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Udinese: in difesa e attacco i dubbi di Gotti

Con il mercato finalmente alle spalle, adesso davvero la parola passa solamente al campo.
Monica Tosolini

Con il mercato finalmente alle spalle, adesso davvero la parola passa solamente al campo. E’ iniziato il girone di ritorno e la classifica dice che tutte le squadre sono in discussione, davanti c’è una lunga e folle corsa per gli obiettivi finali. Sì, lunga perchè in 18 giornate può succedere di tutto, e folle perchè il Covid, più che lo scorso anno, continuerà a giocare un ruolo fondamentale. Ed è chiaro che oltre alla qualità, anche la quantità delle rose diventa importante.

Le operazioni del mercato di riparazione potrebbero cambiare ancora il volto di questa squadra a cui Gotti aveva con fatica dato una sua identità. Il mister dovrà ricalibrare le scelte, fare attenzione ai nuovi equilibri di spogliatoio e forse anche ridisegnare la tattica della squadra.

Intanto, in vista del Verona, deve pensare in primis a provvedere a sostituire De Paul. E fin qui, non sembra avere grandi alternative e men che meno dubbi: toccherà a Pereyra. E un pezzo del mosaico va così al suo posto.

Questo implica che là davanti, con l’ormai inamovibile Deulofeu, deve agire qualcun altro. Ma chi? Anche qui, il contesto indica in Llorente il favorito, ma l’ex Napoli non ha i 90 minuti nelle gambe. Scalpita anche Nestorovski, che continua a chiedere fiducia e ad ottenerne poca. E tornerà a disposizione Okaka, al quale non si potranno eventualmente chiedere di più che alcuni minuti nel finale. Senza scordare il talentino Braaf, che ieri si è allenato per la prima volta in gruppo.

Se sarà sempre 3-5-1-1, il vero dubbio per Gotti sarà quello che riguarda la difesa. Il rientro di Samir porta abbondanza per le scelte, ma rende difficile rinunciare a uno dei tre che si sono ben comportati in Liguria. Se venissero confermati in blocco, Samir potrebbe rilevare Zeegelaar sul centro sinistra, in una mediana formata da Pereyra, Arslan e Walace, oltre che dall’irrinunciabile Larsen a destra.

In attesa di riavere ad effettiva disposizione anche Okaka e Forestieri, Gotti e il suo staff dovranno sfruttare come meglio possono le pedine arrivate grazie al mercato. Non ci sentiamo di dire che la squadra si è rafforzata: è cambiata, questo è evidente, e servirà altro tempo per ridare volto all’Udinese. 

A Gotti non possiamo che dire: “Buon lavoro, mister!”

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