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Torino: Ilic out contro l’Udinese. Juric: “Contro l’Udinese voglio una prestazione convincente”

Quello tra Torino e Udinese è uno scontro diretto per il settimo posto.
Monica Tosolini

Quello tra Torino e Udinese è uno scontro diretto per il settimo posto. Alla vigilia, mister Ivan Juric annuncia subito il forfait del neo acquisto Ilic: “Ha preso una botta e non ci sarà. E poi rivela: “Ivan l’ho voluto fortemente perchè è un ragazzo che può essere il presente ma anche il futuro. E’ già un buon giocatore. Se facciamo un paragone con Lukic, posso dire che in questo momento è meno forte, ma mi auguro che lo possa raggiungere e superare. E’ arrivato da un infortunio lungo, poi ha fatto dieci giorni senza allenamento. Ha preso una botta e domani non ci sarà ma è un investimento a lungo termine importante perchè in lui vedo un giocatore che può crescere”.

Cosa pensa di Gravillon e Vieira? “Gravillon l’abbiamo preso perchè Zima si deve operare e, quando è così, si sta fuori circa tre mesi. Davide ha preso un giocatore con caratteristiche giuste, dobbiamo inserirlo ma ci può dare qualcosa di buono. Vieira? Ci mancava come caratteristiche un giocatore più muscolare e tosto, ha equilibrato un po’ la rosa da questo punto di vista”.

Alla luce della situazione attuale complessiva pensa che ci possa essere un miglioramento rispetto alla scorsa stagione? “Non è facile, i giocatori non sono figurine. Non è che perdi sette giocatori importanti, ne metti altri ed è la stessa cosa. Ora con Sasa abbiamo perso un altro giocatore importante e maturo. Ivan penso che non sia oggi al livello di Sasa, il che è normale perchè hanno cinque anni di differenza. Ma con il lavoro lui lo può raggiugere e magari anche superare. La nostra squadra mi piace tantissimo per applicazione, voglia di lottare e di fare, con tutte le problematiche che ci possono essere. Sono ragazzi giovani e a posto, con voglia di lavorare, e crescite individuali ne abbiamo viste. Davanti a noi abbiamo un periodo da poter affrontare con voglia e ambizione di fare sempre meglio. Non mi pongo davvero obiettivi perchè non sono reali. Voglio che loro crescono e migliorano, sia collettivamente, sia individualmente”.

Ripreso da toronews.net, spiega ancora: “Se metti Linetty come vertice puoi arrivare fino a un certo punto perché la sua statura è quella che è. I gol che abbiamo preso per me non sono disattenzioni. Quella del derby dello scorso anno, preso sul secondo palo, era una disattenzione. Quelli che invece abbiamo preso ora sono per il fatto che abbiamo avuto avversari più forti fisicamente. Alla lunga sono cose che si pagano. Bisogna provare ad avere ancora più volontà di non prendere gol e magari chiedere a Vanja di rischiare un po’ ”. “Giustissimo. Glielo ho detto oggi. L’ho un po’ spremuto io. Arrivava dal Mondiale che è uno stress diverso. Io l’ho fatto giocare sempre tutte le partite. La mia sensazione è proprio questa. Ha una grandissima volontà di aiutare e va bene lì, meno bene invece nel momento in cui può decidere le partite. Ora abbiamo, dopo questa partita, un periodo di dieci giorni senza partite”.

Sta trovando dei nuovi leader? “Abbiamo perso tanti giocatori, ottimi, non lo devo ripetere. Ma io non sono mai stato legato a una squadra come lo ero dopo Firenze. Ho sentito un legame forte verso i ragazzi. Ad esempio anche con Ricci. Ricordate il primo Ricci e oggi come gioca? E’ cresciuto molto. Ma sono tutti ragazzi a posto. Schuurs lo amo come persona per la voglia che ha di crescere, non parliamo di Buongiorno. Li sento proprio miei e sono molto legato a loro come gruppo. Molto di più che in altre squadre in cui sono stato ora sento questo”.

Sugli esterni ci sono dei margini di miglioramento? “Abbiamo dei limiti. Ci manca corsa, ci manca la capacità di corsa. Questo è quello che ti permette di chiudere azioni ma anche di difendere. Io spingo tanto su questo perché i quinti sia a Crotone che a Verona con me facevano tanti gol. Qui facciamo fatica. Faraoni e Lazovic ne facevano sei-sette, qui non riesco a tirare fuori quello che vorrei. Aina aveva cominciato un po’ prima dell’infortunio, era molto pericoloso e riusciva ad andare a chiudere. Gli altri molto di meno”.

Sul legame con i ragazzi, è una novità di quest’anno? “La mia sensazione è che se l’anno scorso c’erano tanti problemi in cui magari non riuscivo ad essere me stesso in tante situazioni, ora sento che sta nascendo un legame di fiducia con i ragazzi. Posso dire che sento che siamo uniti completamente”.

Come lo vede un centrocampista Ricci-Ilic? Anche sul piano fisico… “Lo vedo da calcio champagne. Poi trovare l’equilibrio perfetto è quasi impossibile. Quest’anno rubiamo meno palloni rispetto all’anno scorso perché le caratteristiche sono quelle… Schuurs e Ricci rubano meno palle di Bremer e Pobega. Con Ilic insieme a Ricci andiamo su una strada che ci porterebbe ad essere belli ma a faticare forse quando trovi Amrabat. Bisogna fare delle scelte, per capire su quale lato puntare di più. Noi abbiamo scelto di avere più possesso, più dominio, più altre cose. Cercando di migliorare poi Ricci e Ilic in fase difensiva”.

Dove si può migliorare questa squadra? “Dobbiamo cercare di prendere meno gol possibile su calci d’angolo e punizioni, chiedendo anche a Vanja di rischiare di più. Dobbiamo responsabilizzare di più tutti, sapendo quali sono i difetti”.

Quanto conta la possibilità di superare l’Udinese? “Vorrei che noi prendessimo la nostra strada. Se ripetessimo la prestazione di Firenze sarei felicissimo. La classifica non mi ossessiona così tanto come ad altri, io voglio una prestazione convincente. Ci mancano tanti giocatori, ma io vorrei fare una bella partita contro una squadra che ha fisicità quella vera, e gioca molto su questi aspetti”.

Avere l’obiettivo del settimo posto non potrebbe aiutare? “Sono d’accordo. Ma quello che è successo al Torino due-tre anni fa non è un caso. Se galleggi e galleggi prima o poi vai giù. Ma allo stesso tempo gli obiettivi devono essere realistici, non delle prese per il c… Creare degli obiettivi è fondamentale, ma ora quello che abbiamo è vedere i ragazzi che crescono come squadra e come gioco, che vanno su ogni campo per fare il meglio, che hanno fame di vincere. Questo è il mio obiettivo. Non voglio che vadano in depressione se affrontano avversari più forti; devono porsi semplicemente l’obiettivo di diventare come loro. Io rompo le scatole perché in ogni allenamento e in ogni partita i ragazzi mi devono dare la vita. Dire altre cose non sarebbe rispettoso anche per i loro confronti”.

Quale è la situazione degli infortunati? “Djidji è a posto, Pellegri ha fatto un allenamento con noi e lo porto in panchina, Radonjic è fuori per questo problema muscolare. Ilic, come detto, ha preso una botta e non c’è”.

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