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Una mezza sconfitta che porta nomi e cognomi

Scusate, ma devo tornare sul pareggio di Bologna
Monica Tosolini

Scusate, ma devo tornare sul pareggio di Bologna. Nel primo tempo, il Bologna ha tutto quanto poteva, per farci vincere. Da Costa ha rimesso un pallone centrale, la loro difesa lasciava Lasagna libero di involarsi verso la porta, sempre Da Costa che esce malissimo e può solo fare rigore o prendere gol. Eppure siamo riusciti ad andare sotto per ben due volte. 

L’Udinese manda in campo nove giocatori, a volte dieci, ed altri due. Lasagna, che secondo quanto hanno detto i cronisti di DAZN ci ha regalato il primato negativo in serie A nella percentuale di occasioni da gol sprecate, è riuscito anche a regalare il primo gol al Bologna. Ad Udine non riesce più a rendere, questa è la mia impressione. E ho notato che nel secondo tempo nessuno gli passava più il pallone. Ogni volta che lo prendeva lo perdeva o arrivava un fallo per il Bologna. Ed assieme a lui c’è Samir. Il brasiliano gioca bene solo se ha di fianco Nuytinck, non credo sia un caso… Samir ha sulla coscienza due gol gol contro il Torino, uno almeno contro la Juventus se non due e anche il secondo gol del Bologna dove si lascia andar via Palacio, all’anagrafe trentottenne: trenta-otto-anni. Non stiamo parlando di un Ibrahimovic da marcare, ma di un Palacio da contenere.

Questi giocatori purtroppo in questo momento non sono di aiuto alla squadra, e chi li mette in campo ne è colpevole, ergo oggi ce l’ho anche con Gotti. A cosa serve puntare su Lasagna se ormai nessuno in squadra vuole dargli la palla? Se segna un gol ogni venti occasioni pulite? Se inizia anche a regalare gol agli avversari? Dovevamo finire il primo tempo almeno, e dico almeno, uno a zero per noi. Mi spiace doverlo constatare, ma a Lasagna e Samir manca la continuità. Alla fine del post lockdown, quando Kevin aveva segnato a ripetizione, era da vendere. Lo sappiamo tutti che ha i mezzi in contropiede ma che purtroppo vive di alti (pochi) e bassi (molti). E Samir? Ogni partita che non ci sia Nuytinck ne combina almeno una o due delle sue. Piuttosto metti la difesa a quattro: non per scelta tattica, ma per scelta puramente di uomini, per disperazione. Tieni più indietro Larsen e Zeegelar e gioca con una sola punta supportata dal qualche giocatore con i piedi buoni in più.

A Bologna abbiamo pareggiato una partita che avremmo dovuto vincere a mani basse stante la nullità del centrocampo presentato da Mihajlovic. Tanto più dopo l’errore madornale di Svanberg che si fa espellere. Tutto il secondo tempo ho visto una delle Udinese più bella di quest’anno: tanto gioco a pochi tocchi, sovrapposizioni sulle fasce, inserimenti in avanti. Tutto vanificato dal solito problema: la rosa non è all’altezza e chi decide la formazione punta su giocatori che non sono all’altezza. In questo momento è meglio un lento Nestorovski che un Lasagna che non sa tenere la posizione sul secondo palo (un cross al bacio nel secondo tempo e lui che come al solito manca l’appuntamento). Almeno il macedone sa tenere la posizione, tatticamente aiuta la squadra. Samir tornerà titolare quando riavremo Nuytinck, non prima. Dalla rottura dell’olandese abbiamo subito undici gol in cinque partite e un terzo. Noi che altrimenti avremmo una delle migliori difese di serie A.

Bisogna cambiare qualcosa: altrimenti il gruppo si sfalderà. Bisogna che ogni livello dell’Udinese agisca: la società e Marino sul mercato, Gotti nella formazione e la squadra in campo e nello spogliatoio. Così, invece di gioire per un secondo tempo magistrale e per un meritato pareggio contro tutti, anche contro un arbitro incapace e la solita sfortuna del palo, dobbiamo morderci le mani per gli ennesimi regali…

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