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Udinese-Verona, un derby all’insegna dell’equilibrio

Udinese-Verona, ci siamo: mancano due giorni al derby del Triveneto.
Monica Tosolini

Udinese-Verona, ci siamo: mancano due giorni al derby del Triveneto. Una etichetta, quella di ‘derby’, che passa in secondo piano rispetto agli altri temi del match. Fari puntati su Lasagna, alla sua seconda apparizione in maglia gialloblu dopo tre anni e mezzo in bianconero. Una storia, quella in Friuli, che si è interrotta improvvisamente il 26 gennaio scorso, dopo le smentite (di rito?) di Pierpaolo Marino. Ma nel Verona che si mantiene su certi livelli e che ambisce all’Europa ci sono anche altri due ex bianconeri, Barak e Faraoni, entrambi sempre pronti a pungere.

Quest’ultimo, all’andata, seppe farsi rimpiangere: fu suo l’assist per il gol vittoria di Favilli. Domenica, però, dovrà essere tutta un’altra partita.

Non solo perchè l’Udinese deve rifarsi da quel risultato: Gotti e i suoi hanno bisogno di punti che li tengano a distanza di sicurezza dalla zona rossa, dove le squadre attualmente invischiate si sono tutte rafforzate sul mercato per risalire velocemente la china.

La sfida, a guardare gli organici, è alla portata dell’Udinese. E i numeri confermano che si troveranno di fronte due squadre tra le meno prolifiche in zona gol, con 21 reti segnate dall’Udinese e 26 dal Verona nonostante la stessa percentuale di tiri in porta, 4,55. Hellas che in trasferta ha totalizzato 13 dei 30 punti attuali, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, con 11 gol fatti e altrettanto subiti. Gli ultimi 4 confronti tra le due squadre, poi, vedono un bilancio di perfetta parità: una vittoria del Verona per 1-0 (lo scorso 27 settembre), una dell’Udinese con lo stesso risultato (il 13 maggio ’18, firmata da Antonin Barak) e due pareggi per 0-0. Il bilancio dei 33 precedenti vede il Verona con 11 vittorie, l’Udinese 10 e 12 pareggi. 

Il Verona di oggi è la miglior squadra nei recuperi, mentre l’Udinese è più precisa nei passaggi.

Sarà comunque una sfida tutta da giocare e come sempre, il verdetto inappellabile lo darà il campo.

Lì Gotti parte apparentemente svantaggiato vista l’assenza dell’uomo chiave della squadra, Rodrigo De Paul. Ma approfitterà senz’altro dell’occasione per sfruttare il potenziale della squadra. Certo, la condizione fisica di alcuni elementi non dà garanzie e non può essere presa a modello, ma la sfida di trovare nuove alchimie è senz’altro stimolante per tutti. 

Dall’altra parte Juric si aspetta molto da Lasagna titolare, che avrà alle sue spalle Zaccagni e Barak.

Le ultime dai centri sportivi indicano queste probabili formazioni:

UDINESE (3-5-2) – Musso; Bonifazi, Nuytinck, Samir; Larsen, Pereyra, Walace, Arslan, Zeegelaar; Deulofeu, Llorente.

HELLAS VERONA (3-4-2-1) – Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Dimarco; Faraoni, Ilic, Tameze, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna.

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