e il fraseggio stretto in mediana, ma non sfonda. Milinkovic-Savic testa i riflessi di Szczesny dal limite, poi è ancora la Juve ad andare vicina al bersaglio grosso con Morata e Kulusevski.

La ripresa si apre con una parata di Reina su un destro di Kulusevski, una buona occasione per Bonucci sugli sviluppi di un corner e una grande iniziativa di Chiesa. Guizzi a cui la Lazio risponde provando a piazzare Felipe Anderson al centro dell’attacco e ad aumentare la pressione. Pedro spara dal limite, ma la difesa bianconera respinge. Poi Rabiot mura un destro di Luis Alberto e Sarri fa entrare Muriqi per dare più peso alla fase offensiva. Scelta che dà più riferimenti in area alla Lazio, ma che non fa saltare il banco. Ordinata e attenta nelle marcature, la Juve infatti si difende bene e ha spazio per ripartire. Cuadrado e Kulusevski non concretizzano un paio di buone occasioni in contropiede, poi Allegri leva Morata e fa entrare Kean e l’ultimo quarto d’ora è un continuo capovolgimenti di fronti. Con le squadre lunghe e il fiato corto, piovono occasioni, ma è la Juve ad andare ancora a segno su rigore. Dopo un’uscita sbagliata, Reina stende Chiesa in area e Bonucci raddoppia i conti ancora dal dischetto. Rete che chiude virtualmente il match e nel finale esalta la fisicità di Kean e la forza inesauribile di Chiesa in campo aperto. La Juve archivia la pratica Lazio grazie a due rigori di Bonucci e torna in corsa per la zona Champions. 
 

LE PAGELLE
Bonucci 8:
 guida la difesa con personalità e precisione. Ordinato nelle marcature e attento sulle chiusure preventive. Insieme a De Ligt presidia l’area sulle palle alte. Implacabile dal dischetto
Chiesa 7: parte col freno a mano tirato, ma poi dilaga con le sue accelerazioni e i suoi strappi. E’ l’uomo che fa saltare il banco e manda in tilt la difesa biancoceleste 
McKennie 6,5: corre, lotta e ringhia in mediana dando dinamismo e cattiveria al centrocampo bianconero. Quando serve accompagna anche la manovra sulle ripartenze
Morata 6,5: lavora sporco spalle alla porta e fa salire la squadra tenendo palla. Meglio nel 4-3-3 da prima punta centrale. Si procura il rigore con una buona giocata, poi esce stremato
Cataldi 5: McKennie, Locatelli e Rabiot lasciano poco spazio per manovrare e non è facile trovare tempi e spazi giusti per dare ordine e dettare la manovra. Ingenuo su Morata nell’occasione del rigore 
Pedro 5: parte al centro dell’attacco, ma Bonucci e De Ligt non gli concedono spazi e fatica a dare riferimenti ai compagni
Milinkovic-Savic 5,5: la fisicità c’è, ma non basta. Contro una Juve da battaglia non riesce a fare la differenza
 

IL TABELLINO
LAZIO-JUVE 0-2
Lazio (4-3-3): 
Reina 5; Lazzari 5,5, Luiz Felipe 6, Acerbi 6, Hysaj 6; Milinkovic-Savic 5,5, Cataldi 5 (39′ st Basic sv), Luis Alberto 5,5; Felipe Anderson 5 (29′ st Raul Moro 6), Pedro 5, Zaccagni 5 (20′ st Muriqi 5,5).
A disp.: Strakosha, Adamonis, Patric, Escalante, Leiva, Akpa Akpra, Romero, Vavro, Radu. All.: Sarri 5
Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Danilo 6 (14′ Kulusevski 6), Bonucci 8, De Ligt 7; Cuadrado 6, McKennie 6,5, Locatelli 6,5 (44′ st Bentancur sv), Rabiot 6,5, Pellegrini 6,5; Chiesa 7, Morata 6,5 (29′ st Kean 6,5).
A disp: Pinsoglio, Perin, Arthur, Alex Sandro, Kaio Jorge, Rugani. All.: Allegri 7
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 23′ rig. Bonucci (J), 38′ st rig. Bonucci (J)
Ammoniti: Hysaj, Reina, Luis Alberto (L); Cuadrado (J)
Espulsi: –

LE STATISTICHE
•    Leonardo Bonucci è il primo difensore che ha realizzato una doppietta su calcio di rigore in una partita di Serie A da Maurizio Domizzi con il Napoli nell’ottobre 2007.
•    La Juventus ha vinto la sua prima partita con un margine di almeno due gol in questo campionato (non ci riusciva dal 4-1 contro il Bologna, lo scorso maggio).
•    Questa sconfitta ha interrotto una serie di imbattibilità di 19 gare casalinghe per la Lazio in Serie A (17V, 2N) – per i biancocelesti infatti è il primo KO interno nel 2021 nella competizione.
•    Leonardo Bonucci ha realizzato la sua prima marcatura multipla in 402 presenze in Serie A.
•    Leonardo Bonucci è l’unico difensore ad aver segnato almeno due reti in ciascuna delle ultime nove stagioni nei cinque grandi campionati europei.
•    Leonardo Bonucci è il difensore che ha segnato più gol in Serie A dall’inizio dello scorso decennio: 27 reti.
•    Nessun giocatore della Juventus ha segnato più gol in questa Serie A di Leonardo Bonucci (tre, come Paulo Dybala).
•    Questa è stata la 150ª partita di Serie A con Leonardo Bonucci in campo per tutto l’incontro in cui la sua squadra non ha subito gol.
•    Moise Kean è il terzo giocatore nato negli anni 2000 ad aver collezionato 100 presenze nei cinque grandi campionati europei (dopo Jadon Sancho e Hamed Traore).
•    Felipe Anderson è sceso in campo oggi per la sua 150ª gara in Serie A.
•    Wojciech Szczesny ha trovato oggi il suo 100° successo con la Juventus, considerando tutte le competizioni.
•    Nonostante sia rimasto in campo per appena 15 minuti in questo incontro, questo è stato il 100° successo per Danilo nei cinque grandi campionati europei.

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