Mancano due giorni a Udinese-Genoa, partita che ha davvero tanto da dire, anche in virtù di questioni ‘passate’. Infatti domenica si scontrano i due club più antichi d’Italia e lo fanno proprio nel giorno dei festeggiamenti del 125esimo compleanno dell’Udinese (il Grifone è arrivato a 128 candeline). Per Gotti, poi, il confronto ha un sapore particolare: il Genoa è stato il suo primo avversario da allenatore dell’Udinese. Il 3 novembre 2019 si è concesso il lusso di espugnare Marassi con un perentorio 1-3 in rimonta, in cui De Paul, Sema e Lasagna hanno replicato a Pandev. Nessuno di quei tre bianconeri è oggi all’Udinese, ma Gotti ha un potenziale che non è inferiore a quello di due anni fa.
Occhio, però, all’altra faccia della medaglia: contro un Genoa alle prese con almeno sette defezioni (Radovanovic, Bani, Criscito, Cassata, Maksimovic, Caicedo e Kallon) e di fronte a tanti illustri invitati alla giornata speciale, il risultato è d’obbligo. Lo richiede lo scenario, ma anche la classifica.
Dopo lo scivolone di Torino, i bianconeri si trovano a +5 dalla terzultima, che è proprio il Genoa. Un successo dei rossoblu li porterebbe a -2 e aumenterebbe le pressioni su allenatore e squadra friulani. Assolutamente da evitare. Ma attenzione anche a non sottovalutare il Genoa: finora ha ottenuto una sola vittoria, in trasferta, a Cagliari. E in quanto a gol fatti fuori casa, ne ha realizzati esattamente tanti quanti l’Udinese tra le mura amiche, 10.
Nonostante le difficoltà dovute agli indisponibili, Shevchenko pare fiducioso e soddisfatto e saprà caricare a dovere la squadra che, a suo dire, contro la Roma ha fatto vedere spunti interessanti. Sicuramente il fatto che il Genoa a Udine non vince dal 2014 per lui sarà uno stimolo in più, ma la spinta fondamentale arriva dalla voglia di dimostrare cosa è capace di fare in una situazione davvero complicata, tra emergenze di campo e problematiche societarie.
Ma, fallito il primo appuntamento della serie che porta al Natale e alla fine del girone di andata, l’Udinese non può più sbagliare: è questo il momento di portare a casa i tre punti. Per non rovinare la festa, per aggiustare la classifica, per dimostrare credibilità. Forza Udinese!
