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Udinese: a Torino bisogna osare

Il 2020 si è chiuso amaramente per l'Udinese, con la brutta sconfitta interna contro il Benevento.
Monica Tosolini

Il 2020 si è chiuso amaramente per l’Udinese, con la brutta sconfitta interna contro il Benevento. Quell’anno è ora alle spalle ed è importante iniziare bene questo. Il calendario nonè dalla parte dell’Udinese, visto che le riserva come primo avversario la Juventus, squadra storicamente difficile da battere per i bianconeri friulani.

Ma ogni tanto il colpaccio allo Stadium riesce. L’ultima, la più eclatante quella firmata da Thereau alla prima di campionato nella stagione 2015/16, ma dopo lo storico 0-3 del 13 aprile 1997, l’Udinese ha sbancato Torino anche l’1 novembre 2000 (1-2 con doppietta di Sosa), il 16 settembre 2007 (0-1 firmato Di Natale su assist di Andrea Dossena) e il 30 gennaio 2011 (1-2 in cui Cristian Zapata e Alexis Sanchez risposero all’iniziale vantaggio di Marchisio).

E’ ora di riprovarci, dando seguito all’incredibile vittoria datata 23 luglio 2020 che è ancora ben impressa negli occhi di tutti. La Juventus non è al top: arriva dallo 0-3 interno contro la Fiorentina e in classifica è al sesto posto, a ben 10 punti dalla capolista Milan. L’attacco è tutto sulle spalle di CR7 (12 delle 25 reti, con Morata fermo a 4, Kulusevski a 3, Bonucci a 2 e Rabiot, McKennie, Dybala e Chiesa una ciascuno) e la difesa è tutt’altro che imperforabile, con 13 reti subite. In casa la Juventus ha racimolato 11 punti in 6 partite, l’Udinese fuori casa 8 nello stesso numero di gare. E i gol fatti dai torinesi in casa sono 9, tanti quanti quelli dell’Udinese in trasferta.

Pirlo si affiderà domani ancora ai suoi bomber più prolifici, CR7 e Morata. Gotti, in difesa, non ha alternative al trio De Maio (il bianconero con più presenze in A tra i suoi, 168), Bonifazi e Samir. Nella Juve, tranne lo squalificato Cuadrado, sono tutti disponibili. Nell’Udinese rimangono out i lungodegenti Jajalo, Prodl, Nuytinck e Okaka; non è ancora convocabile Ouwejan, unica alternativa a Zeegelaar; ed è di nuovo in dubbio Deulofeu. Per Gotti c’è comunque abbondanza in mediana e in attacco, i due reparti in cui si registrano gli unici ballottaggi, che sono ancora quelli tra Arslan, Mandragora e Walace per il ruolo di regista e di Lasagna, Nestorovski e Forestieri per il compito di spalla di Pussetto

La corazzata Juve, soprattutto se in cerca di riscatto dopo un pesante ko, fa sempre paura. Ma gli uomini, tra le zebrette ci sono. Serve solo il giusto atteggiamento, quello visto a Roma contro la Lazio. 

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