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Gravina: Malagò preoccupato che ripartisse solo il calcio

"Se ho temuto che il calcio non ripartisse? Sì, il giorno in cui si è fermata la Francia".
Monica Tosolini

“Se ho temuto che il calcio non ripartisse? Sì, il giorno in cui si è fermata la Francia”. Parola di Gabriele Gravina, il presidente della Figc è intervenuto a ‘Radio Anch’io Sport‘ su Radio Rai per parlare della ripresa della Serie A: “La Francia è una delle big five europee e ha staccato la spina, in quel momento tutto è diventato più difficile ma grazie alla Uefa e alle altre Federazioni abbiamo portato avanti con determinazione e prudenza il percorso per ripartire, stando attenti alla tutela della salute. Ne siamo usciti tutti insieme, la Federazione francese oggi è l’unica rimasta fuori”.

RIPARTENZA CON LA COPPA ITALIA – “Oltre 15 milioni di italiani hanno visto le semifinali di Coppa Italia, siamo convinti che mercoledì ci sarà un seguito importante: ci stiamo avviando alla normalità, è un messaggio di speranza per tutto il Paese, che vive di questi momenti e che non deve dimenticare tutto quello che abbiamo vissuto. Da questa esperienza drammatica dobbiamo creare le condizioni per migliorare, come persone e appassionati di calcio. Manca l’ultimo tassello: se l’evoluzione positiva della curva epidemiologica lo consentirà, i tifosi negli stadi saranno l’ultimo piccolo tassello per un senso concreto e reale di ritorno alla normalità. Io devo preoccuparmi di garantire, seguendo le indicazioni del Cts, di consentire l’ingresso all’interno degli stadi. Poi, i rapporti devono gestirli le società. L’auspicio è che ci sia un ritorno alla più assoluta normalità, significherebbe aver superato questo momento di difficoltà. Per ora limitiamoci ad auspicare l’idea di cominciare a far entrare un po’ di tifosi all’interno dei nostri stadi, come sta accadendo nel mondo della cultura, del teatro, sia all’aperto che al chiuso”.

SPADAFORA E MALAGO’ – “Con il ministro Spadafora abbiamo avuto un rapporto costante e collaborativo. La sua prudenza è apparsa ai più eccessiva, ma ci ha consentito di ripartire nel momento giusto. C’è stato enorme rispetto per tutto. Il presidente del Coni l’ho visto distaccato, forse eccessivamente preoccupato dall’idea che la nostra potesse essere l’unica Federazione a ripartire per quanto riguarda i giochi di squadra: avrà avuto le sue motivazioni… Devo ringraziare anche Dal Pino, presidente della Lega Serie A: abbiamo scoperto insieme la possibilità di fare squadra e spero che tutto questo possa andare avanti”.

FONDO SALVA CALCIO – “Un’iniziativa importante e senza precedenti. Quando si vive un momento di difficoltà si deve prendere tutto quel che si ha per far ripartire il calcio e noi lo abbiamo fatto. Dispiace che qualcuno voglia strumentalizzare tutto, abbiamo messo a disposizione soldi reali per un totale di 23,5 milioni di euro, qualcuno ha voluto sminuire e ridicolizzare questa cifra contro i 500 milioni della Spagna, che però sono un prestito che i club dovranno restituire entro cinque anni. La Figc è l’unica Federazione che ha investito senza chiedere nulla in cambio”.

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