Il calcio è nuovamente costretto a rimandare la ripresa dei campionati. La scelta del Governo è oggetto di numerose critiche, non solo per quanto riguarda il rinvio a prendere decisioni nello sport.
Rimanendo nell’ambito del calcio, tra coloro che sono contrari all’atteggiamento di Conte e Spadafora c’è anche Adriano Fedele, ex terzino di Inter, Bologna e Udinese. Fedele, che è anche stato allenatore della squadra friulana, oggi dice: “Mi sembra che Conte sia in piena confusione e purtroppo siamo sempre alle prese con la paura di prendere decisioni”.
Il Covid-19 fa paura: “Sì, ma la situazione sta evolvendo positivamente. Qui in Friuli siamo a buon punto. Mi sembra si possa arrivare a prendere delle decisioni, in un senso o nell’altro”.
Il tempo stringe, si rischia di dover veramente chiudere la stagione qui: “Basta che si decida. In altri Paesi lo hanno fatto. In Belgio, in Olanda, hanno detto stop. Se si vuole andare in quella direzione, tanto vale farlo adesso”.
L’Udinese da tempo dice che è meglio guardare alla prossima stagione: “Piuttosto che continuare con questa incertezza, lo penso anche io. Hanno ragione. Chiudiamo tutto e ripartiamo a settembre”.
Si chiude, ma come? Ci sono dei verdetti da dare: “Lascerei tutto com’è. Però è ovvio che non si può negare la promozione ad una squadra come il Benevento, che di fatto si è conquistata da tempo la promozione in A. Perciò farei salire le prime due della B e il prossimo campionato di A sarà a 22 squadre”.
Il problema principale è il virus: finchè non si troverà un vaccino, bisognerà adottare tutte le misure di sicurezza. Comprese le porte chiuse. “Il calcio a porte chiuse non ha ragione d’esistere, non è concepibile. Il calcio è fatto per i tifosi. Non può essere snaturato. Anche se, bisogna ammettere che ormai da tempo il calcio, come dovrebbe essere inteso, non è più calcio: ci sono troppi interessi dietro”.
