Quello contro il Bologna è un match di quelli che l’Udinese non può permettersi di fallire. La classifica si fa preoccupante e ancor più l’andamento delle squadre alle spalle di quella bianconera. Dopo il secondo ko di fila, non ci sono più scusanti: urge invertire la rotta prima di affrontare Napoli, Sampdoria, Atalanta e Inter.
Il Bologna è un avversario alla portata. In classifica ha un punto in più dell’Udinese e in casa ha totalizzato 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. E’ reduce da quattro pareggi consecutivi contro Spezia, Torino, Atalanta e Fiorentina, ottenuti dopo la pesante sconfitta interna contro la Roma per 1-5 il 13 dicembre. Mihajlovic ha diverse ragioni per temere l’Udinese: una di queste è il fatto che da quando allena i felsinei, contro i friulani ha ottenuto un pareggio e 3 sconfitte.
L’ultimo risultato è il pareggio del 22 febbraio 2020 per 1-1 con rete al 92° di Palacio in quella che è ricordata come l’ultima trasferta dei tifosi friulani: dopo allora è esploso il Covid e c’è stata la chiusura degli stadi. Un ricordo amaro, che fa tornare alla mente una prestazione non brillante della squadra di Gotti che regalò il pareggio ai rossoblu in piena emergenza, con una panchina composta solo da giocatori della Primavera. Era la peggior Udinese di Gotti, quella che faticava a proporre gioco e ancor più a trovare la rete.
Oggi la squadra bianconera deve riuscire a far fronte ad assenze pesantissime e ripartire. Non sarà facile senza un Pussetto imprescindibile e un Nuytinck (eh sì, non possiamo dimenticarci di quanto manchi anche lui) magistrale nella direzione della difesa, che con lui in campo ha preso 1 solo gol (su rigore, con la Lazio per l’errore di Jajalo) in 4 partite.
Gotti ritrova Becao, reduce dalla squalifica scontata con la Juventus, e può portare in panchina Ouwejan. Non riesce ancora a recuperare Deulofeu e nemmeno Okaka: l’attaccante umbro starà fuori fino a fine mese. Pare proprio che l’emergenza, dopo aver colpito la difesa, si sia trasferita sull’attacco.
Gotti ha comunque una rosa adeguata e può mandare in campo un undici valido, azzardando anche un minimo turn over.
Musso tra i pali speriamo torni il santo che ricordiamo; Becao, Bonifazi, Samir in difesa; Molina potrebbe concedere un turno di riposo a Larsen, De Paul, quindi Walace o Arslan con Mandragora pronto ad accumulare altro minutaggio in regìa. Pereyra e Zeegelaar ancora in mezzo. Davanti probabile la coppia Lasagna-Forestieri, con Nestorovski che può dare il meglio di sè da subentrante.
Le ‘armi’ ci sono: ora serve l’atteggiamento giusto per portare a casa punti preziosi.
