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Udinese-Napoli: nell’ultimo successo bianconero c’era anche la firma di Bruno Fernandes

Si avvicina la sfida al vertice tra Udinese e Napoli, rispettivamente quinta e terza forza di questo inizio campionato.
Monica Tosolini

Siamo a -4 giorni da Udinese e Napoli, sfida al vertice tra la quinta e la terza forza di questo inizio campionato. La squadra di Gotti, dopo la Juventus, si trova nuovamente di fronte una big, la capolista che dopo tre partite è a punteggio pieno. I confronti con il Napoli sono sempre particolari e da anni anche molto difficili. L’Udinese, infatti, ha perso 9 delle ultime 11 sfide con i campani. L’ultimo successo friulano è datato 3 aprile 2016 e fu opera della squadra di Gigi De Canio, chiamato da appena tre settimane al posto di Stefano Colantuono per raddrizzare una situazione che si era complicata. Il tecnico, che a quei tempi seguiva il Napoli per una tv della Campania, conosceva a menadito gli avversari e con la sua Udinese riuscì a batterli 3-1. 

In campo mandò Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Kuzmanovic, Bruno Fernandes, Armero; Thereau e Zapata. Il Napoli di Sarri schierò Gabriel; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Hamsik, Jorginho, Allan; Callejon, Higuain, Insigne. Di quelle formazioni non c’è più alcun giocatore nell’Udinese mentre nel Napoli sono rimasti in 4: Koulibaly, Ghoulam, Insigne e Mertens (allora subentrato a Mertens al 58′).

Lunedì si affronteranno due squadre molto diverse che in comune hanno un solo dato, quello dei gol fatti e subiti: per entrambe, al momento, sono 6 segnati e 2 presi. Che per il Napoli hanno prodotto 9 punti, per l’Udinese 7.

L’Udinese ci arriva con la serenità che le danno i risultati e la posizione di classifica, oltre che una situazione ambientale favorevole. Spalletti & co. dovranno recuperare dalla gara di ieri sera di Europa League e prepararsi ad un altro viaggio. E se mister Gotti può gestire senza patemi eventuali turn over in vista dell’infrasettimanale del 23, Spalletti deve già iniziare a fare i calcoli sugli uomini da ruotare.

Una cosa è sicura. Il tecnico di Certaldo non vorrà sfigurare contro la squadra dei Pozzo che ha già battuto 11 volte su 20.

Stavolta dovrà vedersela con un avversario come Gotti in panchina: è una sfida inedita e, di questi tempi, aperta a tutti i risultati..

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