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Udinese, tempo di bilanci

La stagione é oramai giunta ad un terzo del proprio cammino tra alti e bassi.
Monica Tosolini

La stagione é oramai giunta ad un terzo del proprio cammino tra alti e bassi. Un primo bilancio sul lavoro svolto dal gruppo guidato da Mr.GOTTI é di fatto stilabile, alla luce di quanto emerso in queste prime 12 tornate di campionato. VINTE – NULLE – PERSE ( Punti ) – Pos. / punti gara Casa – Fuori ( gare / punti gara )

3 – 5 – 4 ( 14 ) 14.a posizione / 1.166 ( proiez. Finale = 44.33 pt ) Oggi stessi punti di Torino e Sassuolo ( 12.a posizione ) C 2.3.2 ( 7 gare / 1.28 ) F 1.2.2 ( 5 gare / 1.00 )

GOL Totali (Pos.) Casa (Pos.). Fuori (Pos.)

Fatti 15 – subiti 18 C. 10 – 11 F. 5 – 7

Fatti – 3 VE – 3 SM – 3 SS – 2 JU – 1 SP – 1 AT – 1 VR – 1 BO

Subiti – 4 NA – 3 SM – 2 IN – 2 JU – 2 SS – 1 FI – 1 RO – 1 VR – 1 BO – 1 AT

GOL in corso di gara ( Quarti d’ora 1/6 )

Fatti 3 (1º) 1 (2º) 2 (3º) 2 (4º) 1 (5º) 6 (6º) – 48% ultimi 15’+rec.

Subiti 2 (1º) 5 (2º) 2 (3º) 4 (4º) 3 (5º) 2 (6º)

3 sx 9 dx 2 testa 1altro

14 dentro area 1 fuori area 1 gol realizzato ogni 7 tiri – Clean sheet 2

RIGORI ( Favore / Contro ) Pali Traverse ( Colpiti / Subiti )

1[1] 3[3] 4 / 7 ( davanti solo VR e LA a 8 )

TIRI ( Tot/in porta) ATTACCHI Possesso Palla CORNER

146/53 (13ª) 335 20’11” (19ª) 51 (14ª)

PERCORSO – V.n.P ( prossime 4 gare )

n.V.V. P.P.P. n.n.n.n. P.V. ( TO Ge LA EM )

PERCORRENZA

Km 104.84 (14ª) – class. Lazio (112.19) Empoli (110.31 ) Venezia (109.78)

PARATE Cross Utili / Sbagliati (Pos.) ASSIST (Pos.)

34 (centroclassifica) 54 / 47 (16ª) 9 (14ª)

CONTRASTI / Duelli / Duelli Aerei (successo) Falli Comm/Subiti

55,7% 49,5% 46,7% 153 / 142

DISTRIBUZIONE PALLA (successo). Direzione Passaggi Pass.

4406 (80,3%) Pass.lunghi 42,1% 36,2% avanti – 14,6 %indietro

GIOCATORI

Più Presente

SILVESTRI, BECÃO (1162’) – NUYTINCK (1108’)

Goleador

BETO (4) DEULOFEU (3) PEREYRA (2)

Determinante (Rating)

DEULOFEU (6.91) SAMIR (6.81) BETO (6.74)

Più corsa / partita km (minuti giocati)

PEREZ 10.79 (97’) – PEREYRA 10.71 (979’) – WALACE 10.64 (1064’)

In serie A – BROZOVIC (11.58) BARAK (11.50) CRISTANTE (11.37)

Tiri in porta

DEULOFEU (22) BETO (18) WALACE (17)

Occasioni Gol

DEULOFEU (14) MOLINA (13) WALACE (13)

Espulsioni (2) / Ammonizioni (22)

PEREYRA (1/2) MAKENGO (1/0) SAMIR (0/4)

Riflessioni:

– La squadra esprime un gioco poco aggressivo lasciando spesso possesso palla agli avversari pressando con 10 uomini solo nella propria metà campo. Il modulo preferito rimane il 352 che in fase di non possesso si trasforma in 532.

Di recente (Sassuolo) si è tentato con il 4231, modulo che favorisce nuovi spunti offensivi nel liberare gli esterni, ma concede maggiori opportunita all’avversario che in mezzo al campo può creare facilmente superiorità numerica.

