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Benevento-Napoli 1-2

l Napoli raddrizza il derby dopo un'ora di sofferenza.
Monica Tosolini

l Napoli raddrizza il derby dopo un’ora di sofferenza. Grande coraggio del Benevento, in vantaggio con Roberto Insigne (primo gol in A), reazione più furiosa che lucida degli azzurri, pareggio di Lorenzo Insigne (migliore in campo al rientro) e rete decisiva tutta dei panchinari, costruita da Politano e conclusa in rete da Petagna, entrati al posto di Lozano e Mertens. Preoccupa Gattuso l’infortunio di Bakayoko. Benevento-Napoli: le immagini della partita

LA PARTITA

La prima domanda da rivolgere a questo derby era: qual è il vero Napoli, quello che ha travolto l’Atalanta o quello dell’incubo contro l’AZ? A giudicare dalle urla di Gattuso nel primo quarto d’ora, l’allenatore ha rivisto davanti a sè l’inquietante sterilità da Europa League. Palla sempre tra i piedi e mai in profondità, giro palla senza costrutto, capace solo di avvalorare la disposizione ordinata del Benevento. E proprio da questa prima risposta nasce la seconda domanda: dove può arrivare il Benevento? Qui la soluzione è più complicata perché se è vero da una parte che Pippo Inzaghi sembra avere raggiunto una maturità da allenatore vero, dall’altra è altrettanto vero che quando le partite vanno vinte a tutti i costi, servono uomini che sappiano fare la differenza, uomini che il Benevento non vanta tra i suoi effettivi. In campo però il Benevento ci sa stare ed è altamente apprezzabile il lavoro della seconda e della terza linea per tagliare i rifornimenti al quartetto magico offensivo di Gattuso. Poco spazio per Lorenzo Insigne, che qualche volta va anche a scontrarsi con il fratello Roberto, meno ancora per Mertens che fa il trequartista classico, un lampo per Lozano nella prima mezz’ora, probabilmente ci sarebbe un rigore su di lui (21′) per una manata tutt’altro che invisibile di Foulon. Palla a loro giocano loro, quelli del Napoli, ma non vanno quasi mai di là, non trovano spazi. Osimhen tocca il suo primo pallone dopo 17 minuti e lo butta anche dentro, ma è in fuorigioco. Poi torna a sbracciarsi come un vigile per spiegare come servirlo, ma nessuno sembra dare retta nè a lui nè a Gattuso. Palla al Benevento e il Benevento fa male, come nel contropiede che alla mezz’ora esatta regala a Roberto Insigne, proprio lui, il primo gol in serie A. Perfetta la ripartenza e perfette le giocate di Lapadula e Caprari per arrivare alla conclusione del folletto giallorosso. Gola, cuore e polmoni esplodono nell’involucro imbestialito di Rino Gattuso che sgabbia dalla sua area tecnica per urlare a raffica: “Siamo fermi”. Lui esattamente fermo non è, vorrebbe lo stesso dai suoi giocatori ma non riesce a vedere trasposte sul campo le sue indicazioni. Vede anzi tante maglie giallorosse sempre in grado di circondare i suoi. Piccoli segnali di Napoli si vedono alla fine del primo tempo, soprattutto con un tiro a giro di Lorenzo Insigne e bella risposta di Montipò. Eppure basta poco: basta una piccola accelerazione nel giro palla per far vedere i brividi ai ragazzi di Inzaghi. Oppure basta usare i muscoli, come quelli di Manolas che va a colpire la traversa saltando sul calcio d’angolo, o quelli di Insigne che va a chiudere un’azione quasi perfetta proprio allo scadere del primo tempo. Un altro Napoli, almeno nell’atteggiamento, è quello che si vede rientrare in campo dopo l’intervallo e la sicura sfuriata di Gattuso. Più voglia da parte degli azzurri, ma non molta lucidità a corroborarla. Inzaghi si copre mettendo Tuia per Caprari e trasformando il 4-3-2-1 in 3-5-1-1, ma Gattuso risponde mettendo Politano e Petagna. Però il Napoli continua a essere quasi solamente Insigne, che prima si vede annullare un gol per fuorigioco, poi costringe Montipò a un mezzo miracolo, alla fine porta a casa il gol del pari con un sinistro delizioso dal limite. Risultato raddrizzato, fine di un’ora da incubo per il Napoli. Si ristabiliscono i valori anche per un motivo fisico. Il Benevento viene da un’ora giocata al massimo delle proprie possibilità atletiche e comincia a mostrare un cedimento nonostante le tre sostituzioni di Inzaghi prima della metà della ripresa. Viene fuori quel qualcosa in più che il Napoli ha nel dna e che finora non si è visto. Ecco la qualità di Politano, la giocata perfetta sulla destra per la perfetta conclusione di Petagna inusualmente di destro. Napoli in vantaggio, partita ribaltata in pochi minuti dopo un’ora quasi tutta da dimenticare. Energie quasi finite per il Benevento, orgoglio ancora vivo quasi fino alla fine, con qualche ripartenza pericolosa, qualche opportunità sprecata per mancanza di lucidità o per la bravura degli avversari, come la parata di Meret all’ultimo secondo di recupero su punizione di Sau. Gattuso si prende i tre punti che fanno tanto comodo, ma torna a casa con qualche certezza in meno sull’idea di Napoli che ha in mente.

