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Gotti: Deulofeu? Dovremo aspettarlo un pochino

Alla vigilia di Udinese-Parma, mister Gotti ha fatto il punto della situazione in casa bianconera al canale ufficiale.
Monica Tosolini

Alla vigilia di Udinese-Parma, mister Luca Gotti ha fatto il punto della situazione in casa bianconera al canale ufficiale. Il tecnico non ha sciolto il dubbio sul portiere mentre ha fatto capire che Deulofeu, in evidente ritardo di condizione a causa del grave infortunio patito il 29 febbraio, non potrà partire titolare. Queste le sue considerazioni:

Mister si ritorna a giocare dopo la pausa delle Nazionali. Come sono rientrati i calciatori che hanno partecipato a questo break internazionale? “Non ne avevamo molti, rispetto alla normalità dell’anno scorso che ci portava via più di dieci calciatori. Lasagna, De Paul, Nestorovski sono rientrati senza grossi problemi. Ovviamente sappiamo che il primo o secondo allenamento dell’Argentina ci ha portato la brutta notizia dell’infortunio a Musso che non sarà disponibile domani”.

A proposito di questo, ha già deciso chi giocherà al suo posto tra Nicolas e Scuffet? “Si, ovviamente l’ho già deciso. Non lo dico per sensibilità verso i ragazzi perché non ho ancora parlato con loro e non voglio che lo sappiano dalla stampa, ma voglio che lo sappiano direttamente da me”.

Per quanto riguarda i nuovissimi, arrivati in chiusura di calciomercato, ha deciso se per loro ci sarà spazio domani? In che misura? “Pussetto e Makengo sono arrivati in buona condizione. Si allenavano regolarmente nelle squadre di appartenenza prima dell’arrivo a Udine. Per quanto riguarda Deulofeu ha toccato il pallone la prima volta la settimana scorsa dopo sette mesi e ha cominciato ad allenarsi con la squadra da poco perché in questo periodo abbiamo dovuto fare, visto un caso di positività nel gruppo squadra, qualche allenamento per piccoli gruppi con il distanziamento e questo ha rallentato un po’ il processo di integrazione. Però per quanto riguarda Deulofeu arriva da un percorso di inattività più lungo, ci sarà bisogno di aspettarlo un pochino”.

E’ riuscito a lavorare su qualcosa di diverso, dal punto di vista tattico? “Alcune delle caratteristiche dei giocatori che sono arrivati ad integrare il gruppo ci regalano delle soluzioni diverse. Nei pochi allenamenti che abbiamo avuto a disposizione con tutto il gruppo qualche direzione diversa l’ho provata, dal punto di vista numerico. Cercherò di fare in modo di accompagnare questa squadra, qualsiasi sia il sistema di gioco che si intende utilizzare, con i medesimi concetti che l’hanno vista piano piano crescere”.

I ragazzi come vivono la concorrenza? E’ uno stimolo? “La concorrenza di qualità fa salire l’asticella della competizione e contestualmente mi permette di richiedere qualcosa in più, di volere di più dai giocatori. Quando saremo tutti ci sarà una bella abbondanza che permetterà varie soluzioni. Dobbiamo essere bravi come gruppo a comprendere bene la situazione. Quello che posso dire è che durante gli allenamenti ho cominciato a vedere parecchi giocatori essere contenti di far parte di questa squadra, è una bella sensazione”.

Quando sarete al completo, può aiutare il discorso dei 5 cambi? “Di sicuro da più opportunità a tutti, è una cosa che aiuta a far partecipare un maggior numero di giocatori”.

In generale, dal punto di vista atletico, la squadra come sta? “La squadra nella prima settimana di campionato, che ci ha visto giocare tre partite in sei giorni, era in grandissima difficoltà. Grandissima difficoltà perché hanno giocato calciatori che avevano fatto assieme tutta la preparazione e altri che invece avevano svolto pochissimi allenamenti prima di cominciare il campionato. Non è normale giocare partite di Serie A con così pochi allenamenti. Questi 15 giorni ci hanno aiutato”.

Che avversario si aspetta domani? “Non conosco la loro situazione dall’interno. Immagino che le problematiche che stanno affrontando siano analoghe a quelle che abbiamo affrontato noi. Da fuori vedo il Parma abbastanza simile all’Udinese perché è una squadra che ha parecchi giocatori forti, ha fatto un mercato prendendo parecchi giocatori forti che i più non conoscono ma che impareranno ad apprezzare in questo campionato. Mi aspetto una squadra forte, non da parte bassa della classifica, e la pelle che ho visto in queste prime partite è una sorta di via di mezzo tra il Parma dello scorso anno e le idee che ci ha fatto vedere nel tempo l’allenatore. Rimane una squadra molto diretta che ricerca velocemente gli attaccanti”.

Domani si giocherà per la prima volta con la maglia che celebra il rapporto con questa terra e i friulani nel mondo. Una carica in più e una responsabilità in più per dare una gioia ai tifosi: “Ho apprezzato molto questa idea che ha avuto il Club di grande connessione con la tradizione nel presentare le maglie della nostra squadra per questa annata. Io ho imparato solo qui che l’Udinese non è solo la squadra di Udine ma è come minimo quella del Friuli. Ancora di più questa maglia riesce ad aprire gli orizzonti delle cose che questa popolazione ha portato in tutto il mondo”.

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