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Pordenone sconfitto, furia Lovisa: "Prestazione inadeguata"

Il presidente è l'unico neroverde che ha parlato

Pordenone sconfitto, furia Lovisa:  Prestazione inadeguata

“Sono molto arrabbiato e oggi parlo solo io". Parole che fanno da premessa all'analisi della prestazione del Pordenone da parte di Mauro Lovisa. I Ramarri sono stati sconfitti ad Arzignano per 3-1 e hanno perso la vetta della classifica, che ora appartiene alla Pro Sesto. Il massimo dirigente neroverde attacca: "Per l’ennesima volta siamo andati in svantaggio dopo poco minuti. Stavolta addirittura al primo. È qualcosa di inaccettabile, così come prendere gol a un secondo dall’intervallo. Una squadra esperta come la nostra, con un obiettivo come il nostro, non può scendere in campo così. Non lo accetto. Sapevamo che avrebbero puntato su aggressività e questo tipo di gioco. Noi abbiamo risposto con una prestazione inadeguata: giochicchiando, senza cattiveria, concentrazione e aiuto uno per l’altro. Nulla del nostro dna e nulla rispetto alla prova, totalmente diversa, con il Renate di tre giorni fa.

In questi campi bisogna fare partite toste, altrimenti non si portano a casa punti. Dobbiamo riflettere su come e perché non ha funzionato nulla. Mi farò sentire in settimana con il gruppo, il mister e lo staff.

Oggi ero presente ad Arzignano, sono stato vicino alla squadra in questi giorni. Non è comprensibile né giustificabile una partita del genere. È l’ennesima opportunità che buttiamo via. La conferma che quando giochiamo tre partite in una settimana raccogliamo poco e nella terza gara, in particolare, manchiamo sul piano nervoso. Anche su questo bisogna ragionare. Dobbiamo ritrovare cattiveria e attenzioni, in difesa come in attacco. Si può perdere, ma prestazioni come quella di oggi non saranno più tollerate. Mi aspetto da parte di tutti che si riaccendano gli occhi giusti, chi non dimostrerà di averli guarderà gli altri giocare. Dispiace per i tifosi, che dimostrano di seguirci sempre e con affetto. Li ringrazio molto e stiano tranquilli che non rivedranno più un Pordenone così”.

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