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Sottil: “So dove voglio portare la squadra”

A Reggio Emilia l'Udinese cerca il quinto risultato utile consecutivo.
Monica Tosolini

A Reggio Emilia l’Udinese cerca il quinto risultato utile consecutivo. Alla vigilia della gara con il Sassuolo, mister Andrea Sottil spiega: “Le grandi prestazioni contro squadre blasonate ti danno una grande iniezione di autostima. Ti rendono consapevole delle tue qualità e dell’identità crescente. Dobbiamo sfruttare l’inerzia di questo entusiasmo e trasformandolo in sacrificio in allenamento, per crescere sotto tutti i punti di vista”.

La settimana appena trascorsa, afferma Sottil, è statavissuta “proprio all’insegna di questo: ci sono stati sorrisi, certo, ma su facce concentrate, consapevoli che bisogna archiviare subito la vittoria contro la Roma. I ragazzi si sono proiettati immediatamente alla gara col Sassuolo e ne sono contento. Domani incontriamo una squadra rodata, che gioca un calcio ben preciso, ma mentalmente e fisicamente ci arriviamo bene”. Proprio dagli allenamenti è possibile notare “la risposta che hai dalla squadra. Vedi la crescita, le risposte immediate. Dal primo giorno ho sempre saputo di avere giocatori con voglia, con motore per fare un determinato tipo di gioco, tecnica e qualità. Sono loro che ti invogliano ad essere aggressivo in avanti e continuare con questa aggressività. Ne sono felice, penso che dobbiamo crescere ancora tanto, ma quando hai un gruppo che ti segue lo si vede la domenica”.

La riprova sono le ultime prestazioni dei bianconeri. “Quando tutti recepiscono che lavorando duramente vengono fuori prestazioni importanti, chiaramente è trainante”, prosegue Sottil, che si riferisce poi “anche al nostro pubblico, che è sempre super. È fantastico avere 500 persone al Mapei Stadium, quindi avanti così. C’è soddisfazione nel vedere la squadra crescere come l’allenatore la vuole, e nella mia testa c’è sempre stato un obiettivo al quale portarla. Siamo sicuramente sulla strada giusta”.

La cabala sorride all’Udinese, ma ogni gara è a sé. Il Sassuolo è una squadra che ama giocare a calcio fraseggiando rasoterra, sul corto. Hanno giocatori che sanno creare superiorità col palleggio, con movimenti a inserirsi, nell’uno contro uno. È un ambiente sereno, in cui si vede una strategia dietro. Detto questo – prosegue il mister – ripeto che noi ci siamo preparati bene a questa partita. Veniamo da un buon momento e abbiamo l’obbligo di dare continuità alle prestazioni. Domani dobbiamo entrare in campo concentrati, cattivi agonisticamente e feroci nell’andare a caccia della palla”.

La cosa più importante, comunque, resta una: “Dobbiamo giocare il nostro calcio. Abbiamo dimostrato di saper mettere in difficoltà chiunque in fase offendente. Abbiamo preparato le cose da fare e sono convinto che le faremo bene”. In difesa sarà assente Jaka Bijol, dopo essere uscito nel primo tempo contro la Roma. “Bijol sta accorciando i tempi di recupero – rassicura Sottil – inizialmente sembrava sarebbe stato fuori più tempo. Il gonfiore alla caviglia si è ridotto moltissimo, sta già facendo allenamenti in campo e gli esercizi riabilitativi. Credo che tornerà in gruppo per l’inizio o metà della prossima settimana e potrà essere a disposizione per l’Inter”.

Il cambio al centro della retroguardia verrà fatto “pensando sempre alla squadra. È chiaro che poi analizzo anche le caratteristiche dell’avversario. Come sempre farò le mie considerazioni fino all’ultimo perché i ragazzi sono tutti pronti e concentrati. Chi sarà chiamato a subentrare si farà trovare pronto e al 120%. Penso di avere già le idee chiare, e domani schiererò l’11 che reputo più adatto a iniziare la gara”.

Meglio avere problemi di abbondanza, “che sono bei problemi. Per me è fondamentale pensare alla mia squadra e alla nostra identità, rispettando sempre l’avversario. Il Sassuolo in questi anni di Serie A ha raggiunto risultati importanti”.

Un “bel” problema lo sta dando Roberto Pereyra. Il Tucu sta vivendo un periodo d’oro sulla fascia destra, e Sottil non sembra intenzionato a privarsi del suo talento in quella posizione di campo tanto facilmente. “Pereyra è il nostro capitano e un giocatore di altissimo livello. Il mio rapporto è diretto con tutti. Lui negli ultimi anni ha giocato mezzala o sulla trequarti, e credo sia giusto confrontarmi con un giocatore del suo calibro e parlare con lui della possibilità di aprirsi. Ci siamo trovati, come si dice”.

Il tecnico riconosce di “non aver mai avuto dubbi sul suo rendimento in quel ruolo, perché è un giocatore di elevata intelligenza calcistica, con grandissime qualità e in una condizione fisica straordinaria. Ci dà qualità lì davanti e dobbiamo essere bravi a supportare le scalate per farlo giocare più avanti possibile. L’ho ringraziato per la sua disponibilità, ma è stato un confronto veramente semplice e naturale”.

Questo non vuol dire che non stia scaldando i motori Kingsley Ehizibue. “Le soluzioni le vedremo partita dopo partita – conclude il mister – Ehizibue sta crescendo, si sta adattando molto bene. È un giocatore di grande fisicità che sta capendo rapidamente i nostri concetti. Ha già fatto vedere in partita le sue qualità, la sua grinta, i palloni che può mettere in mezzo. È stato acquistato apposta per le sue caratteristiche e sicuramente arriverà il suo momento”.

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