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Udinese: bene la difesa, ma meglio il centrocampo

Dopo 14 turni di campionato, con l'Udinese che è arrivata ad un terzo del suo campionato, facciamo un bilancio dell'andamento della squadra in questo inizio di campionato 2020/21.
Monica Tosolini

Dopo 14 turni di campionato, con l’Udinese che è arrivata ad un terzo del suo campionato, facciamo un bilancio dell’andamento della squadra in questo inizio di campionato 2020/21. A livello generale, è stato già tutto approfondito: il cammino travagliato all’inizio, le cause e il momento della svolta. La squadra ha chiuso con l’incredibile ko casalingo contro il Benevento, confermando le difficoltà già evidenti tra le mura amiche e in particolare negli scontri diretti, persi contro Spezia e Benevento e pareggiati contro il Crotone, in quel momento fanalino di coda della serie A.

A livelli di singoli, nessun dubbio su chi sia stato, per tutto l’anno solare, il punto di riferimento della squadra: Rodrigo De Paul. Con lui, ad inizio anno, si era distinto Juan Musso ma il portiere bianconero in questo campionato particolare è sì rimasto sopra la sufficienza, ma il suo rendimento è calato rispetto a quanto ci aveva abituato.

A vedere le medie voto date dalla Gazzetta dello sport ai bianconeri, spicca in particolare il rendimento positivo della mediana. 

Non è andata male nemmeno la difesa, che con 17 reti subiti è la quinta migliore del campionato dopo quelle di Napoli, Juventus, Verona e Milan. Il terzetto più affidabile sembrava essere quello composto da Becao-Nuytinck-Samir (titolare contro Sassuolo-Genoa-Lazio) ma nel successo di Torino si è rivelato ottimo innesto Bonifazi. Infatti, andando a vedere il rendimento dei singoli, finora proprio Nuytinck, Bonifazi e Samir sono stati i tre centrali dal rendimento superiore al 6. Nuytinck, vera guida della retroguardia, ha una media di 6,5; Bonifazi di 6,37; Samir di 6,07. Becao, che come Samir ha giocato tutte e 13 le gare fin qui disputate, si è fermato a 5,84 mentre De Maio, che ritroverà la maglia da titolare contro la Juve proprio al posto del brasiliano, è a 5,83. Musso, ultimo baluardo difensivo, è per ora a 6,09: una media tutto sommato positiva, ma inferiore ai suoi standard.

E’ la mediana, invece, il reparto che ha avuto finora la resa più alta. Anche lì, le scelte di Gotti sono precise e gli interpreti scelti per il suo 3-5-2 stanno quasi tutti ripagando la fiducia. Oltre al già citato De Paul, che vanta una media voto di 6,76 a partita, ci sono Pereyra (6,36), Mandragora (6,16) e Walace (6,1) a garantire filtro per la difesa e spunti per l’attacco. E oltre a loro, anche Zeegelaar e Coulibaly (entrambi da 6) si sono rivelati buoni interpreti. Sotto le attese, finora, Jens Stryger Larsen (5,85), mentre cercano di ambientarsi ancora Molina (5,87) e Ouwejan (5,91). Ter Avest (5,6) rimane un corpo estraneo, mentre lascia ben sperare Makengo (5,75). Arslan si stava responsabilizzando, ma forse sentire il fiato sul collo di Walace e Mandragora lo ha un po’ destabilizzato: alla fine, per ora, il suo rendimento è da 5,75.

In attacco, un solo calciatore sta mantenendo una media superiore al 6: Nacho Pussetto, 6,3. Lo seguono Deulofeu (5,91), Nestorovski (5,9), Okaka (5,87). Forestieri, fermato da un infortunio muscolare proprio quando si stava guadagnando la maglia da titolare, è a 5,62 mentre il più indietro, per ora, è Kevin Lasagna. Un gol all’attivo in 11 presenze per un totale di 588 minuti in campo. Il protagonista del post lockdown va recuperato: qui o altrove. 

Gotti ha una rosa quantitativamente e qualitativamente importante. Da tecnico più longevo del post Guidolin, si sta comportando bene: la media di 6,23 in pagella è buona, ma sicuramente anche lui potrà fare di più.

Buon 2021, Udinese!

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