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Iachini: a Udine partita complicata tatticamente

Beppe Iachini ha parlato in conferenza stampa di Udinese-Fiorentina. Il primo tema da affrontare è la decisione della Lega di far giocare la gara a porte chiuse.
Monica Tosolini

Beppe Iachini ha parlato in conferenza stampa di Udinese-Fiorentina. Il primo tema da affrontare è la decisione della Lega di far giocare la gara a porte chiuse. Il tecnico, ovviamente, è dispiaciuto, ma nel contesto di prevenzione, si adegua: “E’ chiaro che non sarà una partita come le altre. Sembra una amichevole, non è facile. E’ una cosa brutta. Il bello del calcio è farlo con tutti i tifosi, ma in una situazione di precauzione generale, davanti a queste cose, viene prima la salute di tutti”.

Sulla Fiorentina di adesso: “Abbiamo recuperato qualche giocatore, vedi Chiesa, e al meglio Castrovilli e Duncan. In questa fase di crescita stiamo valutando tutto e recuperare tutti ad una migliore condizione. Noi qui parliamo sempre di tre punte. Ma se facciamo lo stesso discorso a Inzaghi o Conte o Sarri? Forse rispondono che non lo fanno, eppure i giocatori li hanno. Questo perchè vanno valutati molti aspetti, situazioni in ogni gara. Si tengono i cambi per l’ultima mezzora, quella in cui spesso si decidono le partite. Comunque ci continuiamo a lavorare perchè quando avremo tutti gli effettivi in perfette condizioni, è una strada che si può percorrere”.

Che partita si aspetta, che gara sarà a Udine? “Ci aspetta una gara molto difficile, in un campo difficile contro una squadra che si conosce bene da 2 anni. Gotti era lì dallo scorso anno, conosce bene i suoi. Sono molto bravi nell’attaccare gli spazi, hanno qualità a centrocampo. Sono pericolosi sui piazzati. Dovremo stare attenti perchè è una partita complicata dal punto di vista tattico. Dobbiamo limitare il tasso di errore in uscita, perchè loro sono molto bravi a ribaltare il fronte d’attacco. Quindi grande concentrazione perchè si gioca a porte chiuse e contro una squadra di qualità che può accendersi con una giocata”.

Come sta la Fiorentina? “Stiamo crescendo, molti giocatori stanno migliorando fisicamente e mentalmente. Stiamo ancora recuperando qualcuno che ha avuto problematiche recenti. In campo voglio una squadra organizzata, che sa che zone occupare, sa trovarsi a memoria. Credo che la squadra migliorerà, soprattutto quando alcuni in mezzo al campo troveranno la miglior condizione”.C

Che aspetto dell’Udinese la preoccupa? “Nessuno, io penso solo alla mia squadra. Ho elencato le loro caratteristiche per dire che dobbiamo essere veloci e sbagliare meno passaggi, trovare le imbucate. Noi ci auguriamo di sviluppare le situazioni che abbiamo preparato nella maniera migliore”.

L’Udinese è la quarta squadra per numero di cross. Questo influisce sulle sue scelte? “Noi guardiamo a noi, vediamo chi sta meglio. Sappiamo che l’Udinese ha questa caratteristica qui, dovremo giocare più alti per non farli arrivare al crosso, dobbiamo aggredire più alti, alzare le linee per guadagnare quei 20/30 metri di campo. Stiamo lavorando per migliorare e diventare sempre più perfetti”.

Sta pensando ad un cambio tattico per Dalbert vista la fisicità della difesa dell’Udinese? “Non conta se gioca uno o l’altro per cambiare. Conta il modo in cui andiamo ad attaccare la linea difensiva avversaria. Dovremo farlo con maggiore velocità e migliori letture nell’ultimo passaggio, con qualità nello smarcamento e i tempi giusti. Se riusciremo a farlo bene, saremo velenosi. Altrimenti faciliteremo il compito dei loro giocatori”.

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