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Pierini: L’Udinese ha bisogno di certezze per colmare il vuoto lasciato da De Paul

Rodrigo De Paul ha scelto la Spagna. Il diez bianconero è tornato nella penisola iberica, stavolta all'Atletico Madrid e si giocherà la Champions.
Monica Tosolini

Rodrigo De Paul ha scelto la Spagna. Il diez bianconero è tornato nella penisola iberica, stavolta all’Atletico Madrid e si giocherà la Champions. Beffati i club italiani e soprattutto gli inglesi che da tempo lo corteggiavano. Avrà fatto la scelta giusta? Lo abbiamo chiesto a Alessandro Pierini, l’ex difensore dell’Udinese che ha giocato nel Racing Santander e ha chiuso la carriera da calciatore nel Cordoba. “De Paul è andato all’Atletico, la squadra che è al top da una ventina d’anni. Simeone ha fatto cose straordinarie, la società è ambiziosa, punta in alto. De Paul è maturato parecchio per poter giocare lì, ormai è un giocatore completo, in grado di fare tutto. E poi, se Simeone lo ha voluto è perchè lo conosce e pensa che abbia le caratteristiche che vuole lui. Quando De Paul era andato al Valencia, era la sua prima volta lontano da casa, si trovava alle prese con un cambio totale di Paese, di continente. Adesso è maturo. Credo che De Paul sia un giocatore più adatto alla Liga, anche se potrebbe giocare in qualsiasi campionato. Il torneo spagnolo è comunque quello più adatto alle sue caratteristiche”.

Secondo te, che ruolo ha in mente per lui Simeone? “Credo che lo farà giocare a centrocampo, in una posizione un po’ più arretrata, come in Nazionale, per dare geometrie al gioco: lo immagino come uno dei mediani di centrocampo”.

A Udine il suo erede potrebbe essere Pereyra. Ti convince? “Pereyra è un ottimo giocatore, ma non un trascinatore come De Paul. Il diez è leader anche fuori dal campo, Pereyra non credo abbia questa capacità. Penso che l’Udinese senza De Paul perderà parecchio, anche perchè non vedo in Pereyra il suo sostituto”.

Potrebbe esserlo Pobega, giocatore nel mirino dell’Udinese? “E’ un buon giocatore, ha qualità, ma è diverso da De Paul:la qualità dell’argentino è altra cosa. Il vuoto che lascia non sarà facile da colmare”.

Gotti potrebbe ricorrere ad un cambio di modulo? “Non lo so, dipende dal mercato che farà la società”.

Sarebbe sbagliato puntare su un Deulofeu ritrovato? “Lo spagnolo è un giocatore potenzialmente forte, ma alla resa dei conti non ha convinto sempre. E l’Udinese ha bisogno di certezze. Invece si ritrova con Pussetto che è forte, ma rientra da un grave infortunio. Alla fine perde una certezza e si ritrova con giocatori che devono confermarsi.Quello che intendo dire è che De Paul va sostituito degnamente, con una ossatura di squadra che dia garanzie, con giocatori sani e rodati. Non bisogna puntare su incognite”.

Il tutto cadrà sulle spalle di Gotti. Ritieni sia stato giusto confermarlo? “Io l’ho sempre apprezzato e non ho mai capito le critiche nei suoi confronti. L’Udinese ha fatto il campionato che doveva fare. Non era una squadra superiore al Sassuolo”.

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