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Larini: Udinese, mercato da 6,5/7

Fabrizio Larini è l'ultimo dirigente bianconero ad aver vissuta un periodo felice all'Udinese.
Monica Tosolini

Fabrizio Larini è l’ultimo dirigente bianconero ad aver vissuta un periodo felice all’Udinese. Tre stagioni durante il regno di Guidolin, le ultime soddisfazioni per squadra e tifosi. Oggi l’Udinese, che ha iniziato che 3 sconfitte di fila come accaduto nel 2010/11, sembra essersi attrezzata per un campionato più tranquillo degli ultimi. Le mosse sul mercato sono apprezzabili, ma si ripartirà da zero punti e la necessità di muovere la classifica. A telefriuli, Larini ha commentato:

“Ho seguito il mercato e ho anche visto tutte le partite che ha fatto. Le tre sconfitte iniziali vanno esaminate. A Verona se avesse chiuso il primo tempo in vantaggio di due gol non ci sarebbe stato nulla da dire, era decisamente superiore. Poi ha avuto la sfortuna di prendere un gol su deviazione e poi non è riuscita a reagire. Ha perso perchè non ha capitalizzato le numerose occasioni create. In casa contro lo Spezia non ha fatto una bella partita, ma c’era l’alibi di un centrocampo praticamente inventato: De Paul non è un regista ma un fantasista, Palumbo è un ragazzo giovane, ha pagato l’inesperienza, non era pronto per una partita del genere. Con la Roma ha fatto bene, ma se non riesci a capitalizzare le occasioni, ci può scappare la sconfitta. Il problema dell’Udinese, in questo momento, è migliorare la fase realizzativa”.

Con i nuovi innesti può migliorare? “Con i nuovi innesti sicuramente migliorerà. Pereyra lo conosciamo, ti dà quantità e qualità; De Paul, se non messo troppo indietro, qualche gol te lo può fare; Deulofeu è un giocatore che ti può fare la differenza, quando avrà recuperato la condizione. Anche Pussetto: a me è sempre piaciuto. Come struttura e caratteristiche non è adatto alla Premier, ma a me piace, anche come attaccante. Non mi piace in fascia, perchè non sa fare la fase difensiva”.

Che voto dà al mercato dell’Udinese? “Ha fatto delle buone operazioni. Innanzitutto ha tenuto un giocatore importante come De Paul, paragonabile ad un grande acquisto. Il turco non mi dispiace, dà equilibrio. Darei un 6,5/7 al mercato”.

Può arrivare tra le prime dieci, come si auspica Pussetto? “Non so. Se si parte male è difficile capire cosa può succedere. L’importante è recuperare. Però ricordo il primo anno lì: nelle prime 5 partite abbiamo fatto 1 punto ma poi siamo arrivati ai Preliminari di Champions League. Mi auguro che anche quest’anno possa fare bene, ma serve migliorare la qualità in fase realizzativa”.

Andando dietro, in porta. L’infortunio di Musso porta al ballottaggio Nicolas e Scuffet. Lei a chi affiderebbe la porta dei bianconeri? “Un intervento al menisco interno oggi si risolve in 20 giorni, valutando che c’è anche la sosta… Non so se fa giocare Nicolas o Scuffet, ma non credo ricorreranno ad altri. Scuffet non so come mai è ancora lì. E’ sicuramente in grado di dare garanzie, non avrebbe problemi a difendere la porta dell’Udinese. Nicolas lo conosco poco”.

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