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De Laurentiis duro:”Gravina in 3 anni e mezzo non ha fatto nulla. Siamo i Pulcinella della Uefa”

Il numero uno del Napoli si scaglia contro i vertici sportivi italiani
Monica Tosolini

Un fiume in piena. Aurelio de Laurentiis ne ha per tutti, dai politici alle istituzioni del calcio: “Abbiamo la disgrazia dei politici italiani, negli ultimi anni tutti i ministri dello sport o sottosegretari con delega allo sport hanno combinato solo disastri”, dice il patron del Napoli ad un incontro sui 130 anni del quotidiano Il Mattino. “Oggi abbiamo la Vezzali che è una olimpionica della scherma e sa tirare di fioretto anche in un ambiente dove era poco addotta e ci sta dando una mano – ha detto – per quattro anni abbiamo avuto due presidenze che non hanno fatto molto. Oggi nella Lega di A abbiamo Casini che viene dal ministero dei beni e attività culturali, ha lavorato a margine del mondo calcistico ma capace di capire dove intervenire da un punto di vista legislativo”.

Gravina in 3 anni e mezzo non ha fatto nulla, non possiamo aspettarci che faccia delle cose. Nei ruoli istituzionali calcistici – ha aggiunto De Laurentiis – ci sono persone che nella loro vita raramente hanno avuto a che vedere con il mondo del calcio. Gravina ha fatto una corsa dalla Serie D alla Serie B per poi ritornarsene in maniera fallimentare giù con il Castel di Sangro, ma in realtà questi signori non hanno mai frequentato una società di calcio contemporanea, quindi non ne conoscono i problemi, fanno finta di conoscerli ma in realtà non li possono nemmeno immaginare e capire”.

De Laurentiis ne ha pure per la Uefa: “C’è una posizione dominante assoluta della Uefa che condiziona tutto il movimento calcistico affinché possa crescere – ha sottolineato – L’Europa si mette la medaglia, fa tornei perché più fa i tornei, più ti allarghi alle nazioni ed ogni nazione vale un voto. Più allargo il giro e accontento tutti e più sono rieleggibili. E noi stiamo a fare i pulcinella di questi signori”.

 

LA REPLICA DI GRAVINA: “INACCETTABILE”
Dopo le parole di AdL, non si è fatta attendere la risposta di Gabriele Gravina, che da Tirana ha dichiarato all’agenzia AdnKronos: “A differenza di quanto afferma De Laurentiis, mi concentro sulle cose da fare per il bene del calcio italiano. Da quando sono in Figc abbiamo raggiunto risultati importanti sia in campo che fuori. In qualità di presidente federale non posso accettare che si inveisca in maniera irrispettosa verso istituzioni quali Governo, Uefa e Figc. Lo invito a proporre qualcosa di serio e concreto per contribuire anche lui allo sviluppo del nostro mondo. Ma d’altronde, come diceva Totò ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera”.

ADL: “STADIO? SERVE CERTEZZA SU CHI LO FREQUENTA”
“E’ chiaro che se io non ho la certezza di chi frequenterebbe il mio stadio, ma perché dovrei investire 200-300 milioni di euro nella costruzione di una struttura da vivere sette giorni su sette?”. Così il presidente del Napoli affrontando il tema dello stadio in città. De Laurentiis ha ricordato che in passato aveva presentato un progetto per un nuovo stadio, realizzato dall’architetto che ha firmato lo Juventus Stadium. “Era un progetto da circa 40mila posti – ha ricordato De Laurentiis – ma il populista de Magistris non lo prese nemmeno in esame perché voleva uno stadio da 55mila posti nonostante gli avessi presentato un’analisi per cui in media la presenza negli stadi è di 34mila”.

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