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Giacomini: “Stagione da 6/7: con 8 titolari fuori, Gotti non poteva fare di più”

Mister Massimo Giacomini, a 'Bianconero XXL' su Telefriuli, ha commentato la sconfitta dell'Udinese a Milano contro l'Inter
Monica Tosolini

Mister Massimo Giacomini, a ‘Bianconero XXL‘ su Telefriuli, ha commentato la sconfitta dell’Udinese a Milano contro l’Inter: i bianconeri si sono resi protagonisti di un’altra prova deludente.  “Viste le prestazioni precedenti, era evidente che nel giorno della festa dell’Inter, i nerazzurri avrebbero voluto giocare una bella partita e fare gol. L’Udinese era il partner ideale, con lo sviluppo di partite a ritmo lento proposto da un paio di mesi. Per fortuna eravamo già salvi, ma siamo retrocessi pian pianino in classifica. Dobbiamo essere contenti che il campionato è finito”.

Un voto a questa stagione? “Dal 6 al 7. Perchè se gioca senza 8 titolari, è difficile che l’Udinese giochi alla pari con determinate squadre. Pereyra deve giocare in avanti, Nuytinck stava male e perdevamo. La difesa senza di lui, tipo quella con l’Inter, è chiaro che prende 4/5 gol. Secondo me, se avessimo avuto con più costanza la stessa squadra, sarebbe andata diversamente. E poi dovranno valutare il discorso di tutti quegli infortuni, che può darsi che siano casuali o no, ma il punto è che il problema poi ce l’ha Gotti. Era stato fatto un buon gruppo che poteva fare un risultato migliore, ma se hai 8 titolari fuori, cosa fai? Abbiamo visto Deulofeu, ad esempio, quando era in forma cosa poteva fare. E vogliamo parlare di Pussetto? E va ricordato che l’Udinese ha iniziato il campionato senza giocatori e ha perso le prime tre di fila. Ha dovuto schierare Palumbo titolare. Non si può sempre dare la colpa all’allenatore”.

C’è possibilità che Gotti rimanga? “Gotti è il triangolo con la macchina che sbanda. E ripeto: non possiamo giudicare se andiamo a vedere le ultime formazioni. E con un De Paul che, giustamente, può accusare un calo”.

Manca un’anima alla squadra? “Quante nazionalità ci sono in questa squadra?”

Pozzo, un mito. Ora compie 80 anni: “Il problema è che lui è il riferimento, ma non fa la squadra. Ha fatto tanto, lo stadio.. è un mito. 100mila abitanti scarsi a cui lui ha dato 27 anni consecutivi di A”.

Musso in partenza? “Nella seconda parte di stagione ha portato rogne, non punti. E’ meglio se va via”.

Da chi non ripartire? “Io non ho mai mangiato con nessun giocatore dell’Udinese, quindi non mi permetto di dare un giudizio come uomo e come persona”.

Si augura di rivedere Becao a Udine il prossimo anno? “Certo! Perchè è pupillo di qualche grosso dirigente e quindi rimarrà”.

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