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Delneri: “Pereyra è il giocatore più completo dell’Udinese: lo avrei voluto nella mia squadra”

Passato, presente e futuro dell'Udinese secondo mister Delneri, ospite a Telefriuli durante la trasmissione 'BianconeroXXL'. 
Monica Tosolini

Di passato, presente e futuro dell’Udinese ma anche di altri temi del calcio ha parlato mister Gigi Delneri a Telefriuli durante la trasmissione ‘BianconeroXXL‘. Partendo dall’attualità, i Mondiali. “I Mondiali mi piacciono perchè, ad esempio, il Marocco ha dimostrato che con il feeling di gruppo si possono ottenere risultati”.

Delneri e Giacomini: che salto indietro nel tempo, a una Udinese indimenticabile: “Io posso dire una cosa dell’epoca: siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato un ambiente che per noi è stato di grande importanza. Parliamo sempre dei ragazzi che erano con noi, con cui c’era uno spirito di squadra importante”.

Cosa serve invece a questa Udinese per migliorare? “L’ho vista due o tre volte dal vivo. Ho visto un’ottima squadra, una squadra con piglio, coraggio, giocatori in grande forma. All’inizio non aveva grandi aspettative, quindi era più sciolta. E’ solida, forte fisicamente e soprattutto ha una panchina in grado di ribaltarti la partita. Sono motivati, è una grande qualità che mi auguro rimanga. Ha ritmo, dinamismo e idee. 24 punti una volta al termine del girone di andata erano tanta roba”.

Un singolo che le piace? “Samardzic mi ha impressionato molto, ha grandi qualità tecniche, ha un grande futuro. E’ intelligente, piede vellutato”.

Il mercato all’Udinese come lo vive un allenatore? “E’ un mercato di opportunità nei ruoli in cui manca. L’allenatore deve dare delle indicazioni sui nomi, un profilo. Per il nome, poi, dipende da tante situazioni. Parlare con la società per avere un elemento idoneo. L’Udinese ha sempre dimostrato di poter attingere a giocatori interessanti. Ha preso giocatori importanti come Deulofeu e Pereyra. Adesso vedo un’ottima squadra, allenata da un tecnico giovane che sa il fatto suo e che potrà guidarla nel tempo”.

L’attacco: lei ha avuto un De Paul in embrione. Ha avuto una crescita notevole: “Doveva abituarsi a lavorare. Un giocatore che all’epoca non poteva fare il trequartista dietro alla prima punta, perchè girarsi non è ottimale per lui. Invece va meglio all’interno. Adesso ha imparato ad essere determinante in un certo tipo di ruolo, in un certo settore del campo. Un difetto? E’ sempre stato innamorato del pallone. Adesso è più lineare nel giocare, per questo è migliorato, sa gestirsi meglio”.

Che giocatore invidia a Sottil, rispetto a quelli avuti da lei? “Direi Pereyra, come esempio di giocatore. Lui può essere determinante in campo, ha le migliori qualità per essere uomo squadra. Deulofeu ha grande qualità, ma Pereyra mi sembra più completo. Pereyra sta sgarfando bene”.

Che effetto fa vedere il Chievo in Eccellenza? “Abbiamo perso qualcosa di nostro, perchè era diventata la squadra dell’Italia, la seconda squadra di tutti. Abbiamo costruito una cosa impensabile che non si ripeterà più. Era uno spot pubblicitario molto importante per il calcio. Non vederlo più in campo è un dolore calcistico”.

Cosa non ha funzionato nella sua storia con l’Udinese? “Era stato un arrivo importante, il mio. Ci siamo salvati bene, aiutati da giocatori importanti come Zapata e Thereau. L’anno dopo c’erano delle difficoltà oggettive per dare dei ricambi, anche se forse con un po’ di pazienza si poteva lavorare. L’esonero è stato il normale addio in un rapporto che probabilmente non c’era più. La società ha tempi veloci. L’esonero fa parte del gioco”.

Cosa pensa di Cassano e dei suoi pronostici? “Sono tutti sbagliati. Io e lui abbiamo avuto uno scontro importante a Genova, ma poi ha capito e ci siamo riconciliati. Poi lui fa molta scena. Io me lo ricordo come ragazzo di campo, forse ha ottenuto meno di quello che poteva. Sono convinto che aveva le qualità tecniche per assomigliare ad un grande giocatore che ha avuto meno di quello che poteva”.

I Mondiali: qualche giudizio? “Ho visto giocare il Portogallo senza Ronaldo e mi è sembrata una squadra di grande concretezza. Messi o Ronaldo? Messi è più essenziale”.

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