La Gazzetta dello sport fa il punto della situazione in casa Bologna e sottolinea l’allarme centrocampo, reparto che nell’ultimo mese ha vissuto in costante emergenza: “La coperta del reparto si è accorciata tantissimo per gli infortuni di Jerdy Schouten e Michael Kingsley, tanto che Sinisa Mihajlovic si è trovato a disposizione i soli Dominguez, Svanberg e Soriano, con Vignato a tamponare le falle in un ruolo palesemente non suo”.
Da oggi il Bologna torna al lavoro e cercherà di recuperare Schouten, anche “Perché Sinisa rivedrà Dominguez solamente sabato al rientro dagli impegni con l’Argentina nelle qualificazioni mondiali (stesso discorso per Medel di rientro dalle gare con il Cile) e per la trasferta di Udine di domenica potrebbe faticare, dopo un viaggio intercontinentale, a essere disponibile dal primo o per tutti i novanta minuti di gara”.
Per Mihajlovic diventa fondamentale recuperare Schouten, “la sua lavatrice di centrocampo come il tecnico serbo lo ha definito varie volte citando Rudy Garcia perché «prende i palloni sporchi e li restituisce puliti». Il 24enne olandese ha giocato solo la prima di campionato contro la Salernitana, venendo espulso a un paio di minuti dalla fine e scontando la squalifica nella gara successiva contro l’Atalanta. Poi, durante la sosta di settembre, è arrivato l’infortunio che inizialmente non sembrava richiedere tempi di recupero troppo lunghi. Il problema nella zona dell’anca destra, però, ancora lo condiziona e lo ha tenuto fuori fino ad oggi, oltre un mese. Gli esami ai quali si è sottoposto nelle ultime settimane non hanno evidenziato lesioni o danni gravi, ma il centrocampista rossoblù, che è stato anche raggiunto a Bologna da un fisioterapista olandese di fiducia, continuava a sentire fastidio in quell’area. Il programma è inserirlo gradualmente in gruppo in questi primi giorni della settimana e vedere come si evolve la situazione per cercare di recuperarlo in vista della trasferta di Udine. Schouten è un elemento importante per dare filtro e regia in mezzo al campo, rendendo praticabile la strada dell’amato 4-2-3-1 a Mihajlovic anche se difficilmente in Friuli si tornerà a questo modulo riconfermando invece il 3-4-2-1 che ha debuttato alla grande contro la Lazio. Con Medel spostato al centro della retroguardia, l’olandese è l’unico elemento della rosa con naturale predisposizione a giocare davanti alla difesa, fornendo interdizione e geometrie”.
