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Fiorentina: adesso anche Pradè è a rischio

A Firenze la crisi che attanaglia la società potrebbe travolgere anche il Ds Pradè.
Monica Tosolini

A Firenze la crisi che attanaglia la società potrebbe travolgere anche il Ds Pradè. Il sito firenzeviola.it scrive: “Sono giorni di riflessione in casa Fiorentina, in tutti i sensi. Da una parte il campo, con le preoccupanti ultime uscite e la lunga astinenza in zona gol, dall’altra le inevitabili poltrone che potrebbero non essere più salde come in passato. Il primo a pagare, come sempre accade nel mondo del calcio, è stato l’allenatore: Beppe Iachini è stato esonerato ormai da alcune settimane per cercare di dare nuovi stimoli a un gruppo che ne aveva, e ne ha, certamente bisogno, ma con ogni probabilità Rocco Commisso, dall’America, sta riflettendo anche sulle altre cariche. Una su tutte quella di Daniele Pradè.

Il direttore sportivo viola non è ancora appeso a un filo, visto anche che lo stesso patron gigliato ci ha tenuto in più di un’occasione a dire che non ama molto cambiare e licenziare i suoi “dipendenti”, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e anche i soldi spesi negli ultimi 18 mesi fanno riflettere. Lo stesso Commisso ha messo a disposizione sua e di Joe Barone un buon tesoretto, soprattutto se si pensa al fatturato della Fiorentina, ma la squadra, quest’anno come un anno fa, appare incompleta.

Ecco perché nei prossimi mesi qualcosa, dal punto di vista della dirigenza, potrebbe cambiare, con la società che potrebbe guardarsi intorno a caccia di occasioni da cogliere. E se si parla di occasioni il primo nome che deve essere preso in considerazione è quello di Gianluca Petrachi, che sta cercando di risolvere le sue pendenze con la Roma dopo il licenziamento dei mesi scorsi. Il discorso tra le parti, via tribunale, va avanti e una volta risolta la questione l’ex ds giallorosso sarà pronto a rimettersi in gioco, cercando un progetto che possa farlo esprimere al meglio. Occasione dicevamo: sì, perché se pensiamo a come il dirigente ha costruito la Roma che, tolta la debacle di Napoli, era accreditata come possibile squadra che possa lottare per lo scudetto, vien da sé che le mosse fatte nella sua parentesi nella Capitale sono state tutte, o quasi, azzeccate. Ci sono poi inevitabilmente anche altre opzioni: la prima riguarda Massimiliano Mirabelli, vecchio pallino proprio di Rocco Commisso anche per le sue origini calabresi, la seconda, anche se ancora “troppo fresca” per l’addio al Genoa arrivato la scorsa settimana, ha il nome di Daniele Faggiano, mentre la terza potrebbe essere una soluzione interna, chiamata per esempio Dario Dainelli: una soluzione “ponte” magari, in attesa appunto che Petrachi possa liberarsi definitivamente dalla Roma”.

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