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Gotti: difficile gestire il problema di abbondanza

Prima sfida dell'anno per l'Udinese di mister Luca Gotti che oggi, in conferenza stampa, ha illustrato la situazione dell'Udinese al rientro dalle vacanze natalizie.
Monica Tosolini

Prima sfida dell’anno per l’Udinese di mister Luca Gotti che oggi, in conferenza stampa, ha illustrato la situazione dell’Udinese al rientro dalle vacanze natalizie. “Il Lecce è una squadra che ha affrontato questo campionato con la spinta di due campionati vincenti. Con coraggio ha raccolto 15 punti, gran parte in trasferta. Vengono da due sconfitte, sappiamo bene l’atteggiamento che troveremo domani da loro. Cerchiamo di dare continuità di risultati e di cambiare un trend che ci ha visto raccogliere troppo poco in trasferta finora. I numeri dicono che c’è qualche riflessione da fare su questo”.

La prima dell’anno è una trappola di solito. Come ha visto la squadra dopo le vacanze? “Molto bene. La cosa difficile da ricreare è quella dell’approccio mentale alla gara, andare in campo con la testa giusta. Durante gli allenamenti ho visto la mia squadra benissimo da questo punto di vista”.

Lei ha fiducia in un certo gruppo di giocatori: si riparte da quello? “La competitività fa spingere molto chi ha giocato meno. Spero che questo, con il mercato aperto, non diventi un problema. Ci sono tanti giocatori che meritano di giocare e stanno facendo di tutto per meritarsi di giocare e che potrebbero quindi volera andare da un’altra parte se non impiegati. Scegliere chi non impiegare è una delle cose più difficili per me in questo momento. In avanti, ad esempio, Teodorczyk ha avuto meno possibilità di tutti; Pussetto adesso è in piena efficienza, anche se forse non ha i 90 minuti, e meriterebbe di giocare; Nestorovski ha fatto molto bene, ha già fatto 4 o 5 gol che prevalentemente gli hanno annullato; e Okaka e Lasagna mi hanno soddisfatto, si allenano al massimo. Questa è la mia vera difficoltà: leggere la situazione, fare le scelte più corrette. Però sono in difficoltà rispetto alla presenza molto forte che mi danno questo gruppo di giocatori. Il discorso vale per tutti i reparti”.

Rosa ampia, ma i giocatori devono accettare questo discorso: “Per quanto tutti comprendano che il bene della squadra è sempre superiore a quello del singolo, poi individualmente se sto facendo di tutto per meritarmi di giocare, poi alla lunga non è facile tenere tutti ad alto livello sulla corda”.

A Lecce, che Udinese vedremo da parte degli avversari e come avvertire il trend nostro in trasferta? “Mi aspetto un Lecce molto aggressivo, propositivo che cercherà di essere particolarmente offensivo. Domani dobbiamo mettere in campo il nostro essere sempre più squadra nelle due fasi di gioco, non è una partita da difendersi e ripartire, far vedere il nostro miglioramento”

In mezzo le gerarchie sono cambiate? “Non c’è una gerarchia. Quello che ho detto prima per l’attacco vale anche per il discorso mediana. Tra l’altro Barak sta tornando il Barak che conosciamo”.

A quanto bisogna girare? “So che ci sono dei numeri, dei momenti mentali simbolici. Girare a tot punti significa che… Si fanno sempre questi ragionamenti. Ma mancano 21 partite alla fine del campionato e oggi la classifica dice che quella di domani è una sfida salvezza. E dobbiamo affrontare la sfida di domani in quest’ottica. Il mese di gennaio è nuovamente complicato come calendario, abbiamo 5 partite in 20 giorni, di cui 4 trasferte. In casa abbiamo solo il Sassuolo: non è una passeggiata di salute”.

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