I giocatori si dimostrano abili nel difendere da squadra, sfruttando la fisicità dei centrali, grintosi nell’uno contro uno, ma anche fallosi tanto da generare troppe punizioni in favore degli avversari. Abile altresì nel difendere il vantaggio, e nel recupero del risultato stesso nell’ultimo quarto d’ora di gioco. La squadra una volta in gestione, appare un po’ lenta nel giro palla, situazione che consente all’avversario di riposizionarsi e recuperare dei tempi di gioco. Spesso una parte di gara (primi tempi in genere) si limita a mera fase di studio, al punto da creare recriminazioni sul finale di gara data l’impossibilità di dimostrare concretamente i propri valori potenziali.

Giocatori come SAMARDZIC e SOPPY appaiono ancora sottoutilizzati, mentre agli argentini PUSSETTO e MOLINA manca ancora il passo dei tempi migliori a causa di condizioni atletiche non ottimali. La squadra, l’anno passato dipendente dalle prodezze di DE PAUL, sta cambiando pelle in attesa della crescita in mediana di MAKENGO, autore di prestazioni solide, e dell’utilizzo graduale ma sapiente di SAMARDZIC, le cui qualità se espresse, servirebbero alquanto alla crescita del gruppo. WALACE, inamovibile per il tecnico, si rivela ottimo recupera-palloni, pur se a volte data lentezza di gioco e di pensiero tradotta in innumerevoli passaggi all’indietro, mette in apparente difficoltà i compagni stessi.

Il gioco offensivo passa dalla condizione psico-fisica di DEULOFEU, indiscutibilmente l’elemento dotato di maggior talento. Con il catalano in palla, le occasioni si generano con accettabile frequenza favorendo le prestazioni di un BETO in evidente crescendo di resa. Il portoghese possiede nelle proprie corde la “giusta fame” di colui che vuol arrivare ad ogni costo, e questo rappresenta una garanzia per l’intero gruppo. Nacho PUSSETTO é atteso altresì al miglior recupero fisico, mentre SUCCESS pare essersi inserito con spiccata personalità. FORESTIERI, quando in buone condizioni fisiche, visto le garanzie di cui gode, può garantire ancor più di NESTOROVSKI, variabili tattiche interessanti.

Dopo una buona partenza, 7 punti nelle prime 3 gare, la squadra si è misurata con corazzate che ne hanno limitato la fiducia. 3 sconfitte in grado di minare le velate ambizioni dell’avvio. I 4 pareggi successivi si prestano ad una chiave di lettura ambivalente; buoni quelli di Genova e Bergamo, più che accettabile quello maturato in casa in inferiorità numerica, tutti ottenuti nelle fasi finali a dimostrazione che il carattere non manca; un po’ meno gradito quello generatosi in casa col Verona, risultato che ha portato la striscia negativa a 7 gare. Mentre il successivo match con i campioni d’Italia a San Siro non poteva dispensare troppe illusioni, era la sfida con il Sassuolo quella da non sbagliare, pena il rischio di una rivoluzione che avrebbe potuto coinvolgere anche la panchina. La vittoria un po’ sofferta con i neroverdi emiliani alla 12ª, ha avuto l’atteso effetto taumaturgico di rimettere il gruppo in careggiata con 14 punti in 12 gare, bottino capace di dare adeguata serenità in previsione dell’imminente sosta.

Ora il calendario propone il Torino (fuori), poi i il Genoa in casa (importantissima) in chiave salvezza, successivamente la squadra che più corre in serie A – la Lazio all’Olimpico – e poi l’ Empoli al Castellani. Per uscire dalle secche servirebbero almeno 5 punti, 4 sancirebbero lo status quo, 6 o più darebbero la sensazione di robusto rilancio. Se Mr.GOTTI sapesse infondere al gruppo sin dal principio, quel famelico atteggiamento sportivo tipico delle compagini vincenti, purtroppo diverse volte venuto meno, non ultimo al rientro dagli spogliatoi, fase in cui la squadra sembra sistemicamente calare in intensità emotiva, allora potremmo intravedere quella squadra briosa attesa da noi tutti, ammirata a tratti (vedi Verona per 70’ o nel finale di Bergamo e Genova) spesso nella contingenza di emergenza risultato.

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