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Gotti: mi aspetto una Udinese solida, che sa quello che vuole

Mister Luca Gotti e l'Udinese ripartono dalla prestazione con il Milan.
Monica Tosolini

Mister Luca Gotti e l’Udinese ripartono dalla prestazione con il Milan. Non sono arrivati punti, ma la prestazione è stata positiva. Il tecnico ammette: “La sconfitta per me è stata difficile da digerire, ho patito per giorni. Ma non credo che il risultato finale possa aver lasciato qualche strascico mentale sui calciatori: la squadra si è allenata bene, nonostante l’ultima settimana di mercato che disturba i calciatori, toglie qualcosa rispetto all’attenzione”.

La mediana bianconera con lei ha delle novità, ma tutta la squadra è cresciuta: “Tutti possono dare un contributo diretto, che agisce su di noi. Durante la settimana presento gli avversari, facendo capire come li possiamo mettere in difficoltà. Poi tutto deve andare nella direzione di quello che possiamo fare noi. Un percorso che non deve finire con due o tre partite. E’ una bellissima sfida riuscire a crescere insieme”.

Il Parma è molto fisico, come l’Udinese. Sarà una partita molto atletica? Come sfruttare le vostre qualità? “I dati fisici quantitativi sono abbastanza relativi, non sono così correlati con i punti e la classifica finale. Vediamo che nel recente passato la Juve di Allegri era nelle ultime posizioni in merito a questi parametri. Domani si affrontano squadre con caratteristiche simili per quanto riguarda la fisicità, bisogna preparare la gara con la consapevolezza che loro hanno tre o quattro giocatori che nelle ripartenze possono fare molto male. Stiamo cercando di avere identità anche nella gestione della palla. All’andata siamo stati particolarmente propositivi contro il Parma e si è perso prendendo tre gol. Il Parma ha caratteristiche in grado di punirti se tu forzi le giocate”.

Nelle ultime gare non avete mai forzato le giocate: “Non sono ancora completamente soddisfatto da questo punto di vista, perchè ad ogni partita regaliamo qualche palla forzata che non aveva ragione d’essere. Non bisogna accontentarsi”.

Che gara aspettarsi domani? “Mi aspetto il Parma con le sue caratteristiche. Li ho visti contro la Juve: sono stati particolarmente pericolosi. Sanno soffrire, subire, ma rimanere in partita e rendersi pericolosi. E’ una squadra che ha qualità, esperienza, giocatori che sanno leggere i momenti della partita”.

Continuità di rendimento: il Tardini non è San Siro. Mentalmente è più difficile? “Sì, è più difficile ricrearsi quelle condizioni mentali che permettono un determinato atteggiamento.  Ogni partita ha tre punti, bisogna giocarsela sempre allo stesso modo, dobbiamo crescere sotto il profilo della mentalità”.

Zeegelaar è arrivato. Come sta? Può essere utilizzato con Sema? “Ieri il ragazzo ha fatto il primo allenamento con me, mi è sembrato già integrato nel gruppo. Ci vorranno un paio di settimane per tornare alla miglior condizione fisica, a detta sua. Devo valutare chi può giocare a destra. Negli esterni che ho adesso, ho i due laterali di destra un po’ più di contenimento, i due di sinistra un po’ più di spinta. Chi giocherà e dove dipende dalle necessità che si presenteranno in ogni match”.

Cosa si aspetta dall’Udinese domani?”Mi auguro fortemente di avere una squadra. Che non vuol dire la stessa di Milano. La speranza è di avere una squadra solida che sa quello che vuole e cominci a capire sempre meglio cosa vuole”.

Opoku ci sarà? “Non so se è stato perfezionato il suo trasferimento. Zeegelaar verrà con noi”.

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