Home » Udinese-Atalanta tra farsa e realtà

Udinese-Atalanta tra farsa e realtà

Sconfitta con mille attenuanti per l'Udinese
Monica Tosolini

Una fase pandemica in pieno vigore in grado di decimare nel potenziale gli organici di svariate società professionistiche, tanto incontrollabile quanto in apparenza limitatamente aggressiva, pare non essere condizione sufficiente per indurre la Lega a ridurre o rimandare gli eventi in programma. Per la gran parte dei tifosi, qualsiasi colore incluso, si materializza “ de facto”, una situazione tale da falsare la validità sportiva dei campionati, tesi tutto sommato difficile da confutare.

Quali e quanti danni si possono procurare ad una società, in diversi casi persino quotata in borsa, quando la si costringe pena sconfitta a tavolino, a scendere in campo con oltre una decina di elementi in meno come accaduto per l’UDINESE o per altre società significativamente colpite dal virus? Lo stato dell’arte non contempla soluzioni in via semplificata, siamo tutti d’accordo, ma assistere passivamente ad un TAR che sovverte con decreto cautelare una decisione dell’ASL a poche ore dall’evento in programma con Federazione e Lega che si limitano a rimandare di una settimana decisioni vitali per il regolare (si fa per dire) proseguio della stagione, appare situazione a dir poco tragicomica per non dire grottesca. L’estrema contagiosità di Omicron ha sorpreso tutti vero, non dovrebbe comunque menomare chi detiene le redini di un movimento che sposta miliardi a cui non é concesso farsi trovare impreparato all’emergenza. Dato che più di qualcuno avrà senz’altro da ridire nel prossimo futuro, non si possono affatto escludere ricorsi a stagione in corso, causa inevitabili epiloghi non proprio in sintonia con le aspettative, o maturati da situazioni viziate da acclarate iniquità. Tutto ciò a scapito di un’organizzazione sportiva caratterizzata da evidenti lacune e dalla scarsa capacità di imparare nulla o quasi dalla Premier League, vero benchmark nel mondo pallonaro 2.0

Il Bologna, una delle società penalizzate, tanto per citare una casistica recente, ha emesso un comunicato sferzante nei confronti della Lega a causa dello spostamento di due soli giorni legato alla trasferta di Cagliari – “ il Bologna Fc 1909, preso atto dell’incomprensibile decisione della Lega Serie A di rinviare la partita Cagliari-Bologna a martedì 11 gennaio, intende esprimere la sua totale e ferma avversione a una scelta immotivata, penalizzante e vessatoria”. Ogni commento appare superfluo….

L’Atalanta, sino ad ora la migliore compagine in trasferta in campionato – 8 vittorie e 2 pari – oltre all’ex Zapata fuori per problemi muscolari, annovera tra gli indisponibili anche Gosens per infortunio e Freuler per squalifica. Passiamo allora a soppesare l’andamento della gara con la Dea dell’ex Musso, ripresosi peraltro molto rapidamente dalla positività al virus, ma soprattutto dell’ex Muriel, già autore di 9 reti contro l’Udinese (core ingrato).

CIOFFI dispone praticamente del solo WALACE tra i centrocampisti disponibili, e dunque é costretto ad inventarsi una formazione orfana dietro di SAMIR, ceduto con una certa leggerezza per non dire altro, ai più “titolati” cugini del Watford. Un 352 con l’inserimento di DE MAIO al posto del carioca e lo spostamento di NUYTINCK a sinistra. PEREZ e MOLINA gli esterni, UDOGIE e PUSSETTO a fare gli interni improvvisati con DEULOFEU a supportare un BETO recuperato all’ultimo istante. I bn nell’occasione in nero, non si allenano in gruppo praticamente dal 3 gennaio quando già si avvertivano le prime avvisaglie del Covid. Se a ciò si aggiunge una profondità di quasi un mese di inattività agonistica oltre all’indisponibilità di 6 centrocampisti su 7 incluso l’infortunato PEREYRA, beh c’è da star allegri…..ben 6 primavera si accomodano in panchina!

Parte la contesa con l’impressione che la squadra disponga di morale a sufficienza per affrontare la complicata sfida. Passa un quarto d’ora però e gli ospiti sbloccano la gara con Pezzella (altro ex) che mette in mezzo; indecisione tra DE MAIO che non salta e PADELLI che si blocca a 3 metri fuori porta, situazione sulla quale si inserisce furbescamente Pasalic, che pur essendo tutt’altro che gigante, mette la testa superando l’estremo friulano. 5’ dopo ci pensava ‘El gordo” a mettere la sfida in discesa per i suoi. Il mismatch con DE MAIO appare persino imbarazzante (SAMIR in fondo era un lusso per Udine…) per le qualità del colombiano il quale mai perde occasione per far incazzare i tifosi bn rimarcando quanto siano stati poco lungimiranti in società, nel gestire le proprie endemiche debolezze alimentari… – guarda caso Gasperini sembra esserci riuscito peró! Il 3-0 é merito di Malinovskyi che qualche istante prima del finale di tempo con un sinistro sotto misura sigilla un risultato parziale che sa già di sentenza.

Alla ripresa la Dea gestisce mentre i padroni di casa provano a ripartire con fiammate. Grazie ad un tiro di MOLINA deviato da Djimsiti l’Udinese accorcia facendo per un attimo sperare. Nemmeno il tempo di assaporare la marcatura che il colombiano più inviso al popolo bn scherzava di nuovo un frastornato DE MAIO, andando a realizzare l’undicesimo (11º!) centro da ex contro i friulani – senza parole verso il genio che l’ha epurato come un’appestato! Il 4-2 di BETO imbeccato da un buon SUCCESS, fungeva a 5’ dal 90º quale premio all’abnegazione dimostrata dal portoghese, sceso in campo palesemente in condizioni menomate causa virus. I 2 gol sul finale per gli ospiti dimostravano una volta di più, come senza centrocampisti di ruolo sia ben difficile dare equilibrio a qualsiasi schieramento, qualora si pensi che tecnici alla Guardiola tendono a schierare sino a 8,9 centrocampisti di ruolo, adattati al settore di campo in cui sono chiamati ad esprimersi.

Prima sconfitta dunque con un milione di attenuanti per Mr. CIOFFI il quale oltre a quanto fatto non poteva andare. Non sapremmo davvero comprendere con chi si possa essere più incazzati, se col Covid incluse le proprie stramaledette varianti, o con chi si é liberato di SAMIR, con chi in passato ha snobbato pur avendolo alle dipendenze un campione come MURIEL, il quale puntualmente ci purga, o col TAR di Trieste che diversamente da quello di Bologna esautora di fatto ogni ASL nazionale, per finire in ultima analisi a soppesare le decisioni cervellotiche di una Lega di A assolutamente dilettantesca nella gestione della pandemia. Un bel concorso di colpe, non c’é che dire!

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia