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Scuffet: “Allo Spezia ho trovato la continuità che cercavo, vorrei rimanere qui”

Grande festa a La Spezia per la storica promozione in serie A.
Monica Tosolini

Grande festa a La Spezia per la storica promozione in serie A. E grande festa anche in casa Scuffet: il portiere friulano è stato uno dei protagonisti di una incredibile stagione. Simone da Remanzacco ha raccontato sensazioni e speranze a Francesca Spangaro nell’intervista concessa a Telefriuli.

Questa promozione ha un valore di squadra per la città, per la società, perchè erano diversi anni che ci si provava ed è la prima volta nella storia. E’ una grande soddisfazione anche per me, perchè ad inizio stagione mi ero posto l’obiettivo di fare un campionato da protagonista, nel senso di trovare una continuità che poi ho trovato, anche a livello di prestazione. Posso dire che per me è stata una bellissima annata“.

La prima cosa che hai pensato al fischio finale contro il Frosinone? “E’ stato un momento di grande liberazione, perchè l’abbiamo sofferta e sudata fino all’ultimo, facendo più fatica di altre partite perchè la posta in palio era altissima, visto il valore di quella partita. Ovvio quindi che al fischio finale ci sia stata una sensazione di grande liberazione. Ma anche una gioia incredibile, perchè è stata una annata davvero particolare dopo una partenza difficile, in salita, in cui tutti ci davano per spacciati. Invece riuscire a fare una annata del genere è straordinario, perchè solo noi che ci eravamo dentro e abbiamo lavorato tanto, sappiamo quello che abbiamo passato e come ne siamo usciti“.

Hai una dedica da fare per questo risultato? E c’è un messaggio ricevuto che ti ha fatto particolarmente piacere? “La dedica è per la famiglia, la fidanzata, gli amici quelli veri che ci sono sempre stati sia nei momenti belli che in quelli difficili. Di messaggi ne ho ricevuti tanti, e fanno tutti piacere perchè vuol dire che ho fatto qualcosa di bello, di memorabile. Tanti messaggi di stima che fanno tutti piacere“.

Adesso cosa c’è davanti? “Qualche giorno per staccare, per godercela bene. Però poi bisogna subito ripartire. Ci serve uno stacco mentale dopo un finale in cui si giocava molto spesso partite decisive, quindi soprattutto a livello di testa è stato per noi tutti un grandissimo sforzo. Adesso tornerò qualche giorno a casa, in Friuli, dalla famiglia e poi si vedrà. Ci sarà da capire il futuro: quest’anno ero in prestito, bisognerà capire cosa succederà l’anno prossimo. Però l’intenzione mia è quella di rimanere qua. La società, anche, è d’accordo. Quindi diciamo che si va in questa direzione“.

Ti hanno scritto anche dall’Udinese? “Sì, i ragazzi con cui sono cresciuto nel settore giovanile: Pontisso, Perisan, Meret sono stati subito pronti a scrivermi. Anche i preparatori dei portieri, altri dello staff con cui ho condiviso tanti anni insieme. Mi hanno fatto tutti molto piacere“.

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