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De Biasi: contro il Torino l’Udinese deve stare all’erta

Intervenuto telefonicamente a 'Bianconero XXL' su Telefriuli, l'ex tecnico dell'Udinese Gianni De Biasi ha commentato la ripresa del campionato
Monica Tosolini

Intervenuto telefonicamente a ‘Bianconero XXL‘ su Telefriuli, l’ex tecnico dell’Udinese Gianni De Biasi ha commentato la ripresa del campionato: “Grosso modo c’è il livello che avevamo lasciato prima del lockdown con un’Atalanta che è tornata subito l’Atalanta di inizio stagione. Il Torino l’ho visto meglio di quanto mi aspettassi: prima del lockdown era in una situazione estremamente delicato, forse adesso si è un po’ ritrovato. E’ chiaro che il Parma non è un avversario semplice da affrontare e ha sbagliato un calcio di rigore che poteva consentirgli di andare in vantaggio e gestire un po’ meglio la partita. Ho visto il Toro anche discretamente bene dal punto di vista fisico, quindi per l’Udinese è una partita da tenere in grande considerazione”.

Che distanza di valore c’è tra i granata e i bianconeri? “La partenza del Torino di quest’anno è inspiegabile, non la so motivare se non con qualche problema di spogliatoio, perchè i valori tecnici sono quelli della passata stagione, dei buoni valori. L’Udinese deve stare all’erta, perchè anche loro sono una squadra che potrebbe fare qualcosa di più, comunque credo che il mio amico Gotti sappia tirare fuori il meglio da questa squadra”.

Secondo lei, Gotti cosa ha portato all’Udinese? “Serenità, che non è poco in questo momento, facendo anche dei risultati interessanti prima del lockdown. Lui è una persona molto intelligente, equilibrata, che è entrata in punta di piedi senza sconquassare nulla e ha conquistato la fiducia dei ragazzi e di qualche collaboratore della società”.

La salvezza dell’Udinese è a rischio? “C’è l’incertezza del lockdown, non so come hanno lavorato e che situazioni hanno vissuto. Prima del lockdown l’Udinese non avrebbe rischiato. Adesso mancano 12 partite, fondamentalmente ha nel suo DNA ha la possibilità di salvarsi, visti anche i competitors”.

Chi vede in difficoltà? “Le genovesi, di più la Samp che non pensava di trovarsi invischiata in questa lotta. Credo che sarà una lotta interessante fino all’ultima domenica”.

Le coppie d’attacco di Udinese e Torino entrambe deludente? “Le coppie gol sono croce e delizia di tutti i club, ma se una squadra non mette in condizione i propri attaccanti di andare in gol sia difficile per tutti. Non deve però mai mancare una grande voglia di darsi una mano sempre”.

Che calcio vede adesso? “Molto triste la mancanza del pubblico, componente fondamentale. Sono partite asettiche che non lasciano molto rispetto a quanto darebbero con la cornice di pubblico diversa”.

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