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Tuttosport: “Il nostro Pobega in amore con Torino”

Tuttosport traccia oggi un ritratto del centrocampista Tommaso Pobega attraverso i racconti dei suoi familiari
Monica Tosolini

Tuttosport traccia oggi un ritratto del centrocampista Tommaso Pobega attraverso i racconti dei suoi familiari: “A casa di Tommaso Pobega c’è un elemento che non manca mai: la positività. La mamma Elena, il papà Giorgio e il fratello maggiore Sebastiano sono persone semplici, con un sorriso contagioso. A maggior ragione quando rivivono il momento in cui il più piccolo della famiglia ha ricevuto la sua prima convocazione in nazionale maggiore, che contro Svizzera e Irlanda del Nord si giocherà la qualificazione a Qatar 2022. Papà Giorgio esordisce così: «Solitamente Tommi ci chiama dopo le ore 20, ma venerdì riceviamo una sua telefonata alle 19 circa. Ci è sembrato un po’ strano, quasi ci siamo preoccupati. Poi quando ci ha detto della convocazione è stata una grande gioia». A tutti e tre brillano gli occhi. Anche perché tutti conoscono gli ostacoli che il centrocampista del Toro ha dovuto superare nel suo lungo circuito.

Li ricorda mamma Elena, la padrona di casa: «Tommaso ha iniziato a giocare a Basket con Sebastiano (ala/guardia della Servolana, Serie C di Basket, ndr) al Centro Minibasket Tigrotti di Trieste, ma guardava con ammirazione il papà, che aveva giocato a calcio». Così l’amore è stato inevitabile, come racconta la signora Elena: «Al campo San Luigi a Trieste lo portiamo a fare un allenamento: dopo un provino viene subito preso, Tommaso era felicissimo. Così ci siamo rassegnati al fango dei campi e al ghiaccio sulle tribune per accontentarlo, anche se avremmo preferito il basket (ride, ndr). Col senno di poi, però, ha fatto bene».

Il cammino di Pobega incontra il Milan, che a 14 anni gli fa cambiare vita. Il padre Giorgio ricorda: «Al primo anno passavamo nella sua cameretta e ci scappava spesso una lacrima: ci mancava, era una presenza molto vivace in casa. E per di più al Milan al primo anno non giocava mai, facevamo il possibile per andarlo a trovare anche in giornata, per stargli vicino». Ma il piccolo Tommaso, con una maturità rara, già conosceva il proprio destino. Papà, mamma e fratello lo confermano: «Era lui che rasserenava noi: sapeva che sarebbe arrivato il suo momento, si rendeva conto di come gli altri fossero più forti di lui. Vedeva le cose diversamente da noi, con occhio più critico».

Cosa ha aiutato il Pobega adolescente? Lo studio. La mamma spiega: «Il Liceo Scientifico gli ha dato la possibilità di pensare ad altro, di non focalizzarsi solo sul calcio. E’ stata una salvezza: era bravissimo in storia e in matematica, i professori lo definivano un miracolo. E anche col calcio ha iniziato ad andare meglio».

Parola al papà Giorgio: «Al secondo anno giocava di più, al terzo è diventato titolare, poi ha avuto la fortuna di incontrare Gattuso in Primavera: lo ha fatto diventare un professionista in termini di mentalità. Il Milan lo ha accolto come una famiglia da subito e anche i suoi procuratori (prima Andrea Boscolo , ora Patrick Bastianelli ) lo hanno aiutato in tale percorso».

Iniziano a esaudirsi i primi sogni: l’esordio in Serie C alla Ternana, il passaggio al Pordenone, l’anno di La Spezia e adesso il Toro.

Riprende il racconto la mamma: «Ci ha fatto sorridere Juric , quando ha parlato di Tommaso definendolo un “triestino”: lo è nel vero senso della parola. Lui lavora, non molla mai, è uno che si è creato con la gavetta. Noi eravamo già felicissimi a Terni, figuriamoci adesso». Già, perché ora c’è Torino. Una città che ha conquistato tutta la famiglia. Ne parla il fratello Sebastiano: «Oltre a discutere di Nba, la nostra grande passione, ci scambiamo consigli sui ristoranti da provare. Ce ne ha già indicati alcuni, si è innamorato della città». Come del resto tutta la famiglia. Il papà non si tira indietro: «Siamo andati allo stadio per vedere Toro-Salernitana: siamo rimasti colpiti dal calore della gente. Quando ha segnato abbiamo sentito il boato della Maratona: un’emozione incredibile, da pelle d’oca. Girando per le strade del centro abbiamo capito quanto sia diffusa la passione per il Toro: si sono fermate tante persone per fare una foto con Tommaso»….

Pobega si è conquistato anche la Nazionale e, c’è da giurarlo, saprà giocarsi al meglio le sue carte.

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