LE PAGELLE

Roberto Insigne 6,5 – Secondo qualcuno non arriverà mai ai livelli del fratello, però nel frattempo piano piano si sta ritagliando uno spazio in serie A. Capace di sacrificarsi per dare una mano alla squadra, si trova nelle condizioni di segnare il suo primo gol in serie A proprio contro la squadra del cuore.

Lorenzo Insigne 7,5 – Pur essendo rientrante dopo lo stop per infortunio, è fin dall’inizio il più brillante nella parte avanzata del Napoli. Le sue giocate sono sempre le più interessanti, anche in fase conclusiva. Non a caso all’inizio del secondo tempo è lui a illudersi di aver pareggiato, gol poi annullato, poi ingaggia un duello personale con la squadra avversaria e il gol del pari premia una prestazione super.

Lozano 5,5 – Utilizzato sulla destra non ha la stessa incisività che dimostra quando viene impiegato nella posizione di Insigne. Gli manca forse il guizzo in più, ma ci sarebbe anche un rigore su di lui nel primo tempo.

Mertens 5,5 – Per ora il ruolo di trequartista sembra quello che meno gli si addice, anche se l’intelligenza lo porta comunque a dare una mano nonostante l’accerchiamento degli avversari.

Osimhen 5,5 – Gioca più con le braccia che con i piedi, perché indica prima della partita e durante la stessa come e dove vorrebbe il pallone, cordialmente ignorato dai compagni di squadra. Segna (ma in fuorigioco) sul primo pallone toccato, poi continua nella sua lotta contro i mulini a vento.

Lapadula 6,5 – L’altruismo è sempre stato un suo pregio e in una situazione del genere questo pregio viene ulteriormente valorizzato. Partita di grande spessore atletico e di grande sacrificio, con la soddisfazione di partecipare all’azione del gol dell’1-0 di Roberto Insigne.

Montipò 6,5 – Ottimo inizio di stagione il suo, nonostante i parecchi gol presi contro le grandi squadre. Tra i pali mostra una reattività che lo accomuna ad alcuni grandi del passato, sta facendo molti passi avanti su tutto il resto.

Bakayoko 6,5 – La sua personalità spicca anche in mezzo a una partita complicata. Punto di riferimento per tutti, brutto colpo il suo infortunio. Anche perché non sembra proprio banale.

Petagna 6,5 – Il Napoli l’ha preso proprio per questo: deve essere un’alternativa a Osimhen ma anche la sua stampella quando la giornata non prende il giro giusto. E lui si fa trovare puntuale.

Politano 6,5 – Si sa che con Gattuso ha un feeling speciale, da quando è al Napoli spesso si è messo in evidenza risolvendo situazioni complicate all’occorrenza. Anche in questo derby la parte è stata recitata bene, anche se fa arrabbiare Gattuso sprecando un contropiede.

IL TABELLINO BENEVENTO-NAPOLI 1-2

BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò 6,5; Letizia 6, Caldirola 6, Glik 6, Foulon 5,5 (19′ st Maggio 6); Schiattarella 6, Dabo 6,5 (19′ st Improta 5,5), Ionita 6; Caprari 6 (8′ st Tuia 5,5), R. Insigne 6,5 (32′ st Di Serio 6); Lapadula 6,5 (19′ st Sau ). All.: F. Inzaghi 6. A disp. Manfredini, Lucatelli, Hetemaj, Iago Falque, Basit, Pastina, Tello.

NAPOLI (4-2-3-1): Meret 6; Di Lorenzo 6, Manolas 6, Koulibaly 6, Mario Rui 6,5; Fabian Ruiz 6 (42′ st Lobotja sv), Bakayoko 6,5 (29′ st Demme 6,5); Lozano 5,5 (13′ st Politano 6,5), Mertens 5,5 (13′ st Petagna 6,5), L. Insigne 7,5 (42′ st Lobotka sv); Osimhen 5,5. All.: Gattuso 6,5. A disp.: Ospina, Contini, Hysaj, Rrahmani, Maksimovic.

Arbitro: Doveri.

Marcatori: 30′ pt R. Insigne (B), 15′ st L. Insigne (N), 22′ st Petagna (N)

Ammoniti: Caprari (B), Foulon (B), Glik (B), Politano (N) Espulsi: nessuno

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