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Atalanta-Lazio 3-2

L'Atalanta ha battuto 3-2 in rimonta la Lazio nel big match della 27.a giornata di Serie A, dando un duro colpo alle ambizioni scudetto dei biancocelesti di Simone Inzaghi.
Monica Tosolini

L’Atalanta ha battuto 3-2 in rimonta la Lazio nel big match della 27.a giornata di Serie A, dando un duro colpo alle ambizioni scudetto dei biancocelesti di Simone Inzaghi. Nei primi trenta minuti di gioco la Lazio è stata letale in contropiede, portandosi avanti di due gol per l’autorete di De Roon e il destro dal limite di Milinkovic-Savic. La reazione dell’Atalanta però è stata veemente: Gosens, Malinovskyi e Palomino hanno firmato la rimonta. Atalanta-Lazio, spettacolo ad alta velocità

LA PARTITA

Altri tre gol nell’assordante silenzio del Gewiss Stadium, altri tre punti per far sognare una città che nella sua Dea ripone gli unici lampi di gioia di un 2020 da incubo. L’Atalanta ha battuto 3-2 la Lazio in una partita dai mille volti, disastrosa nella prima mezzora ed entusiasmante da lì in poi. Discorso esattamente opposto per i biancocelesti di Simone Inzaghi alla prima partita ufficiale dopo quasi quattro mesi e sorprendenti per qualità e velocità di gioco, salvo poi pagare il fisiologico dazio nella ripresa concedendo il fianco ai bergamaschi fino a crollare a dieci minuti dal termine. Un passo falso pesante in chiave scudetto che costa tre punti in favore della Juventus. Di certo, nella stranezza del contesto ambientale e fisico, si è capito perché Atalanta e Lazio sono due delle realtà più apprezzate nel nostro paese. Qualità di gioco, idee e tecnica al servizio di un gioco offensivo, rischioso e divertente. Come all’andata le due squadre si sono dominate a vicenda, mettendo l’avversario spalle al muro per larghi tratti, ma a differenza della sfida di Roma questa volta l’Atalanta è stata più brava a completare il sorpasso da 0-2 al 3-2 finale riaccendendo i fari sul campo dopo il buio dei primi minuti. Sì perché dopo appena undici giri d’orologio il tabellino recitava “Atalanta 0 Lazio 2”, con pieno merito dei biancocelesti che, anzi, avrebbero dovuto e potuto capitalizzare meglio un altro paio di occasioni con Immobile. L’attesa bassa nella propria metà campo studiata da Simone Inzaghi ha attirato i nerazzurri nella trappola esponendoli alla ripartenze fulminee di Correa, Immobile, Milinkovic e Lazzari; risultato, prima l’autorete di De Roon al 5′ e poi il destro vincente di Sergej all’11’ dopo un pallone riconquistato altissimo. L’unico problema evidente per la Lazio è stato il naturale calo fisico. Impossibile ipotizzare novanta minuti a quella intensità, ancora meno dopo quattro mesi di stop. E infatti i biancocelesti sono durati poco più di mezz’ora, cominciando a perdere colpi nel finire del primo tempo – dove l’Atalanta ha trovato il gol con Gosens nell’ormai consueta azione con i due esterni protagonisti (assist di Hateboer), e crollando vistosamente nella ripresa. Tanti palloni persi dal centrocampo biancoceleste e poca brillantezza hanno lasciato campo, idee e giocate all’Atalanta che, guidata dai piedi di Gomez e Malinovskyi ha lavorato ai fianchi l’avversario fino a ribaltare le sorti del match. L’ucraino ha infilato l’incrocio dei pali al 66′ con un sinistro fortissimo, poi Palomino a dieci minuti dal termine ha completato l’opera sugli sviluppi di un corner approfittando di un’uscita a vuoto di Strakosha e della marcatura fragile di Caicedo. Nove mesi dopo l’ultima e con una serie di 21 risultati utili consecutivi, la Lazio riassapora il gusto amaro della sconfitta in Serie A, reso ancora più indigesto dalla classifica che vede scappare via la Juventus.

LE PAGELLE

Malinovskyi 7 – Per tutto il primo tempo palleggia senza strafare, poi nella ripresa prende in mano la squadra con il suo mancino nella trequarti avversaria. Il siluro del pareggio all’incrocio dei pali è una perla di rara bellezza.

De Roon 5 – La goffa autorete che apre il tabellino è solo un episodio di una partita decisamente sotto la sufficienza. Spesso in ritardo, mette a posto nella ripresa le voragini lasciate nel primo tempo, sempre travolto dai contropiede laziali.

Gomez 7 – Primo tempo in chiaroscuro, poi quando i ritmi si abbassano assume il controllo del gioco atalantino con cambi di gioco e finte, senza perdere mai il pallone. Trova il guizzo vincente in attacco con l’assist da calcio d’angolo per Palomino.

Milinkovic-Savic 7 – Dominante per tutto il primo tempo, fisicamente e tecnicamente. Il destro all’angolino per il momentaneo due a zero è da applausi, ma appoggiandosi su di lui la Lazio crea grandissimi pericoli.

Immobile 5 – Ha sulla coscienza almeno due errori davanti al portiere nel primo tempo che avrebbero potuto chiudere prima il match. A posteriori sono diventati pesantissimi.

Acerbi 6,5 – Vince il duello tutto fisico con Zapata. Nel finale si immola su un tiro di Muriel, ma cala alla distanza come tutti i compagni.

 IL TABELLINO ATALANTA-LAZIO 3-2 Atalanta (3-4-2-1): Gollini 6; Toloi 6, Djimsiti 5,5, Palomino 6,5; Hateboer 6,5, De Roon 5, Freuler 5,5, Gosens 7 (24′ st Castagne 6); Malinovskyi 7 (32′ st Ilicic 6), Gomez 7, Zapata 5 (24′ st Muriel 6). A disp.: Sportiello, Rossi, Caldara, Tameze, Czyborra, Colley, Sutalo, Bellanova. All.: Gritti 6,5.

Lazio (3-5-2): Strakosha 5; Patric 5, Acerbi 6,5, Radu 5,5 (31′ st Bastos 5); Lazzari 6, Luis Alberto 5,5 (31′ st A. Anderson 5,5), Cataldi 6 (15′ st Parolo 5), Milinkovic-Savic 7, Jony 5 (31′ st Lukaku 5,5); Correa 6 (10′ st Caicedo 5), Immobile 5. A disp.: Proto, Guerrieri, Vavro, D. Anderson, Armini, Silva, Falbo. All.: Inzaghi 6.

Arbitro: Orsato

Marcatori: 5′ aut. De Roon (A), 11′ Milinkovic-Savic (L), 38′ Gosens (A), 21′ st Malinovskyi (A), 35′ st Palomino (A)

Ammoniti: Toloi, De Roon (A); Milinkovic-Savic (L)

Espulsi: nessuno

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