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Baccini: l’Udinese si salverà, spero che il Genoa a Udine riesca a muovere la classifica

C'è un grande cuore rossoblu che batte nel mondo della canzone: è quello del cantautore Francesco Baccini, da sempre tifoso genoano.
Monica Tosolini

C’è un grande cuore rossoblu che batte nel mondo della canzone: è quello del cantautore Francesco Baccini, da sempre tifoso genoano. E, in veste proprio di tifoso, racconta in esclusiva a udineseblog.it come sta vivendo questa stagione del Grifone, in particolare dopo la ripresa del campionato.

“Sono sincero: il Genoa di adesso fatico a riconoscerlo rispetto a quello di gennaio e febbraio. Vedendoli in questo momento, mi viene da dire che nella salvezza credo ‘zero’. Dopo la ripresa, non ho visto nemmeno il Lecce giocare così male. Eppure sulla carta abbiamo giocatori di qualità, come Perin, Destro, Sanabria, Pandev: è un organico di tutto rispetto. Nicola aveva dato gioco e identità alla squadra, ma in questo momento mi sembra manchi la condizione e succede che in campo siano inguardabili. Sembrano fuori forma, arrivano sempre in ritardo”.

Siamo di fronte ad un mini torneo davvero anomalo, in cui tutto è diventato una incognita: “E’ vero che giocare fuori casa o dentro non fa più differenza. E devo dire che la cosa non mi dispiace molto perchè penso che, anche se è vero che senza il pubblico lo spettacolo perde molto, è altrettanto chiaro che gli arbitri sono meno stressati e in campo si vede il reale valore delle squadre, non ci sono condizionamenti esterni. Detto questo, è chiaro che però quello a cui stiamo assistendo diventa un campionato falsato dalla stagione, dagli orari delle partite, dal caldo, dal fatto che si gioca ogni tre giorni. E che alla fine avranno la meglio le squadre che hanno la panchina più lunga e giocatori più giovani: non si può pretendere, ad esempio, che un Pandev giochi continuamente tutte le partite”.

Nella corsa alla salvezza, chi vedi messo peggio? “Credo che le ultime due siano già fuori, anche a livello psicologico. Credo se la giocheranno Lecce, Genoa e Sampdoria. Ma penso che nemmeno il Torino possa stare ancora tranquillo. Però mancano 9 partite, può succedere ancora di tutto. Il Lecce sulla carta è quello messo peggio: se perde terreno, si stacca ed è spacciato; il Genoa adesso gioca male ma ha calciatori di spessore e credo in Nicola; il Lecce non ha più giocatori da mandare in campo, ne ha molti infortunati. L’Udinese sulla carta dovrebbe salvarsi, specie dopo i tre punti e la partita di Roma, ma è una squadra strana: a volte gioca bene, altre in maniera imbarazzante. Vedi ad esempio Fofana: in campo delle volte è geniale, altre inguardabile”.

A Roma, però, ha ottenuto una vittoria meritata: “Certamente. Meglio così, almeno domenica non avranno il dente avvelenato, se la giocheranno meno all’ultima spiaggia. E, anche se hanno due giorni di riposo in meno del Genoa, non credo si siano stancati a Roma: la squadra di Fonseca andava a due all’ora, i ritmi erano bassissimi”

Il Genoa ha un Nicola in panchina che l’ha portata sopra la zona rossa in due mesi: “Nicola qui è una bandiera, è amatissimo perchè anche da calciatore era uno che non si risparmiava mai e ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia. Doveva essere preso prima di Thiago Motta. Appena arrivato, ha rivitalizzato la squadra, ha rigenerato i calciatori, ha dato fiducia e gioco. Adesso penso stia pagando la condizione di alcuni elementi, soprattutto a centrocampo. Criscito è in dubbio, Sturaro gioca ma non è in formissima. Schone è l’unico vero regista in un centrocampo molto fisico. Comunque lo spogliatoio è tutto con Nicola, credo che per lui daranno il massimo a Udine”.

Domenica ci sarà al ‘Friuli’ uno scontro diretto per la salvezza. Cosa prevedi? “Io mi auguro solo che il Genoa riesca a muovere la classifica per tenere sotto il Lecce e allontanarsi da quella zona. E poi, il Genoa gioca meglio fuori casa. Il problema, è che in questo finale aveva ben 8 partite in programma a Marassi. Comunque a Udine mi aspetto già un altro Genoa: non possono più permettersi di non giocare bene”.

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