Giancarlo Antognoni, uno dei protagonisti della vittoria azzurra al Mondiale di Spagna 1982, da grande appassionato di calcio, guarda sempre con occhio critico le vicende del pallone nostrano. Le sue impressioni su questo inizio stagione hanno quindi sempre un appeal particolare: “E’ presto per dare giudizi, tanto più a mercato ancora aperto, visto quanto condiziona tutti. Però bisogna dire che c’è stato un inizio interessante, soprattutto al vertice. Sotto si denotano le difficoltà delle piccole”.
E questa Udinese, dove sta? “A metà classifica. E’ una squadra ben quadrata, è nella posizione che le compete. Non ha fatto grossi investimenti, alla fine i suoi campionati sono più o meno sempre quelli”.
Ma ha cambiato allenatore: “Sottil lo conosco bene. Da giocatore è stato il mio primo acquisto, assieme a Cois, per la Fiorentina. Arrivavano entrambi dal Torino nel 1994. E’ stato un bravo giocatore e sta facendo bene anche come allenatore. Ha fatto la gavetta giusta, alle spalle ha un percorso positivo che lo ha portato in serie A. E anche questo inizio mi è sembrato valido per lui”.
Ha dovuto adattarsi al 3-5-2, lui abituato alla difesa a 4. Un sacrificio troppo grande? “Non mi permetto di giudicare. Dico solo che solitamente, quando una società sceglie un allenatore, si basa sulle caratteristiche del tecnico. I giocatori poi vengono di conseguenza. Ma non si può dire nulla ad una società che è da 28 anni in A, che trova sempre ottimi giocatori e che anche in questo mercato ha incassato molto bene”.
E continuerà. Beto è tornato: “E’ un attaccante che i gol li fa davvero. Oggi mancano questi giocatori. E’ stato bravo anche a Monza, con il gol in anticipo”.
Questa Udinese, fin qui, che impressione fa? “Di una squadra quadrata, forte fisicamente. Beto, Deulofeu, Udogie.. sono giocatori interessanti. Forse Mancini a Monza era lì per vedere proprio Udogie: bell’elemento, rapido, veloce, fisico. L’Udinese è una squadra ostica per tutti”.
Udinese-Fiorentina, che partita sarà? “Difficile per entrambe. Anche la Fiorentina ha un suo valore: comunque la partita la risolvono sempre i singoli”.
Tipo? “Nell’Udinese potrebbero essere Beto o Deulofeu. La Fiorentina finora ha palesato il problema del gol: gli esterni ci sono, ma manca il bomber”.
I Pozzo chiedono la parte sinistra della classifica. Obiettivo alla portata? “Sulla carta l’Udinese è una squadra da metà classifica in su. Inter, Juve, Milan e Napoli giocano per lo scudetto. Dietro ci sono le romane, l’Atalanta, la Fiorentina e il Torino. Poi ci vedrei l’Udinese”.
