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Gotti: Abbiamo cercato di alzare il livello di intensità

Mister Luca Gotti, alla vigilia della trasferta in casa del Verona, ha fatto il punto della situazione in casa udinese al canale ufficiale bianconero
Monica Tosolini

Mister Luca Gotti, alla vigilia della trasferta in casa del Verona, ha fatto il punto della situazione in casa udinese al canale ufficiale bianconero: 

Mister si ricomincia con una settimana di ritardo. Come arriva l’Udinese al primo appuntamento di questo nuovo anomalo campionato?

“Credo sia una situazione che capita a tante squadre, forse a tutte, l’anomalia di questo inizio per tempistiche e per tempistiche che si incastrano anche con le problematiche legate al virus e alle diverse situazioni nei vari paesi. Questa situazione ha provocato problemi di trasporto, di logistica, di visti burocratici, di quarantene. Quindi tutti probabilmente siamo un po’ in ritardo rispetto a quello che sarebbe un normale inizio del campionato. Faremo di necessità virtù”.

Lei ci aveva detto già in sede di presentazione dei calendari che una settimana in più di lavoro sarebbe sicuramente servita, proprio per queste dinamiche. È stato effettivamente così, soprattutto per aiutare i giocatori un po’ “più in ritardo”? “Abbiamo cercato di alzare il livello fisico, di intensità, di dare un po’ di minutaggio a più giocatori possibile perché di fatto abbiamo parecchi giocatori che giocheranno la partita domani e che non hanno mai fatto una partita”

A che punto è l’inserimento dei nuovi giocatori? C’è la possibilità di vedere qualcuno di loro in campo già dal primo minuto? “Difficile, ci sono livelli molto diversi di condizione fisica. Alcuni hanno avuto la possibilità di lavorare con un po’ di continuità, però ci sono anche ragazzi che da 4-6 mesi non toccavano il pallone. Al di là delle cose che tu puoi vedere durante un allenamento è solo una partita di Serie A, peraltro contro un avversario che sappiamo fa dell’intensità una delle sue armi, che ti può far capire”.

Il vantaggio può essere quello di ripartire da una base consolidata? “Questa è una regola del calcio. La continuità e l’avere dei giocatori che hanno già fatto un percorso insieme, magari con le stesse idee, perché la guida tecnica è la stessa. Questo è uno dei vantaggi normali della costruzione e del percorso della squadra”.

Che tipo di Verona si aspetta di avere di fronte? “Anche nel caso del Verona non è cambiata la guida tecnica, una guida tecnica con idee molto precise, forti, caratterizzanti che si sono già viste in questa nuova stagione contro la Roma . Ha cambiato tanto e probabilmente avrò bisogno di assestarsi in alcune posizioni del campo, sicuramente succederà anche a noi. Ma mi aspetto il solito Verona”.

L’aver già giocato una gara ufficiale contro la Roma può essere un vantaggio per il Verona? “Non lo so dire. Di sicuro è un grande vantaggio avere già tre punti in classifica, peraltro presi con un avversario come la Roma”.

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