Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Juventus:” Sul protocollo non commento, ognuno di noi ha la propria opinione e se la tiene, penso che sia stato difficilissimo preparare la partita e devo applaudire lo staff medico guidato dal dott. Tenore e tutto lo staff, praticamente non ho allenato, lo staff ha fatto un grande lavoro, soprattutto in palestra con i tapis roulant e i cardiofrequenzimetri, la società ha speso molto per metterci a disposizione i macchinari, da lì dico che quello che ho visto stasera mi è piaciuto. Non sono preoccupato della classifica perchè credo in quello che facciamo se lo facciamo, ma quando sei costretto a mettere figurine al posto di giocatori con l’Atalanta e stasera è difficile, abbiamo grandi giocatori che si sono trovati senza preparazione a giocare contro la Juve, se si lavora noi veniamo fuori, non voglio creare positività me credo in quello che faccio e vedo come lavorano i giocatori. Penso che stasera abbiamo avuto della ruggine e un pò di passività nel primo quarto d’ora, poi ho visto l’Udinese dal 20′ del primo tempo, abbiamo lottato poi ci sono i livelli delle due squadre e la Juve è di un altro livello, ma non ho paura di nessuno. Il mercato? E’ una parentesi che non voglio aprire, comincio ad allenare domani, non posso insegnare alla società chi prendere o cosa prendere, alla domanda se la squadra necessita di qualcuno ho risposto si, come allenare è la mia priorità, chi la società mi porta da allenare non è una mia priorità”.
“Faccio i complimenti alla squadra ringraziando tutti perchè abbiamo vissuto tredici giorni difficili, lavorando a cottimo e a gruppi, la società ha speso tanti soldi per permetterci di allenarci con tapis roulant e cardiofrequenzimetri. Siamo partiti un pò passivi poi abbiamo preso il gol ma abbiamo anche fatto cose che avevmo provato, non c’è stata fortuna ma andiamo avanti. Rigore? La sensazione è stata che a Soppy siano stati tirati i capelli, per me è evidente e avrebbe cambiato la partita, ma non ci attacchiamo a questo bisogna essere più forti degli episodi, quando si lavora i risultati arrivano, l’atteggiamento arriva”.
