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Walem: “Udinese, nel mirino dev’esserci l’Europa”

"Udinese in Europa? Sì, penso che questa sia la stagione giusta per provarci": a dirlo a Telefriuli Johan Walem, 'il geometra'
Monica Tosolini

“Udinese in Europa? Sì, penso che questa sia la stagione giusta per provarci”: a dirlo a Telefriuli Johan Walem, ‘il geometra’, rimasto affettivamente legato ai colori bianconeri che segue sempre con attenzione. La squadra friulana ha perso terreno nell’ultimo mese, ma non tutto è perduto. “E’ una stagione complicata per le grandi società, con i Mondiali che ci sono di mezzo. Quindi le società un po’ sotto devono sfruttare il fatto di potersela giocare con loro, perchè forse loro non vanno a mille, devono stare un po’ più attente con gli infortuni. E poi la squadra dell’Udinese di quest’anno è molto molto forte perchè è equilibrata, è pericolosa, ha di tutto. La società ha scelto il momento giusto per rifare una nuova Udinese”.

Con un allenatore che sta dimostrando ottime capacità. Cosa pensi di Sottil? Potrà aprire un ciclo che riporterà l’Udinese in Europa? “Se la società lo ha scelto, pensa che abbia le qualità per questo obiettivo. Lui conosce bene la società, abbiamo anche giocato assieme: penso che ci voglia qualcuno che abbia personalità. Ma rimango dell’idea che la forza dell’Udinese sia la proprietà. Anche se questo alla gente forse non piace perchè vogliono di più, bisogna ammettere che la società fa tanto. Se hanno scelto Andrea, era il profilo che stavano cercando”.

Walace, il regista. Cosa pensi di lui? E’ insostituibile? “Sì, anche per lui è il momento giusto, l’annata giusta e poi chissà, farà il salto di qualità. Deve sfruttare il momento per sè e per l’Udinese. Questo è sempre stato l’obiettivo dell’Udinese: far crescere i giocatori, metterli in mostra per poterli poi rivendere ad alti livelli”.

In quel ruolo, il tuo connazionale Kums, invece, a Udine non è riuscito a convincere. Come mai? “Per il suo carattere. Lo conosco molto bene. Forse lui non si è ambientato, perchè ha un carattere molto chiuso. E poi il campionato italiano è difficile, molto difficile: forse non era per lui”.

Tornando ad oggi, qual’è il giocatore di questa Udinese che preferisci? “Direi tutti. Perchè rimango colpito dalla qualità che c’è in squadra. Dal portiere alla linea difensiva: c’è equilibrio, c’è agonismo, c’è forza fisica. Sui lati c’è corsa. In mezzo al campo si gioca molto bene a calcio. Davanti ci sono le armi per fare gol. Mi colpisce anche vedere Pereyra giocare a destra perchè vederlo giocare a questi livelli, alla sua età.. tanto di cappello”

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