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Giacomini: la lettera di Pozzo ha mosso un po’ le acque

Mister Massimo Giacomini, intervenuto a Telefriuli, ha commentato l'intervento in Radio di questa mattina di Paron Pozzo
Monica Tosolini

Mister Massimo Giacomini, intervenuto a Telefriuli, ha commentato l’intervento in Radio di questa mattina di Paron Pozzo: “In linea di massima sono d’accordo con lui, perchè ci vorrebbero altri 15 giorni di allenamento per le condizioni ottimali dei giocatori. Andando ad allenarsi ancora di più, sperando che il virus diminuisca di virulenza, il discorso sarebbe più accettabile e non si rischierebbe di interrompere il campionato appena ripreso. La Germania ha ripreso, tutto ha funzionato: non parliamo di una nazione di seconda linea. Prendendosi più tempo, ci si potrebbe fare le idee più chiare su come organizzarsi, senza lo spauracchio del ritiro ad oltranza che non sarebbe praticabile.

La responsabilità dei medici? Rido per non piangere. Si sparla di situazioni che non si conoscono. Si gioca all’aria aperta, su settemila metri quadrati, ci sono in campo 23 persone, non c’è mai un contatto prolungato tra i giocatori. E soprattutto il fatto di essere all’aperto dovrebbe dare qualche vantaggio. L’allarme lanciato da Pozzo ha rimesso la palla in gioco”.

Senza Campoccia in Lega, Udinese penalizzata? “Ha mosso un po’ le acque. Siamo andati troppo lentamenti finora. Il discorso ha dato uno scossone e tutti devono ragionare. L’Udinese è una delle poche squadre che non ha debiti, quindi chi ragiona non attacca una squadra che non disturba nessuna, non va a creare problemi di equilibrio”.

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