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Ag. Okaka: “Se chiamasse l’Inter? Non credo che Stefano a 31 anni vorrebbe fare la riserva”

Carlo Okaka, fratello e agente di Stefano, è intervenuto a calciomercato.it per commentare il momento dell'attaccante bianconero dopo la convocazione in Nazionale
Monica Tosolini

Carlo Okaka, fratello e agente di Stefano, è intervenuto a calciomercato.it per commentare il momento dell’attaccante bianconero dopo la convocazione in Nazionale, affrontando anche il tema del mercato: “Stefano sta benissimo in questi giorni perchè questa convocazione è arrivata all’improvviso, viste le varie vicissitudini e infortuni. E’ sempre un grandissimo onore far parte della rosa della nazionale, spero che Stefano riesca a convincere il mister del fatto che un giocatore è essenziale, per tanti motivi, non solo tecnici”.

Credi che possa andare all’Europeo? “Come potrei dire di no? Ci credo per il semplice fatto che Stefano è un giocatore un po’ anomalo, difficile da trovare. Pur essendo un attaccante, lui è un giocatore di sostanza. Non è un giocatore da 20/25 gol a stagione, ma il lavoro che Stefano fa nel reparto offensivo è il lavoro che in pochi fanno, sinceramente: potrebbe essere una pedina fondamentale in qualsiasi momento della partita. Lo dimostra all’Udinese. Lui è uno che prende botte da tre difensori ma tiene alta la squadra, la fa respirare, prende il fallo se c’è bisogno. E oltre ad essere grande fisicamente, è anche tecnico: una bella combinazione”.

Il contratto con l’Udinese scade nel 2022. Può rinnovare? “Nelle prime interviste rilasciate a Udine ha sempre usato una parola che non va messa in secondo piano. Ha sempre detto: “Sento amore”. Lui è un ragazzo che, caratterialmente, non esprime molto le sue intenzioni. Quando gli ho sentito ripetere queste parole in più di una intervista, mi sono reso conto che lui ha trovato una sua dimensione a Udine, dal punto di vista calcistico e extracalcistico. Con la famiglia Pozzo c’è un legame forte, eccezionale. La gente lo ama. Si è mostrato prima sei mesi in prestito dimostrando il suo valore; ha acquistato fiducia dai compagni, ha acquistato fiducia dalla società. Quindi non ci vedrei niente di male nel rimanere a Udine. Ovvio che nel mercato, tutto può succedere. Qualora dovesse arrivare qualcosa di importante per Stefano, per il suo futuro, non credo che la famiglia Pozzo si metta di mezzo. Ma ad oggi, Stefano a Udine sta veramente bene. Non è solo calcistica la risposta, ma anche umana”.

Lui fa la differenza anche entrando a gara in corso. In quale delle big italiane potrebbe fare bene entrando a gara in corso? “Questa è una mia personale considerazione: mi viene da dire Inter. Mi piacerebbe vederlo da Antonio Conte per due motivi: il primo per le convocazioni in Nazionale con Conte. Il rapporto di Stefano con Conte è sempre stato eccezionale. Seconda: come vice Lukaku? Perchè no! A livello di prestazioni fisiche e tecniche non si distanziano tanto come giocatori. Lukaku in fase realizzativa è un top player, ma anche Stefano potrebbe fare molto, molto bene”.

All’Inter manca l’alternativa a Lukaku. Se vi chiama? “Se arrivasse l’Inter, per mio fratello, la chiamata metterebbe in difficoltà. Ma se conosco bene Stefano, ama talmente tanto il calcio e vive talmente tanto il calcio, che a 31 anni non credo che sia disposto a fare da riserva. Forse a 25 anni, ma a 31…Questo è un mio punto di vista. Lui ha lottato per ritrovare questa serenità, perchè ha passato due anni in Inghilterra non facili. Rialzarsi, rimettersi in gioco, ritornare importante, ce n’è voluto. Perciò non credo che a 31 anni voglia mettersi a disposizione in una seconda linea”.

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