Fabio Rossitto è intervenuto in videocollegamento a ‘Bianconero’ su Telefriuli e ha commentato la situazione del calcio, fermo da un mese.
Giusto pensare di ripartire? “Bisognerebbe pensare più al prossimo campionato che a questo. Davanti a una situazione simile mi sembra assurdo pensare al calcio: capisco il problema dei diritti tv, ma credo sia difficile ripartire, ci vogliono determinati tempi e condizioni per farlo e non mi sembra sia facile trovarli. Credo che la A pensi solo ai diritti tv, che pesano tantissimo, ma non pensa al resto. Per una volta, vorrei che si pensasse agli altri, a idee nuove. In un Gp di Formula 1 dopo tre quarti di giri, se la gara viene sospesa per qualche motivo, tipo un acquazzone, vince chi è arrivato prima. Perchè non si può pensare a fare una cosa simile? Io vedo difficile, in caso, anche far partire un altro campionato se si insiste a voler portare a termine questo”.
Se ci si ferma, chi vince? Cosa si fa? “Lo scudetto si può assegnare, ma non farei retrocessioni. Credo che tutti sarebbero d’accordo per una A a 22 squadre”.
Il calcio minore? Che ne sarà delle società di quelle categorie? “Non possono che accettare tutto. Dispiace. Ma purtroppo in una situazione simile non si può fare nulla. Noi stessi veniamo da una stagione importante. C’è grande rammarico, ma, come diceva il presidente del San Luigi, è finito tutto”.
