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Gotti: La classifica del Milan è un po’ bugiarda

Mister Luca Gotti, alla vigilia di Milan-Udinese, in conferenza stampa torna innanzitutto sulla gara di Torino.
Monica Tosolini

Mister Luca Gotti, alla vigilia di Milan-Udinese, in conferenza stampa torna innanzitutto sulla gara di Torino. L’Udinese deve cercare il riscatto: “Non credo ci sia bisogno di riscatto per l’atteggiamento, che non è stato cattivo. Il risultato è stato pesante, ma l’Udinese non è l’unica squadra che ha perso a Torino”.

Fattore continuità. A San Siro si può cercare, nella prestazione in campionato? C’è maggiore consapevolezza? “Questo è l’alveo sul quale stiamo cercando di costruire il nostro lavoro. Dare sempre maggiori consapevolezze, riuscire nel tempo ad avere un atteggiamento sempre positivo, sempre presente, farci trovare sempre più pronti possibile”.

Il Milan in casa ha fatto solo dieci punti. Che partita si aspetta da parte loro? “Dopo il Cagliari, ben giocata, hanno fatto bene anche con la Spal. Ha ottimi giocatori, la classifica è un po’ bugiarda rispetto a quello che ha fatto vedere in campo. Succede. La maglia è pesante. L’arrivo di Ibra ha dato uno scossone positivo all’ambiente, hanno anche cambiato tatticamente qualcosa per favorire il suo inserimento. Cercheranno di fare la partita, ma con un occhio di equilibrio rispetto a questa Udinese”.

Ibra è anche allenatore in campo per i compagni. “Non conosco Ibra di persona, quello che ha detto appare da fuori. Le dinamiche reali sono un po’ diverse, ma la sua presenza ha peso specifico importante”.

Il Milan: la gara si giocherà a centrocampo, negli inserimenti? “Credo possa essere giocata sugli episodi. Più che il gioco, dobbiamo essere attenti alle individualità”.

Come fargli male? “Quando incontri le grandi squadre, i giocatori annusano l’avversario. Se capiscono che è timoroso, lo sbranano. Bisogna andare a ribattere colpo su colpo, essere molto solidi”.

Atteggiamento mentale: Lasagna ha qualità, ma non riesce a metterle in pratica e a volte lo si nota anche dalla sua postura. Concorda? “Il discorso del ‘non verbale’, della postura corporea è vera. Lo conoscete meglio voi di me, lo avete visto più volte di me. E’ una cosa che forse fa parte del suo percorso. Ma si avvicina alla maturità e deve riuscire a superarla, a migliorarsi”.

Dei giocatori schierati a Torino, ha avuto risposte positive da qualcuno in particolare? Ha individuato elementi che possono tornare utili? “Tornare utile di sicuro. Comprendo le difficoltà di quella gara. Vado in cerca di tante piccole sfumature anche individuali”.

Cambio modulo? “Le uscite offensive sono relative a tanti fattori. Il sistema di gioco sarà sempre quello, ma con piccole variazioni che possono far cambiare le cose”.

Sema: con lui le cose cambiano. “Lui è quello che ha le caratteristiche più offensive. Tudor ha provato a vedere se Pussetto poteva essere una alternativa, ma il ragazzo non digeriva quella posizione”.

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