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Un’amichevole per studiare

Non c'è molto da dire sulla partita contro la Spal.
Monica Tosolini

Non c’è molto da dire sulla partita contro la Spal. Guardo la formazione dei ferraresi, guardo i nomi di chi sta in panchina e mi chiedo come sia possibile che siano, praticamente, già retrocessi.

Credo sia la dimostrazione più lampante del fatto che non conta avere una squadra forte, ma c’è bisogno di tante componenti, le più importante delle quali è il senso di squadra che viene dato da allenatore e società.

I nostri passeggiano e vincono pr 3 a 0.

I nostri fanno le prove: cercano di gestire palla e gli riesce male, con alterni risultati.

Siamo, purtroppo, una squadra che sa fare meglio verticalizzazioni e tanta corsa. Il gioco in orizzontale non fa per noi.

Ma va lodato il fatto che abbiano capito gli errori di squadra, tattici specialmente, commessi contro il Genoa. A un certo punto la squadra si allunga su un contropiede e De Paul chiama la difesa a salire, per ricompattare la squadra. Questi sono i segnali della ricerca della maturità.

Sull’argentino vanno spese due parole in più: è lui il migliore dei nostri. Ha una corsa e una capacità atletica da Champions. Nel corso della partita lo ho visto fare assist e recuperare palloni importanti in difesa. E’ un giocatore completo.

Si dice sia interessata a lui l’Inter. Sarebbe invece perfetto per il gioco di Sarri. Ed aggiungo: sapendo che ha mercato potrebbe risparmiarsi, invece no. La serietà di un atleta la si vede da queste cose.

Per il resto bene tutto, bene i contropiedi, bene i gol, bene Wallace, che dimostra una crescita ed un affiatamento continuo con la squadra. Forse, e dico forse, il mercato di gennaio non era sbagliato anche a centrocampo. Jajalo e Wallace hanno dimostrato di potersi inserire in questa squadra e di essere preziosi. Rimane sempre il buco là davanti, quando andiamo in svantaggio e dobbiamo recuperare giocando, giocoforza, nella trequarti dell’avversario. Ma grazie a Gotti, forse (lo dico con tutta la scaramanzia del caso) potremmo veleggiare verso una salvezza relativamente tranquilla. Del resto, il risultato e la prestazione si commentano da soli.

Abbiamo vinto contro una squadra di zombie allenata male e presentata in campo pure peggio, con Strafezza e Dabo in panchina. Ora abbiamo “otto punti otto” sulla terzultima e dobbiamo affrontare la Sampdoria.

Li ho visti giocare contro l’Atalanta: tendono a correre come matti e a provare di aprire la difesa avversaria. Un pareggio mi andrebbe benissimo. Tutto dipende dalla condizione fisica con la quale arriveremo a domenica.

Fuarce Udin

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