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Giacomini: il campionato va portato a termine

Il calcio non capisce ancora se potrà ripartire.
Monica Tosolini

Il calcio non capisce ancora se potrà ripartire. Quali gli scenari al momento? Mister Massimo Giacomini, a ‘Bianconero XXL‘ su Telefriuli, ipotizza: “E’ uno scenario un po’ difficile da valutare perchè questo virus è un illustre sconosciuto e purtroppo nessuno osa fare previsioni. Chi lo fa viene immediatamente smentito, anche se le fa in buona fede. Sul discorso di iniziare gli allenamenti collettivi il 18 maggio, ritengo che un professionista possa gestirsi da solo fino al 18 in merito all’attività da svolgere seguendo un promemoria. E’ chiaro che per una migliore condizione fisica, per mantenere il tono muscolare è migliore l’allenamento in gruppo. In questo periodo potrebbero giocare con il pallone, contro il muro per migliorare la sensibilità e fare un minimo di lavoro tecnico per prepararsi all’inizio della fine del campionato. Se ci sarà”.

E’ giusto cercare di finire questo campionato? “Tentare di finirlo sarebbe meglio. Chi deve decidere è giustamente molto prudente. Non va bene a tutti. Qualcuno all’estero ha già fatto sospendere i campionati, qualcun altro si sta muovendo per riprendere. C’è solo una certezza: il 3 agosto bisogna consegnare la lista delle squadre che andranno in Champions e in Europa League. Questo è un punto fisso. L’altro è quello del 18 maggio, giorno in cui ripartiranno gli allenamenti collettivi”.

Perchè bisogna finire questo campionato? “Perchè altrimenti il campionato di A rimarrebbe con queste squadre, ma il Benevento che sta stravincendo la B merita la promozione. Ci sarebbe un inghippo non indifferente. Tutti cercano di finire i campionati”.

Il discorso vale solo per la A e la B? “Sì. Chiudere? E’ sempre difficile, ma è chiaro che la C non ce la può fare, anche se si potrebbero prendere in considerazione i play off. Il rischio che si corre è di non concludere nulla, ma val la pena tentare di concludere questa stagione per rimettere le cose a posto, visto che questo virus ha anche inciso sull’aspetto economico e non solo su quello medico. Alla ripresa non sappiamo bene come saranno le cose: è meglio che ognuno cerchi di fare ciò che può”.

Il calcio dovrà affrontare la crisi: “Alcune situazioni saranno di grande difficoltà. In A ci sono solo 5 società che non hanno debiti. Una di queste è l’Udinese, che non ha debiti. Altri devono sistemare le cose. Perciò vediamo di arrivare fino in fondo”.

Secondo Marino non ha senso concludere questo campionato. Ha anche paura? “Non credo. Non credo che l’Udinese non possa fare fino in fondo quello che ha già fatto gli altri anni. Se si può ricominciare e finire è la cosa migliore in una anomalia mai vista. Ci sarebbero altrimenti ripercussioni importanti sotto molti punti di vista”.

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