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Giacomini: Se De Paul rimane, l’Udinese deve puntare al decimo posto

Mister Massimo Giacomini ha commentato le mosse di mercato bianconere e la situazione in casa Udinese in una chiacchierata in centro con Massimo Radina.
Monica Tosolini

Mister Massimo Giacomini ha commentato le mosse di mercato bianconere e la situazione in casa Udinese in una chiacchierata in centro con Massimo Radina. Nell’intervista concessa a Telefriuli, questi i suoi ragionamenti:”Il fatto che ci sia il mercato in ritardo e finisce dopo l’inizio del campionato, lascia tutti perplessi. In tutte le squadre ci sono gruppetti di giocatori che sono spariti dalle amichevoli e dalle cose che possono dare un’idea per il prossimo anno. Le cose sono un po’ ingarbugliate. L’Udinese è stata fortunata ad ottenere di ripartire con la gara di Verona, posticipando la gara con lo Spezia. Va bene per l’allenatore e la società. I calciatori devono pensare al campo e non al mercato”.

De Paul non sembra avere tanto mercato: “E’ strano, ha fatto un ottimo campionato, ha giocato in un ruolo più confacente alle sue qualità. Si è dimostrato uomo-squadra, molto impegnato. Un giocatore che potrebbe giocare in una grande squadra perchè lui è un grande comprimario, uno di alto livello, vedi quanto fatto in Nazionale con giocatori di livello. Quest’anno migliorerà ancora, perchè è nell’età giusta per trovare il bandolo della matassa. E’ legittima la sua aspirazione ad andare a giocare in Champions. Se rimanesse qui, l’Udinese potrebbe dire di aspirare a diventare una delle prime dieci della classifica, perchè avrebbe un De Paul migliorato, che ha trovato la giusta collocazione in campo e arriva sempre vicino ai dieci gol, tanti per un centrocampista”.

Lasagna-Okaka ancora la coppia offensiva. Come la vede? “Se mettessero anche Pussetto, sarebbero veramente a posto. Il valore di Pussetto si conosce solo per quanto fatto a Udine: a Watford lo hanno visto poco, è stato sbagliato mandarlo là. Poi lui può cambiare ruolo. Lasagna, Nestorovski e lui sono diversi, ma estremamente interessanti per l’economia della squadra. Poi non dimentichiamo che abbiamo un Gotti che ha dimostrato le sue capacità in panchina. Mi spiace che Sema sia andato via, è uno che sa giocare anche sull’interno”.

Le mezzali? “C’è qualche ragazzo interessante che va seguito. Vedi Coulibaly ma anche Palumbo, uno che ha passo, voglia, un bel sinistro. Poi c’è Barak. Mandragora dovrebbe rimanere. Walace è migliorato molto negli ultimi tempi, ha fatto un finale molto promettente. Nella difesa troviamo un po’ i soliti, ma che sono buoni giocatori”.

Lei come giudica il mercato? “Bisogna guardare in generale la A. Ci sono società in vendita, l’Udinese non lo è. Quest’anno, nonostante il virus, abbiamo fatto un ottimo finale. La squadra ha sempre saputo venire fuori dai mometi critici. Anche con Tudor eravamo dodicesimi. E’ chiaro che si vorrebbe sempre vedere qualcosa di più, ma negli ultimi anni il calcio non riesce a dare lo spettacolo che ci si aspetta, ci sono troppi soldi dietro. Ci vorrebbe più spettacolo e meno soldi. Girano cifre spaventose anche per giocatori di 40 anni. L’Udinese non ha debiti, cosa importante che piace anche in Federazione”.

Il calendario: bisogna vincere subito. “Le prime due impegneranno molto la squadra. Lo Spezia ha entusiasmo. Il Verona si riproporrà con la formazione simile a quella dell’anno scorso. Noi contro di loro abbiamo sempre fatto ottime partite. Vedremo se il Verona di Juric quest’anno saprà ripetersi. Noi comunque dovremo fare bene con Spezia e Verona per puntare al figurone con la Roma”.

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