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Genoa-Inter 0-2

Dopo i passi falsi contro Lazio, Milan e Borussia l'Inter torna al successo battendo 2-0 il Genoa nel terzo anticipo della quinta giornata di Serie A.
Monica Tosolini

Dopo i passi falsi contro Lazio, Milan e Borussia l’Inter torna al successo battendo 2-0 il Genoa nel terzo anticipo della quinta giornata di Serie A. I nerazzurri appaiono un po’ sottotono anche nella serata di Marassi, faticano a rendersi pericolosi contro un Grifone tutto votato alla difesa, ma alla fine la sbloccano grazie a una magia del solito Lukaku (64′) e poi la chiudono con una zuccata di D’Ambrosio (79′) sugli sviluppi di un corner. Inter a due punti dalla vetta in attesa di Milan-Roma di lunedì sera.

LA PARTITA

Per rivedere l’Inter brillante e a tratti spettacolare di qualche tempo fa, forse, occorrerà ancora un po’ di tempo. Nel frattempo però gli uomini di Conte si accontentano di ritrovare quei tre punti che mancavano da quasi un mese e di accorciare a – 2 dai cugini rossoneri, in attesa anche di capire dove si spingeranno in classifica Juve e Napoli. Il successo di Marassi arriva al termine di una partita piuttosto brutta, sporca e con poche emozioni, decisa da un colpo di classe di un giocatore che ormai è una sentenza. Lukaku si danna per un’ora contro una retroguardia ligure in serata di grazia, ma alla fine, ancora una volta, ha la meglio lui, con un gol più di classe che di potenza, favorito dalla bella intuizione del neo entrato Barella. Maran rilancia dal 1′ il recuperato Pjaca al fianco di Pandev, mentre Conte vara il turnover in difesa con l’inserimento di Ranocchia centrale e schiera Eriksen sulla trequarti alle spalle della LuLa. La grande densità e l’aggressività messe in campo dai padroni di casa rendono dura la vita agli uomini di Conte fin dall’avvio di gara: dagli esterni arrivano pochi palloni e il terzetto difensivo del Grifone regge bene l’urto negli uno contro uno con Lukaku e Lautaro. La pressione dei nerazzurri si fa sempre più intensa col passare dei minuti. Eriksen, pimpante e sempre nel vivo del gioco, fa girare la squadra coi tempi giusti, ma la netta supremazia territoriale non si traduce in occasioni in grado di impensierire Perin. Il Genoa si chiude a riccio arretrando sempre di più il baricentro, stringe i denti e chiude il primo tempo sullo 0-0. Nel secondo tempo l’Inter riparte all’attacco, ma la muraglia del Genoa tiene e i nerazzurri cominciano ad apparire un po’ rassegnati, con la manovra che si fa sempre più prevedibile e meno incisiva. Conte decide così di gettare nella mischia Hakimi e Barella ed è proprio l’ex Cagliari a dare la scossa ai suoi: al 64′ innesca Lukaku con un bel filtrante nel cuore dell’area, il belga manda a vuoto Goldaniga con una finta e trafigge Perin con un sinistro potente e imprendibile. Un lampo improvviso per regalare ai suoi un vantaggio soffertissimo, ma comunque meritato. A 20 minuti dalla fine Conte inserisce anche Pinamonti per uno spento Lautaro, che lascia il campo furibondo (probabilmente più con se stesso) e si lascia andare a un gesto di stizza in panchina. Con la tranquillità del risultato acquisito l’Inter si concede il lusso di raddoppiare, quando Ranocchia spizza un calcio d’angolo verso la porta di Perin e D’Ambrosio si avventa sul pallone chiudendo i conti e mettendo in ghiaccio la serata.

LE PAGELLE

Lukaku 6,5 – Per oltre 60′ minuti va a sbattere contro il terzetto difensivo avversario senza mai riuscire a vedere la porta, ma alla fine, tanto per cambiare, decide lui il match con un gol che unisce talento e strapotere fisico.

Eriksen 6 – Nel primo tempo appare in grande spolvero, detta i tempi di gioco e prova anche ad inventare qualche lancio di qualità per gli attaccanti. Si spegne a inizio ripresa, quando Conte lo richiama in panchina per far spazio a Barella, che si rivelerà decisivo.

Darmian 6,5 – Un’altra bella prova di personalità. Coraggio nelle discese e precisione nelle chiusure. Manca un po’ di qualità nei cross e negli inserimenti, quella che dà Hakimi per intenderci, ma si conferma una valida alternativa al marocchino.

Bani 6,5 – Resiste nel corpo a corpo con Lukaku per tutto il primo tempo e non è cosa da poco. Insieme a Zapata e Goldaniga tiene a galla il Genoa per oltre un’ora poi, inevitabilmente, capitola insieme al resto della squadra.

Pjaca 5,5 – Tenta qualche spunto sfruttando le sue moltissime qualità, ma è di fatto abbandonato a se stesso in una metà campo nerazzura deserta di maglie rossoblù.

IL TABELLINO

Genoa-Inter 0-2 Genoa (3-5-2): Perin 6; Goldaniga 6,5, Zapata 6,5, Bani 6,5; Ghiglione 5,5, Behrami 6 (16′ st Radovanovic 6), Badelj 6 (16′ Zajc 6), Rovella 6,5 (39′ st Melegoni sv), Czyborra 5 (1′ st Pellegrini 6); Pandev 6, Pjaca 5,5 (20′ st Shomurodov 5,5). Allenatore: Maran 6

Inter (3-4-1-2): Handanovic 6; D’Ambrosio 6,5, Ranocchia 6,5, Bastoni 6; Darmian 6,5 (36′ st Kolarov 6), Vidal 5,5 (36′ st Nainggolan 6), Brozovic 6, Perisic 5,5 (13′ st Hakimi 6); Eriksen 6 (13′ st Barella 6,5); Martinez 5,5 (27′ st Pinamonti 6), Lukaku 6,5. Allenatore: Conte 6,5

Arbitro: Massa

Marcatori: 19′ st Lukaku (I), 35′ st D’Ambrosio (I)

Ammoniti: Martinez (I), Bani (G) Espulsi:

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